C'è sempre un sapore particolare nelle sfide tra Trieste e Pesaro. Da una parte la tradizione di una presenza storica e gloriosa nella geografia del basket italiano, dall'altra due scudetti e un ruolo di primo piano nel gotha tricolore degli ultimi vent'anni. Il match di domenica prossima nell'arena di via Gagarin, il cinquantaseiesimo della serie, avrà poi un ulteriore motivo per la città e per i tifosi giuliani: sarà la 850ª partita della Pallacanestro Trieste in serie A, un traguardo che Trieste e il suo pubblico possono condividere con orgoglio con le più importanti piazze italiane della palla a spicchi.
La statistica fino a oggi dice trentadue a ventitré a favore di Pesaro, mentre il parziale in terra marchigiana è di 28-5 a sfavore di Trieste. Riandando al recente passato, proprio la Scavolini fu il primo mattone sul quale l'anno scorso la Coop Nordest di Cesare Pancotto cominciò a costruire quella che sarebbe stata una stagione straordinaria: prima giornata, 23 settembre 2001, Trieste-Pesaro 89-86 con uno strepitoso Robi Casoli. Al ritorno Pesaro ristabilì l'equilibrio, vincendo al Bpa Palas 83-76.
Gli ultimi due successi triestini nelle marche risalgono alla stagione 93/94, 87-82 in regular season, 91-85 in garauno della semifinale dei playoff scudetto. C'è anche un precedente in campo neutro, ovvero la semifinale di Coppa Italia '95, con il successo giuliano a Casalecchio sulla Scavolini prima della grande beffa in finale con la Benetton.
Infine, un solo precedente tra Pancotto e Crespi, che si sono trovati di fronte nella stagione 99/00, quando Cesare allenava Roma e Marco era sulla panca di Milano: Adecco-AdR finì 68-56.
Pancotto: "ripartiamo dalle nostre certezze"
"Sappiamo bene che i prossimi mesi saranno un continuo aprire e chiudere due sipari, quello di campionato e quello di coppa. Questa consapevolezza ci guiderà nella programmazione di ogni impegno. Così oggi abbiamo lavorato duro su Pesaro, impostando le regole difensive sui loro attacchi e i nostri movimenti offensivi". Cesare Pancotto è chiaro: Serie A e Uleb Cup sono due campionati paralleli che si devono incrociare solo in palestra su un doppio piano: perfezionare le cose che hanno funzionato e migliorare quelle che hanno dato risultati meno brillanti. "Dopo ogni impegno dobbiamo 'pulirci' da quello che è stato l'esito della partita, utilizzando le certezze che abbiamo costruito per crescere. Non credo che il match contro Colonia influirà sulla gara con Pesaro: se così fosse, comunque, sarebbe un motivo in più per migliorare il nostro atteggiamento mentale".
Non è capitato molte volte che Trieste arrivasse a Pesaro con una classifica migliore di quella dei padroni di casa, ma il coach precisa subito il quadro: "Noi abbiamo più punti della Scavolini, ma sono loro la squadra più forte. Se pensi a chi ha giocato negli ultimi anni per lo scudetto, a chi ha tradizione e importanza, quella è Pesaro. Noi la affronteremo con la determinazione e la consapevolezza di chi sa di avere di fronte questo tipo di squadra".
Pancotto si aspetta un match di grande intensità: "Sarà una gara con piccoli scarti, almeno me lo auguro. Sarà una partita di situazioni".
Sport per tutti a Chiarbola
C'è un importantissimo appuntamento che ha ripreso a rinnovarsi ogni mercoledì pomeriggio a Chiarbola. E' la collaborazione tra la Pallacanestro Trieste e il Polo Sportivo Disabili dell'istituto magistrale Carducci, coordinato dalla professoressa Elena Giannello, che dopo la pausa estiva è ritornata felicemente a funzionare. Ogni mercoledì, dalle 14.30 alle 16, si gioca e si insegna pallacanestro, con la presenza dei tecnici della società biancorossa, coordinati da Andrea Melloni, e la partecipazione dei giocatori della prima squadra. Sono stati Ivo Maric e Samu Podestà mercoledì scorso a inaugurare la nuova stagione a Chiarbola, mentre l'altroieri è stata la volta di Daniele Cavaliero.
La statistica fino a oggi dice trentadue a ventitré a favore di Pesaro, mentre il parziale in terra marchigiana è di 28-5 a sfavore di Trieste. Riandando al recente passato, proprio la Scavolini fu il primo mattone sul quale l'anno scorso la Coop Nordest di Cesare Pancotto cominciò a costruire quella che sarebbe stata una stagione straordinaria: prima giornata, 23 settembre 2001, Trieste-Pesaro 89-86 con uno strepitoso Robi Casoli. Al ritorno Pesaro ristabilì l'equilibrio, vincendo al Bpa Palas 83-76.
Gli ultimi due successi triestini nelle marche risalgono alla stagione 93/94, 87-82 in regular season, 91-85 in garauno della semifinale dei playoff scudetto. C'è anche un precedente in campo neutro, ovvero la semifinale di Coppa Italia '95, con il successo giuliano a Casalecchio sulla Scavolini prima della grande beffa in finale con la Benetton.
Infine, un solo precedente tra Pancotto e Crespi, che si sono trovati di fronte nella stagione 99/00, quando Cesare allenava Roma e Marco era sulla panca di Milano: Adecco-AdR finì 68-56.
Pancotto: "ripartiamo dalle nostre certezze"
"Sappiamo bene che i prossimi mesi saranno un continuo aprire e chiudere due sipari, quello di campionato e quello di coppa. Questa consapevolezza ci guiderà nella programmazione di ogni impegno. Così oggi abbiamo lavorato duro su Pesaro, impostando le regole difensive sui loro attacchi e i nostri movimenti offensivi". Cesare Pancotto è chiaro: Serie A e Uleb Cup sono due campionati paralleli che si devono incrociare solo in palestra su un doppio piano: perfezionare le cose che hanno funzionato e migliorare quelle che hanno dato risultati meno brillanti. "Dopo ogni impegno dobbiamo 'pulirci' da quello che è stato l'esito della partita, utilizzando le certezze che abbiamo costruito per crescere. Non credo che il match contro Colonia influirà sulla gara con Pesaro: se così fosse, comunque, sarebbe un motivo in più per migliorare il nostro atteggiamento mentale".
Non è capitato molte volte che Trieste arrivasse a Pesaro con una classifica migliore di quella dei padroni di casa, ma il coach precisa subito il quadro: "Noi abbiamo più punti della Scavolini, ma sono loro la squadra più forte. Se pensi a chi ha giocato negli ultimi anni per lo scudetto, a chi ha tradizione e importanza, quella è Pesaro. Noi la affronteremo con la determinazione e la consapevolezza di chi sa di avere di fronte questo tipo di squadra".
Pancotto si aspetta un match di grande intensità: "Sarà una gara con piccoli scarti, almeno me lo auguro. Sarà una partita di situazioni".
Sport per tutti a Chiarbola
C'è un importantissimo appuntamento che ha ripreso a rinnovarsi ogni mercoledì pomeriggio a Chiarbola. E' la collaborazione tra la Pallacanestro Trieste e il Polo Sportivo Disabili dell'istituto magistrale Carducci, coordinato dalla professoressa Elena Giannello, che dopo la pausa estiva è ritornata felicemente a funzionare. Ogni mercoledì, dalle 14.30 alle 16, si gioca e si insegna pallacanestro, con la presenza dei tecnici della società biancorossa, coordinati da Andrea Melloni, e la partecipazione dei giocatori della prima squadra. Sono stati Ivo Maric e Samu Podestà mercoledì scorso a inaugurare la nuova stagione a Chiarbola, mentre l'altroieri è stata la volta di Daniele Cavaliero.