CANTU' - - Il solito derby, intenso, giocato bene solo a sprazzi, con tanto agonismo, tanta confusione, qualche luce più brillante delle altre. Lo vince Cantù su Milano 85-78, dopo aver inseguito a lungo, dopo aver sofferto i lunghi della Pippo nel primo tempo e avendo trovato nei momenti decisivi uno splendido Stonerook, risorto dopo gli zero punti e lo zero in pagella di domenica scorsa a Varese.Primo quarto dominato da Kidd, che si infila come una lama nel burro di una difesa Oregon inesistente: suoi 8 punti con 4/4 in avvio e il sorpasso di Milano con Vanuzzo è cosa fatta (14-16 a -2’20"). Ma la luce dell’Olimpia si chiama Hugo Sconochini: finchè è lui a menare le danze, la squadra di Caja trova la lucidità necessaria per andare a canestro con continuità. Le triple dell’argentino segnano il primo break (28-35 a -3’50" dopo un 8-0). Hines è un fantasma e i problemi di falli limitano Thornton. Ma l’Oregon resta a contatto con McCullough, anche se dalla distanza fa male anche Niccolai, che sembra aver trovato il ritmo giusto. Alla pausa Milano tira con un significativo 57%, compreso un notevole 62% da due e controlla i rimbalzi (18-13). Ripresa con botta e risposta dai 6.25 tra Thornton e Nick, prima che torni in cattedra Kidd (48-52). Ma Stonerook è un leone (alla fine 19 punti con 4/6 da 3 e 11 rimbalzi) e l’aggancio arriva in fretta, prima di un gioco da 4 punti di Hugo.Avvio di quarto periodo ed ecco l’ennesima tripla di Stonerook per il sorpasso canturino (68-65 a -7’27" a coronamento di un 7-0 interno). Si scalda Simpkins (due triple in fila), ma Sconochini esce per cinque falli e Cantù sale di tono e di intensità, trovando con Stonerook altre due triple, compresa quella della vittoria (80-73 a -1’20"). Il resto è la solita festa del Pianella.
Massimo Oriani
Massimo Oriani