BOLOGNA — Bis non richiesto quello di ieri sera dalla Montepaschi al PalaDozza di piazza Azzarita, dove ha concesso alla Skipper Bologna la vittoria numero 650 in serie A. Siena dopo il ko subito a Tel Aviv non mostra proprio di essersi rialzata, nuovamente succube di un avversario che va subito a prendere il bastone del comando, sia per quanto riguarda la cabina di regia dove si detta ritmo e gioco, sia sotto i tabelloni. Siena che ancora non riesce proprio ad esprimersi come collettivo, affidandosi alle iniziative individuali dei suoi talenti. Che nella circostanza in verità si riducono ad un'unica unità, Dusan Vukcevic. Migliore in assoluto dei 19 giocatori che si sono alternati sul parquet della Fortitudo, dove almeno duecento tifosi mensanini hanno cercato di reggere l'urto dei 5000 di fede biancoblù.
Per Boniciolli, da settimane sulla graticola, con il fiato sospeso, una giornata di grande respiro, per Ataman, una serata ulteriore, dopo quella di giovedì, di profonda delusione, e anche di tanta rabbia. Sfogata all'interno dello spogliatoio, a caldo, a voce piuttosto alta e con un tono difficilmente equivocabile, anche se in lingua turca. Il destinatario principale, ovviamente, Mirsad Turkcan, arrivato in biancoverde ad onorare il palmares di miglior rimbalzista in Europa, e ieri sera con sole 5 catture, solo difensive, con 4 palle perse e 3/10 dal campo. Barcolla una colonna portante, e frana l'edificio: soprattutto lì, ai tabelloni, con soli 23 rimbalzi catturati contro i 45 concessi, di cui ben 14 in attacco, dove la Montepaschi ne conta solamente 2.
Ventre molle ai rimbalzi, ma non solo. Perché Mc Cants alla buona volontà sa aggiungere solo 3/9 dal tiro, Scarone ('beccato' dal popolo Fortitudo come se già fosse virtussino) in odore di scadenza e partenza gioca sulle punte, Ford, terza alternativa, la soluzione finale, è fuori luogo. Ma il capocannoniere di Eurolega 2001 appare ancora come un'astrazione in questa squadra, un individualista che nulla può contro una corazzata quale è comunque la Skipper, con i nervi anche fragili, visto che si è fatto cogliere nel fallo tecnico.
Facendo il paio in pratica con Turkcan, che già al 2' di gioco ha commesso il secondo fallo ed è andato in panchina.
E allora? Un solo uomo contro tutti. Quel Vukcevic che ha dovuto sostituirsi alle stelle appannate Turkcan e Ford per portare un po' di luce in casa biancoverde. Partita del resto che dopo cinque minuti, sul 18-13, sembrava già segnata, ancor di più al termine dei primi 20', con 55 punti subiti, dopo aver toccato il minimo di 50-28. Il miraggio sul 74-61 al 34', e poi di nuovo in fondo al precipizio, definitivamente.
Tutto questo quando oggi è già la vigilia della partenza per i Paesi Baschi, dove mercoledì sera i biancoverdi sono ospiti del Tau Vitoria, capolista imbattuta del girone B di Eurolega.
La soluzione? Difficile da trovare in tempi brevi. Anche perché Stefanov da solo non potrà risolvere tutti i problemi.
E quindi la fessura del mercato si apre sempre di più. E non potrebbe essere altrimenti, visto il livello di ambizioni da cui è partita la formazione mensanina.
L'importante, però, prima di muoversi, sarà analizzare fino alle viscere perché il collante tra questi campioni risulta essere ancora così debole e fragile.
Patrizio Forci
Stefanov, oggi si decide
IL GIORNO di Vrbca Stefanov. Il play macedone ieri sera era sul parterre del PalaDozza, a seguire da vicino le sorti di una partita iniziata male e finita peggio, per i colori biancoverdi. Stefanov scalpita, vuole accelerare i tempi per tornare sul parquet, ma non vuole commettere l'errore di essere troppo frettoloso, annullando la riabilitazione fin qui effettuata. «Domani (oggi, ndr) mi sottoporrò a una visita medica. Dovrebbe essere quella definitiva, per avere l'ok per tornare a giocare». Stefanov ci spera tanto, perché già mercoledì vorrebbe essere in campo a Vitoria.
Per Boniciolli, da settimane sulla graticola, con il fiato sospeso, una giornata di grande respiro, per Ataman, una serata ulteriore, dopo quella di giovedì, di profonda delusione, e anche di tanta rabbia. Sfogata all'interno dello spogliatoio, a caldo, a voce piuttosto alta e con un tono difficilmente equivocabile, anche se in lingua turca. Il destinatario principale, ovviamente, Mirsad Turkcan, arrivato in biancoverde ad onorare il palmares di miglior rimbalzista in Europa, e ieri sera con sole 5 catture, solo difensive, con 4 palle perse e 3/10 dal campo. Barcolla una colonna portante, e frana l'edificio: soprattutto lì, ai tabelloni, con soli 23 rimbalzi catturati contro i 45 concessi, di cui ben 14 in attacco, dove la Montepaschi ne conta solamente 2.
Ventre molle ai rimbalzi, ma non solo. Perché Mc Cants alla buona volontà sa aggiungere solo 3/9 dal tiro, Scarone ('beccato' dal popolo Fortitudo come se già fosse virtussino) in odore di scadenza e partenza gioca sulle punte, Ford, terza alternativa, la soluzione finale, è fuori luogo. Ma il capocannoniere di Eurolega 2001 appare ancora come un'astrazione in questa squadra, un individualista che nulla può contro una corazzata quale è comunque la Skipper, con i nervi anche fragili, visto che si è fatto cogliere nel fallo tecnico.
Facendo il paio in pratica con Turkcan, che già al 2' di gioco ha commesso il secondo fallo ed è andato in panchina.
E allora? Un solo uomo contro tutti. Quel Vukcevic che ha dovuto sostituirsi alle stelle appannate Turkcan e Ford per portare un po' di luce in casa biancoverde. Partita del resto che dopo cinque minuti, sul 18-13, sembrava già segnata, ancor di più al termine dei primi 20', con 55 punti subiti, dopo aver toccato il minimo di 50-28. Il miraggio sul 74-61 al 34', e poi di nuovo in fondo al precipizio, definitivamente.
Tutto questo quando oggi è già la vigilia della partenza per i Paesi Baschi, dove mercoledì sera i biancoverdi sono ospiti del Tau Vitoria, capolista imbattuta del girone B di Eurolega.
La soluzione? Difficile da trovare in tempi brevi. Anche perché Stefanov da solo non potrà risolvere tutti i problemi.
E quindi la fessura del mercato si apre sempre di più. E non potrebbe essere altrimenti, visto il livello di ambizioni da cui è partita la formazione mensanina.
L'importante, però, prima di muoversi, sarà analizzare fino alle viscere perché il collante tra questi campioni risulta essere ancora così debole e fragile.
Patrizio Forci
Stefanov, oggi si decide
IL GIORNO di Vrbca Stefanov. Il play macedone ieri sera era sul parterre del PalaDozza, a seguire da vicino le sorti di una partita iniziata male e finita peggio, per i colori biancoverdi. Stefanov scalpita, vuole accelerare i tempi per tornare sul parquet, ma non vuole commettere l'errore di essere troppo frettoloso, annullando la riabilitazione fin qui effettuata. «Domani (oggi, ndr) mi sottoporrò a una visita medica. Dovrebbe essere quella definitiva, per avere l'ok per tornare a giocare». Stefanov ci spera tanto, perché già mercoledì vorrebbe essere in campo a Vitoria.