Tra tutti gli ex arancione è certamente uno dei più amati dalla tifoseria del Carnera: Marco Carraretto, uno degli artefici del primo boom della Snaidero torna domani a Udine da avversario per la seconda volta. L’anno scorso espugnò il palasport dei Rizzi con la Muller Verona (79-75 per gli scaligeri che fecero il bis anche al ritorno), quest’anno ci arriva con la Lauretana Biella, nel “derby” delle cenerentole di A1.
Marco, come sarà ritrovarsi ancora al Carnera?
«Per me è un piacere rivedere i molti amici che ho ancora a Udine: sarà quasi come giocare in casa, dato che in Friuli ho vissuto per due anni. So che il pubblico è caloroso eppoi ricordo con piacere l’ anno scorso, quando arrivai con Verona e fui festeggiato».
Quest’anno veste la canotta della Lauretana. Qual è la vostra situazione e la sua in particolare?
«Abbiamo subito parecchi infortuni, l’ultimo al playmaker titolare Belcher (che non sarà della gara e non è neppure stato sostituito sul mercato come sembrava, ndr) e ciò ci condiziona molto. Io non sto giocando benissimo, ma credo sia solo una questione di tempo per entrare meglio nei meccanismi della squadra: in allenamento sto facendo bene, quindi prima o poi anche in partita riuscirò a lasciare il segno».
Snaidero e Lauretana sono entrambe al palo: una gara da vita o morte?
«Penso proprio di no. Certamente, non farà piacere a nessuno perdere, ma il campionato è lungo, la classifica ancora cortissima, quindi l’incontro non si presenta drammatico».
La Snaidero, vista da Biella?
«Individualmente sono molto forti, ma come noi hanno avuto problemi di amalgama, essendo i giocatori arrivati alla spicciolata: siamo le due squadre più in ritardo nello sviluppo tecnico».
(fr.to.)
Marco, come sarà ritrovarsi ancora al Carnera?
«Per me è un piacere rivedere i molti amici che ho ancora a Udine: sarà quasi come giocare in casa, dato che in Friuli ho vissuto per due anni. So che il pubblico è caloroso eppoi ricordo con piacere l’ anno scorso, quando arrivai con Verona e fui festeggiato».
Quest’anno veste la canotta della Lauretana. Qual è la vostra situazione e la sua in particolare?
«Abbiamo subito parecchi infortuni, l’ultimo al playmaker titolare Belcher (che non sarà della gara e non è neppure stato sostituito sul mercato come sembrava, ndr) e ciò ci condiziona molto. Io non sto giocando benissimo, ma credo sia solo una questione di tempo per entrare meglio nei meccanismi della squadra: in allenamento sto facendo bene, quindi prima o poi anche in partita riuscirò a lasciare il segno».
Snaidero e Lauretana sono entrambe al palo: una gara da vita o morte?
«Penso proprio di no. Certamente, non farà piacere a nessuno perdere, ma il campionato è lungo, la classifica ancora cortissima, quindi l’incontro non si presenta drammatico».
La Snaidero, vista da Biella?
«Individualmente sono molto forti, ma come noi hanno avuto problemi di amalgama, essendo i giocatori arrivati alla spicciolata: siamo le due squadre più in ritardo nello sviluppo tecnico».
(fr.to.)