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Skipper, la promessa di Barton

Dopo la bella gara contro l'Alba vuole ripetersi con Siena: "La gara di mercoledì è solo un punto di partenza"

Sarà un confronto al vertice, quello di domenica pomeriggio al Paladozza, con la Skipper Fortitudo che ospiterà il Montepaschi Siena. In realtà, non ancora un confronto di alta classifica - i senesi sono al secondo posto con 8 punti in 5 gare (quattro vittorie ed uno stop), mentre i biancoblù sono ancora nella parte bassa, con 4 punti in 5 gare (due vittorie e tre stop) - ma magari proprio il primo passo per la Fortitudo per iniziare la scalata verso alto. E’ quello che cercheranno con tutte le loro forze di fare, sul campo, i biancoblù, giocatori e staff tecnico, compatti, anche per riscaldare l’ambiente e scacciare una volta per tutte la diffidenza di chi ancora non crede nella bontà del progetto attuato dalla Società. Palla a due alle 18.15, per la Fortitudo sarà la partita n. 1.189 in serie A, 649 le vittorie per il 54.6% di media.

MONTEPASCHI, ARMATA IN CERCA DI AMALGAMA… E’ stata certamente la squadra regina del mercato estivo, il Montepaschi Siena, che ha conquistato i galloni di prima sfidante della Benetton Treviso grazie ad arrivi numerosi e altisonanti alla corte del coach turco Ergin Ataman, al suo secondo anno nella città del Palio dopo aver conquistato la Coppa Saporta l’anno scorso, sfiorando poi la Coppa Italia e arrivando ai quarti di finale in Campionato. A Siena sono arrivati in estate giocatori del calibro di Mirsad Turckan, l’ala forte più forte d’Europa insieme a Fucka, proveniente dal CSKA Mosca, e Alphonso Ford, la guardia top scorer dell’ultima Eurolega quando vestiva i colori dell’Olympiakos Pireo. Non solo, nel ruolo di ala piccola è arrivato anche Dusan Vukcevic, dal Real Madrid, e poi altri rinforzi, da Michele Maggioli a coprire le spalle di Chiacig, al rientro di German Scarone unito all’arrivo di Curtis McCants (ex-compagno di Turckan al CSKA) per rinforzare la regia, soprattutto dopo l’infortunio di Vrbica Stefanov costretto a saltare questo inizio di stagione. Insomma, coach Ataman dispone di una squadra con cui puntare alla vittoria su tutti i fronti, dalle potenzialità altissime, anche se dovrà riuscire a fondere insieme giocatori dalle individualità così accentuate, creando l’amalgama giusto che serve per essere squadra, questa la sua scommessa.

SIENA FERMATA SOLO A CANTU’ E A TEL AVIV… Un cammino cominciato nel modo migliore, quello del Montepaschi nella stagione 2002/2003, con tre vittorie consecutive in Campionato (a Pesaro 63-71, con Trieste 88-71, con Livorno 85-70) tenendo testa alla Benetton Treviso. Poi, il passo falso per 72-67 a Cantù, “bestia nera” dei senesi che costò loro un’inattesa eliminazione ai quarti di finale degli ultimi playoff, da cui però la squadra si è saputa riprendere tornando alla vittoria per 83-74 con Udine. Intanto, in Eurolega la squadra senese partiva col piede giusto, battendo in casa lo Zalgiris Kaunas per 81-74, per poi subire invece una dura battuta d’arresto sul difficile campo di Tel Aviv due sere fa ad opera del Maccabi (107-81). Sarà, quindi, un confronto durissimo per la Skipper, che in Campionato ha perso le prime due, a Trieste per 103-90 e in casa con Roseto per 78-92, poi ha vinto ad Avellino 74-89 e con Milano 78-69, cadendo infine sabato scorso a Roma per 78-73, mentre in Eurolega ha perso sul campo del Barcellona per 94-75, battendo invece l’Alba Berlino mercoledì sera al Paladozza per 88-78 (il bilancio, dunque, è di 4-1 in Campionato e 1-1 in Eurolega per Siena, e di 2-3 e 1-1 per la Fortitudo). Guardando alle statistiche di Campionato, attenzione soprattutto a Vukcevic che viaggia a 15.2 punti di media con il 72% da due e il 54.2% da tre, ma in doppia cifra vanno anche Chiacig con 14.6 punti di media più 8 rimbalzi), Turckan con 14.2 punti e 10.2 rimbalzi, e Ford con 13.4 punti.

LA SITUAZIONE IN CASA BIANCOBLU’… Skipper che ha ripreso ad allenarsi ieri pomeriggio dopo la partita di mercoledì sera, poi due allenamenti nella giornata di oggi e quello di domani mattina per ultimare la preparazione in palestra della gara di domani. Situazione regolare in casa biancoblù, tranne per quanto riguarda l’assenza di Vlado Scepanovic, come noto infortunato soffre di un’infiammazione al ginocchio a causa dei postumi di una contusione subita) e il cui rientro era stato stimato in venti giorni circa. La rosa a disposizione del coach biancoblù Boniciolli sarà dunque quella delle ultime partite.
FORTITUDO E MENS SANA, I PRECEDENTI… Sfida n. 50 nella storia tra le due formazioni, quella di domenica. Nelle precedenti, il bilancio storico segna un forte vantaggio della Fortitudo per 35 vittorie a 14: a Bologna, i biancoblù si sono imposti in 22 gare sulle 25 giocate, riuscendo poi ad espugnare Siena in 12 occasioni sulle 22 gare disputate. Massimo scarto a favore della Fortitudo il +47 di I&B-Antonini 108-61 nella stagione 1980/81, per la Mens Sana invece il +27 di Ticino-Mangiaebevi 100-73 ai playout del 1992/93. Fortitudo a una vittoria dal raggiungere quota 650 in serie A, sulle 1.888 finora disputate.
LA PARTITA IN DIRETTA TV, RADIO E WEB… La partita di domenica Skipper-Montepaschi sarà trasmessa in diretta tv su Acantho, canale in abbonamento su fibra ottica dell’Emilia Romagna, con la telecronaca di Fabrizio Pungetti. La diretta audio della gara sarà invece coperta dal segnale di Radio Bruno (sui 102.8, 91.0 e 105.6 per la città di Bologna e provincia) nonché su internet dal sito ufficiale biancoblù Fortitudo.it alla pagina “On Air”, e sul sito ufficiale biancoblù si potranno trovare poi nell’immediato dopo-gara tutti gli approfondimenti on line. Infine, collegamenti dal Paladozza per Diretta Basket sul circuito Italia 7 Gold.
LE PAROLE DI GIACOMO GALANDA… Aspetta la sfida di domenica contro la Mens Sana, Giacomo Galanda, e sa bene che si tratterà di un confronto importante. Per la Skipper, ma anche per lui stesso, che dovrà vedersela con un certo Mirsad Turckan. “Contro l’Alba credo che la squadra abbia disputato una partita intelligente, controllando il ritmo senza voler esagerare, perché quella era la nostra esigenza e l’obiettivo della vittoria è stato raggiunto. Ora cercheremo di migliorare e fare un passo in più ogni volta, per fare ancora un salto di qualità. Adesso ci attende la partita importante con Siena, Turckan in particolare sarà un giocatore da limitare, perché da quello che ho visto esce spesso dai giochi e si prende parecchie responsabilità: dovremo cercare di marcarlo al meglio fin dall’inizio, ha grande personalità e riuscire a fermarlo potrebbe essere la prima chiave per cercare di minare le fondamenta di Siena”.
ALLA SCOPERTA DI LUBOS BARTON… Si è “presentato” al suo nuovo pubblico del Paladozza nel modo migliore, mercoledì sera contro l’Alba, Lubos Barton. Il giocatore proveniente dalla Repubblica Ceca (e reduce da quattro ottime annate alla Valparaiso University, nello Stato dell’Indiana, sfiorando in estate la chiamata nei Draft) ha giocato un’ottima partita, mostrando di essere sulla strada giusta per completare il suo inserimento nelle fila della Skipper, e rivelandosi uno dei protagonisti della vittoria firmando 14 punti e 11 rimbalzi. Abbiamo chiacchierato un po’ con lui per le colonne (web) di Fortitudo.it, per imparare a conoscerlo un po’ di più (a proposito, è appena arrivata dagli Stati Uniti la fidanzata Kristin), ma lasciando sempre che sia il campo da gioco ad avere l’ultima parola. Lubos, la tua “prima” al Paladozza è stata di grande impatto… “Avevo voglia di giocare, di dare il mio contributo, e ho sentito l’atmosfera di scendere sul campo del Paladozza, davanti al nostro pubblico di cui mi avevano parlato un po’ tutti. E’ stato solo un punto d’inizio, però: spero di continuare a fare dei progressi di partita in partita, insieme a tutta la squadra, perché è a fine stagione che dovremo farci trovare davvero pronti”. Le tue prime impressioni del basket italiano? “Credo sia ad un livello top in Europa, e sono contento di poterne fare parte, soprattutto perché sono convinto che la Fortitudo sia una grande squadra, con giocatori giovani ma di grande valore, e se tutti quanti riusciremo a dare il nostro contributo…”. Nelle prime partite eri apparso ancora fuori condizione, la squadra ti ha aiutato? “Mi era dispiaciuto non riuscire a fornire un buon contributo, del resto ero fermo praticamente dalla scorsa primavera e in più ogni cosa qui per me è nuova. Il coach ed i compagni hanno continuato a ripetermi di non preoccuparmi, che ci voleva soltanto un po’ di tempo, e contro l’Alba credo di aver fatto finalmente il primo passo”. Un primo passo importante, però. “Voglio dimostrare il mio potenziale, e diciamo che quello è stato il primo segnale che sono capace di giocare a questo livello. La cosa principale, però, resta la squadra e il fatto che abbiamo vinto la partita, per noi era importante”. Eri stato descritto principalmente come un tiratore, ma quegli 11 rimbalzi dicono che… “Cerco sempre di migliorare ogni aspetto del mio gioco, aggiungendo ogni anno qualcosa in più. All’inizio avevo dei problemi con ball handling e mi sono impegnato per migliorarlo, poi mi sono concentrato sulla difesa, quindi su ogni singolo aspetto del mio gioco. Non mi piace essere considerato solo per qualcosa, quando vado in campo cerco sempre di saper fare un po’ di tutto, dai tiri ai rimbalzi, dalla difesa ai recuperi. Solo quando saprò rendere al top in ogni aspetto del mio gioco mi sentirò soddisfatto di me stesso”. Anche per questo ti sei calato in modo molto silenzioso nella squadra? “Se ti riferisci al fatto di non prendermi troppi tiri, sì. Non essendo ancora al meglio non mi sentivo ancora troppi tiri nelle mani, ma so di avere il tiro tra le mie doti ed è in allenamento che mi sono impegnato a dimostrarlo come primo passo. Il coach e i compagni, per forza di cose, non mi conoscono ancora del tutto, e non mi interessa solo segnare dei punti, voglio entrare nei meccanismi della squadra e accrescere insieme il nostro rendimento in modo costante. Col tempo, il nostro gioco dovrà diventare automatico”. Arriva Siena, una squadra di vertice. “So che è una delle favorite per la vittoria finale, e che si è potenziata anche per fare bene in Europa. Mi hanno parlato del valore dei loro giocatori, anche se la maggior parte di loro ovviamente non la conosco, ma sono convinto che la Skipper non sia da meno, e sul nostro campo dovremo essere in grado di rendere al meglio per affrontarli. Mi aspetto una grande partita, che cercheremo di vincere”. Cosa hai capito dei malumori del pubblico? “Non molto, e in verità ho pensato solo a giocare. Posso dire, per quanto mi riguarda, che l’attitudine del gruppo mi sembra molto positiva, stiamo lavorando tutti nella medesima direzione e abbiamo un obiettivo comune, giocatori e allenatore, quello di vincere ogni partita. Per fare ciò, è chiaro che ciascuno di noi dovrà sacrificare un po’ di sé stesso, impegnarsi per far rendere la squadra. Abbiamo giocatori di talento, Gianmarco (Pozzecco, ndr) ad esempio può segnare contro qualunque avversario e in qualsiasi momento, ma si sta impegnando anche lui per entrare in un concetto di squadra, lavorando insieme al coach e ai compagni per raggiungere questo obiettivo. Ripeto, ritengo che la nostra attitudine di squadra sia molto positiva, e spero che i nostri tifosi continuino a supportarci sempre tutti quanti, davvero come il sesto uomo in campo, perché i momenti difficili potranno sempre esserci, e andranno superati restando tutti uniti”.
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