Secondo posto in campionato, dietro l´irraggiungibile Benetton Treviso di Ettore Messina, e quattro vittorie su cinque incontri. È questo il bilancio di inizio stagione della Virtus Roma. E oggi, contro Reggio Calabria, la squadra del coach Bucchi ha l´occasione di ottenere una vittoria importantissima, che allungherebbe la serie dei risultati positivi e staccherebbe la Viola in classifica.
Ma la meta più importante, raggiunta dalla società dei fratelli Toti, è quella di aver riportato il pubblico al Palazzetto dello Sport (duemila spettatori nell´ultima partita casalinga), e di aver fatto si che il movimento del basket romano riprendesse quota. E sull´onda di questo entusiasmo, la Virtus sta pianificando delle azioni mirate alla diffusione del basket fra i giovani e nelle scuole, per valorizzare il ruolo educativo di questo sport, ma anche per investire nei vivai. Vivai che nella capitale, e nel Lazio in genere, sono ricchissimi. I ragazzi iscritti nei vari centri sportivi lo scorso anno erano circa novemila, tra maschi e femmine, e quest´anno si prevede un incremento deciso. Il minibasket, nella capitale, è tra gli sport più praticati, quindi come spiegarci questa penuria di atleti romani ad alto ed altissimo livello? Semplice, le società che possono permettersi il passaggio al Propaganda (il primo campionato agonistico) sono poche, e per questo molti ragazzi si dirigono verso altri sport. Ma al tempo stesso, le società che sviluppano i settori giovanili sono tra le più qualificate in Italia, e questo lo dimostra il fatto che Roma è la città che ha portato più squadre nelle finali giovanili nazionali. A confermarlo è anche il presidente del Comitato regionale della Federbasket, Gaetano La Guardia: «Le società romane, da qualche anno, si sono insediate stabilmente al vertice dei campionati nazionali giovanili. Solo la passata stagione, tra gli Juniores, se ne sono piazzate ben quattro tra le prime sei, in campo femminile. Le Stelle Marine di Ostia hanno anche vinto il tricolore Allieve». La conferma che il basket romano è vivo e in pieno fermento, sono i numerosi «talentini» costretti a migrare per militare in squadre di prima serie. «Ultimamente Scarpone, un ragazzo dell´86 cresciuto nell´Euro Sport ? continua La Guardia - si è dovuto trasferire alla Montepaschi Siena, così come Negrini (classe ´88 del Cisterna, ndr), che è partito per Livorno. Un vero peccato che non possano restare nella capitale. Per evitare questa dispersione ci vorrebbero una squadra di A1, con un grande settore giovanile, e una di B dove far maturare i talenti. Un po´ come accadeva al tempo del Banco di Roma e dell´Azzurra negli anni Ottanta». E chissà che questo progetto non possa realizzarsi proprio con la nuova Virtus.
Per il momento la società romana ha prestato Carlton Myers alla tivvù, per la realizzazione di uno spot, che sarà la colonna portante di una campagna educazionale per promuovere i valori dello sport nella scuola.
Flavio Meloni
Ma la meta più importante, raggiunta dalla società dei fratelli Toti, è quella di aver riportato il pubblico al Palazzetto dello Sport (duemila spettatori nell´ultima partita casalinga), e di aver fatto si che il movimento del basket romano riprendesse quota. E sull´onda di questo entusiasmo, la Virtus sta pianificando delle azioni mirate alla diffusione del basket fra i giovani e nelle scuole, per valorizzare il ruolo educativo di questo sport, ma anche per investire nei vivai. Vivai che nella capitale, e nel Lazio in genere, sono ricchissimi. I ragazzi iscritti nei vari centri sportivi lo scorso anno erano circa novemila, tra maschi e femmine, e quest´anno si prevede un incremento deciso. Il minibasket, nella capitale, è tra gli sport più praticati, quindi come spiegarci questa penuria di atleti romani ad alto ed altissimo livello? Semplice, le società che possono permettersi il passaggio al Propaganda (il primo campionato agonistico) sono poche, e per questo molti ragazzi si dirigono verso altri sport. Ma al tempo stesso, le società che sviluppano i settori giovanili sono tra le più qualificate in Italia, e questo lo dimostra il fatto che Roma è la città che ha portato più squadre nelle finali giovanili nazionali. A confermarlo è anche il presidente del Comitato regionale della Federbasket, Gaetano La Guardia: «Le società romane, da qualche anno, si sono insediate stabilmente al vertice dei campionati nazionali giovanili. Solo la passata stagione, tra gli Juniores, se ne sono piazzate ben quattro tra le prime sei, in campo femminile. Le Stelle Marine di Ostia hanno anche vinto il tricolore Allieve». La conferma che il basket romano è vivo e in pieno fermento, sono i numerosi «talentini» costretti a migrare per militare in squadre di prima serie. «Ultimamente Scarpone, un ragazzo dell´86 cresciuto nell´Euro Sport ? continua La Guardia - si è dovuto trasferire alla Montepaschi Siena, così come Negrini (classe ´88 del Cisterna, ndr), che è partito per Livorno. Un vero peccato che non possano restare nella capitale. Per evitare questa dispersione ci vorrebbero una squadra di A1, con un grande settore giovanile, e una di B dove far maturare i talenti. Un po´ come accadeva al tempo del Banco di Roma e dell´Azzurra negli anni Ottanta». E chissà che questo progetto non possa realizzarsi proprio con la nuova Virtus.
Per il momento la società romana ha prestato Carlton Myers alla tivvù, per la realizzazione di uno spot, che sarà la colonna portante di una campagna educazionale per promuovere i valori dello sport nella scuola.
Flavio Meloni
Fonte: La Stampa