FABRIANO — «Vittorio Merloni capo-cordata per acquistare la Sambenedettese calcio? Ah, questa mi giunge nuova. Davvero, non ne so nulla». Il sindaco Roberto Sorci, tuttora dipendente della Merloni Elettrodomestici, cade dalle nuvole e, a suo modo, pare proprio smentire l'ipotesi di un avvicinamento tra il gruppo industriale fabrianese e il team di proprietà di Gaucci. Una notizia che ben presto aveva fatto il giro della città e contribuito ad inasprire gli animi dei tifosi del Fabriano, già di loro impegnati a sollecitare l'intervento della «royal family» al capezzale dalla malconcia società cestistica locale.
«Stiamo calmi». Certo è che, dopo i cori «forti» di domenica da parte della platea per spronare i Merloni a salvare il salvabile uscendo allo scoperto, la luce rossa dell'emergenza è sempre più accecante. I carteggi sono stati appena consegnati in Federazione, ma il «buco» resta pesante e se dall'assemblea dei soci dell'8 novembre non usciranno robusti assegni invece delle solite chiacchiere, l'operazione salvataggio si farà maledettamente ardua. Il problema, manco a dirlo, è il solito: dei potenziali «nuovi», nessuno pare intenzionato a farsi avanti fino a quando i «vecchi» non avranno rimediato di tasca loro al debito che hanno accumulato. E se il cane continua a mordersi la coda, è forte il rischo che finisca strozzato… «Capisco l'ansia dei sostenitori e della città» premette Sorci. «Ma quando sono stato chiamato in causa, ho subito riferito di una situazione piuttosto complessa. Non è un problema di poco conto e non si può pensare di risolverlo in un battibaleno. Comunque se posso dare un consiglio a tutti, dai tifosi alla stampa, è quello di non perdere le staffe, rimanere calmi e lasciar lavorare la società senza ulteriori angosce».
Niente mercato. E mentre Fabriano si specchia nelle sue ansie economiche, le dirette concorrenti danno un colpo di pedale al mercato (Conlon a Napoli, Biella cerca un play straniero, Livorno una guardia), quasi a voler accentuare l'incompletezza tecnica di una Carifac, oggi più che mai bisogna di una pedina in più da ruotare sul perimetro. «Il nostro mercato è la palestra» continua a ripetere, forse più per necessità che per scelta, coach Carmenati. «Tutti noi sappiamo di valere più di quanto espresso finora e per colmare certi margini di progressi l'unica 'terapia' resta il lavoro. Fiato corto per i pochi uomini? Forse, ma con la testa a volte si può sopperire alle difficoltà delle gambe…».
Dubbio Nunez. Stamane il nuovo consulto medico, nel pomeriggio, se il test clinico verrà superato, il «provino» decisivo nel primo allenamento settimanle con la squadra. Dovrebbe comunque farcela Roberto Nunez a sopportare il dolore per la distrazione all'inguine e scendere in campo domenica (ore 18,15) ad Avellino nel primo scontro diretto stagionale. Di sicuro ci sarà Chris Porter, anche se in setimana ha accusato qualche lieve fastidio al ginocchio.
Alessandro Di Marco
«Stiamo calmi». Certo è che, dopo i cori «forti» di domenica da parte della platea per spronare i Merloni a salvare il salvabile uscendo allo scoperto, la luce rossa dell'emergenza è sempre più accecante. I carteggi sono stati appena consegnati in Federazione, ma il «buco» resta pesante e se dall'assemblea dei soci dell'8 novembre non usciranno robusti assegni invece delle solite chiacchiere, l'operazione salvataggio si farà maledettamente ardua. Il problema, manco a dirlo, è il solito: dei potenziali «nuovi», nessuno pare intenzionato a farsi avanti fino a quando i «vecchi» non avranno rimediato di tasca loro al debito che hanno accumulato. E se il cane continua a mordersi la coda, è forte il rischo che finisca strozzato… «Capisco l'ansia dei sostenitori e della città» premette Sorci. «Ma quando sono stato chiamato in causa, ho subito riferito di una situazione piuttosto complessa. Non è un problema di poco conto e non si può pensare di risolverlo in un battibaleno. Comunque se posso dare un consiglio a tutti, dai tifosi alla stampa, è quello di non perdere le staffe, rimanere calmi e lasciar lavorare la società senza ulteriori angosce».
Niente mercato. E mentre Fabriano si specchia nelle sue ansie economiche, le dirette concorrenti danno un colpo di pedale al mercato (Conlon a Napoli, Biella cerca un play straniero, Livorno una guardia), quasi a voler accentuare l'incompletezza tecnica di una Carifac, oggi più che mai bisogna di una pedina in più da ruotare sul perimetro. «Il nostro mercato è la palestra» continua a ripetere, forse più per necessità che per scelta, coach Carmenati. «Tutti noi sappiamo di valere più di quanto espresso finora e per colmare certi margini di progressi l'unica 'terapia' resta il lavoro. Fiato corto per i pochi uomini? Forse, ma con la testa a volte si può sopperire alle difficoltà delle gambe…».
Dubbio Nunez. Stamane il nuovo consulto medico, nel pomeriggio, se il test clinico verrà superato, il «provino» decisivo nel primo allenamento settimanle con la squadra. Dovrebbe comunque farcela Roberto Nunez a sopportare il dolore per la distrazione all'inguine e scendere in campo domenica (ore 18,15) ad Avellino nel primo scontro diretto stagionale. Di sicuro ci sarà Chris Porter, anche se in setimana ha accusato qualche lieve fastidio al ginocchio.
Alessandro Di Marco
Fonte: Il Resto del Carlino