La Scavolini continua la sua corsa sulle montagne russe ma a Bologna proseguono i terremoti: dopo l'esonero-e-ritorno di Ettore Messina, ieri si è consumato l'incredibile divorzio di Alessandro Abbio che fino a pochi mesi fa era addirittura il capitano della Virtus (fascia poi passata a Rigaudeau). Si parla di un possibile passaggio a Valencia, in Spagna: quello che è sicuro è che «Picchio» dovrà emigrare dall'Italia perché i trasferimenti all'interno dello stesso campionato sono scaduti il 28 febbraio scorso.Una notizia-bomba arrivata immediatamente anche al Bpa Palas, mentre la Scavolini si allenava dopo il ko di Biella: stupore e incredulità fra i dirigenti, un pizzico di rammarico sicuramente fra i tifosi, visto che in estate Abbio era stato uno dei principali obiettivi del mercato biancorosso ma poi lo stesso giocatore aveva deciso di rinnovare con la Kinder: una scelta che si è rivelata sbagliata.
Intanto, Pesaro deve guardare gli affari di casa sua e l'infermeria registra Maggioli ancora fermo ai box, Traina assente dall'allenamento per un mal di schiena (ma stasera sarà tra i dieci) e Pecile tornato a lavorare coi compagni. Una partita infida come una serpe quella di stasera (ore 20,30, fischiano Anesin e Pascotto) perché la vittoria di Imola a Fabriano ha rimesso addosso l'angoscia alle squadre che la precedono e che si sentivano ormai tranquille. La Viola, alla quale la Scavolini regalò la prima gioia stagionale dopo 13 sconfitte consecutive e dunque non dovrebbe concederle altri graziosi regali, è reduce da una sconfitta gravissima, in casa con Avellino, che ha rimesso il sale sulla coda alla truppa di Zorzi.
Rispetto all'andata, la Viola ha aggiunto sotto canestro anche i centimetri e i chili di Alan Tomidy, ex Rimini e Benetton: un giocatore utile, anche se martedì ha chiuso con un 4/18 al tiro che i giornali locali, inviperiti, hanno definito percentuale da amatoriale. Giocatori che possono dar fastidio la Viola ne ha: dal play sudamericano Mazzarino al bombardiere J.J.Eubanks, dal talentuoso Delfino al concreto Tucker. Non fenomeni, sia chiaro, ma buoni giocatori che faticosamente stanno cercando di portare in salvo una squadra che alla prima di campionato, coi primi dieci che trovò per strada, prese 66 punti di scarto a Roma. Ha ragione Zorzi quando dice che tutto dipenderà dalle lune della Scavolini, che aspetta un DeMarco più incisivo, anzi vorremmo dire decisivo. Il suo ritorno doveva fare la differenza, dare una svolta: finora non è stato così.
Intanto, Pesaro deve guardare gli affari di casa sua e l'infermeria registra Maggioli ancora fermo ai box, Traina assente dall'allenamento per un mal di schiena (ma stasera sarà tra i dieci) e Pecile tornato a lavorare coi compagni. Una partita infida come una serpe quella di stasera (ore 20,30, fischiano Anesin e Pascotto) perché la vittoria di Imola a Fabriano ha rimesso addosso l'angoscia alle squadre che la precedono e che si sentivano ormai tranquille. La Viola, alla quale la Scavolini regalò la prima gioia stagionale dopo 13 sconfitte consecutive e dunque non dovrebbe concederle altri graziosi regali, è reduce da una sconfitta gravissima, in casa con Avellino, che ha rimesso il sale sulla coda alla truppa di Zorzi.
Rispetto all'andata, la Viola ha aggiunto sotto canestro anche i centimetri e i chili di Alan Tomidy, ex Rimini e Benetton: un giocatore utile, anche se martedì ha chiuso con un 4/18 al tiro che i giornali locali, inviperiti, hanno definito percentuale da amatoriale. Giocatori che possono dar fastidio la Viola ne ha: dal play sudamericano Mazzarino al bombardiere J.J.Eubanks, dal talentuoso Delfino al concreto Tucker. Non fenomeni, sia chiaro, ma buoni giocatori che faticosamente stanno cercando di portare in salvo una squadra che alla prima di campionato, coi primi dieci che trovò per strada, prese 66 punti di scarto a Roma. Ha ragione Zorzi quando dice che tutto dipenderà dalle lune della Scavolini, che aspetta un DeMarco più incisivo, anzi vorremmo dire decisivo. Il suo ritorno doveva fare la differenza, dare una svolta: finora non è stato così.
Fonte: Il Resto del Carlino