LIVORNO - Lontano da Bologna, la Virtus in campionato non può ancora. Rispetto a Varese e Fabriano se l´è giocata, risalendo anche dal baratro, però non ce l´ha fatta. Sconfitta meritata, non indecente, ma il bicchiere resta mezzo vuoto e bisogna farsi bastare lo zuccherino della rimonta, che ha allontanato almeno l´onta della lezione.
A 8´ dalla fine, sul 50-66, la mattanza sembrava inevitabile, invece Rigaudeau e Bell (finalmente) si sono rimboccati le maniche, mentre i giovanotti di Livorno hanno preso a balbettare. Un 17-3 del duo (con in mezzo pure una plateale schiacciata sbagliata da Koturovic, comunque degno) ha riaperto la gara sul 67-69, tripla di Charlie. Giacchetti, enfant terrible, e unico con la mano ferma, s´è confermato dalla lunetta per il +4. Ma un libero di Frosini e una bomba di Antoine avrebbero impattato a 71 a 50´´. Qui, Bell ha perso l´occasione di diventare l´eroe: ha messo solo 2 liberi (su 4), Livorno invece 5 su 6. 73-76 a 20´´ e Rigaudeau ha mancato la tripla del pareggio. Finita lì, col cuore in gola e la consapevolezza che mancano ancora almeno 10´ di gioco competitivo per poter fare i padroni o non soffrire, com´è capitato nel terzo quarto, quello dei larghi vantaggi livornesi, provviste poi decisive nella povertà finale. Qualcosa manca ancora: Sekularac e Avleev non pervenuti. Per Tanjevic: «Troppo poco, abbiamo giocato solo il primo e il quarto quarto. Perchè? Poco rispetto per l´avversario, calo di concentrazione e dobbiamo imparare a mordere di più».
Dai blocchi, come ormai d´abitudine, è scattata meglio la Virtus: 7-0 in 90´´, la Mabo marchiava un 2/9. E´ parsa facile la via al canestro, perchè ci sono arrivati quasi tutti, ma non per molto. Livorno ha insistito sulla quantità, a ragione. Le prime crepe bianconere sono emerse quando dopo 3´30´´ Boscia è stato costretto a richiamare Avleev (per Sekularac), perchè non teneva gli esterni. Elliott, classica ala ibrida, nè piccola nè grande, ha viaggiato a un tiro al minuto, facendone una sì e una no. È bastato (e avanzato, 15 punti nei primi 13´), perchè quando Rigaudeau deve andare ai box scende la notte. E infatti la rimonta avversaria è arrivata progressiva, nonostante qualche giocata di mestiere di Koturovic, bravo nell´uno contro uno. Bell si è perso in svolazzi, ma gli altri han fatto meno. Sambugaro da tre ha firmato il 27 pari al 24´, poi s´è sfogato Giacchetti, 9 punti filati fino al 36-31 del 18´. In 6´ da censura, la Virtus avrebbe messo un cesto (Frosini) e due liberi (Attruia), perdendo troppi palloni. –5 al thè, tirando meglio e prendendo più rimbalzi: l´arcano è presto spiegato con le palle gettate e il gioco latitante. Poi a sprazzi, ma non sarebbe bastato. In festa Livorno, che ha così piegato i tremendi eversori del Real Madrid. Che sabato, in Spagna, s´è rifatto a Vitoria, rimontando un –15 a 5´ dalla fine, strappando il supplementare e vincendolo poi 19-1. Roba da inizio stagione, almeno così sperano le grandi, quando perdono con le piccole.
Infine, la famiglia bianconera aumenta. E´ fatta per Derrick Dial, che arriva a Bologna martedì, e anche Scarone, ieri sera, s´è fermato a Bologna per parlare con la Virtus. Oggi sapremo.
Francesco Forni
MABO-VIRTUS 77-73
Mabo: Parente 3, Sambugaro 12, Santarossa 6, Elliott 25, Mutavdzic 11, Garri 9, Giacchetti 11, Cotani. N.e. McLeod, Bertocci.
Virtus: Rigaudeau 17, Bell 19, Brkic 5, Avleev 4, Frosini 10, Sekularac 3, Koturovic 13, Attruia 2. N.e. Miralles, Gagneur.
Arbitri: Grossi, Lo Guzzo, Nardecchia.
Note: liberi: Li 14/20, Bo 16/24. Da due: Li 18/39, Bo 18/36. Da tre: Li 9/28, Bo 7/17.
Parziali: 5´ 4-12, 10´ 16-21, 15´ 27-27, 20´ 38-33, 25´ 50-43, 30´ 63-50, 35´ 63-50, 40´ 77-73. Massimo vantaggio Virtus: +8 (12-4) al 5´. Massimo svantaggio: -16 (50-66) al 32´.
A 8´ dalla fine, sul 50-66, la mattanza sembrava inevitabile, invece Rigaudeau e Bell (finalmente) si sono rimboccati le maniche, mentre i giovanotti di Livorno hanno preso a balbettare. Un 17-3 del duo (con in mezzo pure una plateale schiacciata sbagliata da Koturovic, comunque degno) ha riaperto la gara sul 67-69, tripla di Charlie. Giacchetti, enfant terrible, e unico con la mano ferma, s´è confermato dalla lunetta per il +4. Ma un libero di Frosini e una bomba di Antoine avrebbero impattato a 71 a 50´´. Qui, Bell ha perso l´occasione di diventare l´eroe: ha messo solo 2 liberi (su 4), Livorno invece 5 su 6. 73-76 a 20´´ e Rigaudeau ha mancato la tripla del pareggio. Finita lì, col cuore in gola e la consapevolezza che mancano ancora almeno 10´ di gioco competitivo per poter fare i padroni o non soffrire, com´è capitato nel terzo quarto, quello dei larghi vantaggi livornesi, provviste poi decisive nella povertà finale. Qualcosa manca ancora: Sekularac e Avleev non pervenuti. Per Tanjevic: «Troppo poco, abbiamo giocato solo il primo e il quarto quarto. Perchè? Poco rispetto per l´avversario, calo di concentrazione e dobbiamo imparare a mordere di più».
Dai blocchi, come ormai d´abitudine, è scattata meglio la Virtus: 7-0 in 90´´, la Mabo marchiava un 2/9. E´ parsa facile la via al canestro, perchè ci sono arrivati quasi tutti, ma non per molto. Livorno ha insistito sulla quantità, a ragione. Le prime crepe bianconere sono emerse quando dopo 3´30´´ Boscia è stato costretto a richiamare Avleev (per Sekularac), perchè non teneva gli esterni. Elliott, classica ala ibrida, nè piccola nè grande, ha viaggiato a un tiro al minuto, facendone una sì e una no. È bastato (e avanzato, 15 punti nei primi 13´), perchè quando Rigaudeau deve andare ai box scende la notte. E infatti la rimonta avversaria è arrivata progressiva, nonostante qualche giocata di mestiere di Koturovic, bravo nell´uno contro uno. Bell si è perso in svolazzi, ma gli altri han fatto meno. Sambugaro da tre ha firmato il 27 pari al 24´, poi s´è sfogato Giacchetti, 9 punti filati fino al 36-31 del 18´. In 6´ da censura, la Virtus avrebbe messo un cesto (Frosini) e due liberi (Attruia), perdendo troppi palloni. –5 al thè, tirando meglio e prendendo più rimbalzi: l´arcano è presto spiegato con le palle gettate e il gioco latitante. Poi a sprazzi, ma non sarebbe bastato. In festa Livorno, che ha così piegato i tremendi eversori del Real Madrid. Che sabato, in Spagna, s´è rifatto a Vitoria, rimontando un –15 a 5´ dalla fine, strappando il supplementare e vincendolo poi 19-1. Roba da inizio stagione, almeno così sperano le grandi, quando perdono con le piccole.
Infine, la famiglia bianconera aumenta. E´ fatta per Derrick Dial, che arriva a Bologna martedì, e anche Scarone, ieri sera, s´è fermato a Bologna per parlare con la Virtus. Oggi sapremo.
Francesco Forni
MABO-VIRTUS 77-73
Mabo: Parente 3, Sambugaro 12, Santarossa 6, Elliott 25, Mutavdzic 11, Garri 9, Giacchetti 11, Cotani. N.e. McLeod, Bertocci.
Virtus: Rigaudeau 17, Bell 19, Brkic 5, Avleev 4, Frosini 10, Sekularac 3, Koturovic 13, Attruia 2. N.e. Miralles, Gagneur.
Arbitri: Grossi, Lo Guzzo, Nardecchia.
Note: liberi: Li 14/20, Bo 16/24. Da due: Li 18/39, Bo 18/36. Da tre: Li 9/28, Bo 7/17.
Parziali: 5´ 4-12, 10´ 16-21, 15´ 27-27, 20´ 38-33, 25´ 50-43, 30´ 63-50, 35´ 63-50, 40´ 77-73. Massimo vantaggio Virtus: +8 (12-4) al 5´. Massimo svantaggio: -16 (50-66) al 32´.
Fonte: La Repubblica