MILANO — Tacchini diserta le partite. Si gioca con grinta ma non si vince mai. Le avversarie dirette infilano successi uno dietro l'altro. All'Olimpia vanno proprio tutte storte. Solo Faina ha il coraggio di sorridere nel dopo partita, quando invoca lo spettro di Ginobili come il devastatore della sua Adecco. Il coach non vuole parlare di Imola, del successo a Fabriano di Bailey e della banda di Mazzon, di quel vantaggio che si fa sempre più risicato.
«La nostra prossima partita è a Roseto, questa è l'unica cosa che mi interessa», ha dichiarato il coach milanese davanti alle telecamere. Appunto. Questa Adecco che non fa punti è costretta a sbaragliare domani Roseto e poi, senza più la possibilità di sbagliare, Livorno nel match casalingo di domenica. Due partite alla portata della squadra vista nel terzo periodo contro la Kinder, quando Bullock ha segnato e fatto segnare, Sankes ha stoppato Griffith e realizzato il suo primo canestro su azione della stagione (dopo 30 partite di regular season!) davanti alla sua famiglia seduta in tribuna a divorare pop corn, Michelori ha difeso come un leone, Shaw ha pure segnato dalla distanza.
L'Olimpia che respira nel fango è una squadra senza capo ne' coda ma con tanto cuore. E questa è l'arma, nemmeno tanto segreta, da utilizzare per superare gli evidenti limiti tecnici. Come tentato nella partita contro i campioni d'Italia, conclusasi oltre che con la sconfitta con quella brutta notizia arrivata da Fabriano, dove invece qualcuno stava facendo festa per una vittoria che spalanca di nuovo le speranze di serie A: «Abbiamo giocato un partita strepitosa in difesa - racconta Andrea Mazzon, coach della Fillattice Imola - l'unica arma che ci poteva tenere in pista contro una squadra dal grande potenziale offensivo come Fabriano».
Due punti che fanno salire le quotazioni di Imola e inguaiano Milano: «Era ora che portassimo a casa un successo dopo tutta la sfortuna che ci ha perseguitato. Abbiamo subito un sacco di infortuni e soprattutto quello di Respert ci ha penalizzato. Con lui avremmo certamente vinto almeno quattro delle ultime sei partite perse. Ora la pressione su Milano è certamente maggiore. Noi però dobbiamo concentrarci sulle prossime gare interne. Giochiamo contro Biella e Varese, due partite che non dobbiamo assolutamente lasciarci sfuggire». Per tentare di arrivare a giocarsi il tutto per tutto all'ultima giornata nello scontro diretto con Milano: «Non penso ancora così in là nel tempo. Adesso mi preoccupo di come vincere la prossima partita e di essere sempre al completo, senza più infortuni». A proposito di infortuni, contro la Virtus Rusconi ha giocato 5 minuti e dovrebbe essere pronto per Roseto. Rimac rientrerà domenica contro Livorno. Per restare in A c'è bisogno anche del loro aiuto.
Maurizio Trezzi
«La nostra prossima partita è a Roseto, questa è l'unica cosa che mi interessa», ha dichiarato il coach milanese davanti alle telecamere. Appunto. Questa Adecco che non fa punti è costretta a sbaragliare domani Roseto e poi, senza più la possibilità di sbagliare, Livorno nel match casalingo di domenica. Due partite alla portata della squadra vista nel terzo periodo contro la Kinder, quando Bullock ha segnato e fatto segnare, Sankes ha stoppato Griffith e realizzato il suo primo canestro su azione della stagione (dopo 30 partite di regular season!) davanti alla sua famiglia seduta in tribuna a divorare pop corn, Michelori ha difeso come un leone, Shaw ha pure segnato dalla distanza.
L'Olimpia che respira nel fango è una squadra senza capo ne' coda ma con tanto cuore. E questa è l'arma, nemmeno tanto segreta, da utilizzare per superare gli evidenti limiti tecnici. Come tentato nella partita contro i campioni d'Italia, conclusasi oltre che con la sconfitta con quella brutta notizia arrivata da Fabriano, dove invece qualcuno stava facendo festa per una vittoria che spalanca di nuovo le speranze di serie A: «Abbiamo giocato un partita strepitosa in difesa - racconta Andrea Mazzon, coach della Fillattice Imola - l'unica arma che ci poteva tenere in pista contro una squadra dal grande potenziale offensivo come Fabriano».
Due punti che fanno salire le quotazioni di Imola e inguaiano Milano: «Era ora che portassimo a casa un successo dopo tutta la sfortuna che ci ha perseguitato. Abbiamo subito un sacco di infortuni e soprattutto quello di Respert ci ha penalizzato. Con lui avremmo certamente vinto almeno quattro delle ultime sei partite perse. Ora la pressione su Milano è certamente maggiore. Noi però dobbiamo concentrarci sulle prossime gare interne. Giochiamo contro Biella e Varese, due partite che non dobbiamo assolutamente lasciarci sfuggire». Per tentare di arrivare a giocarsi il tutto per tutto all'ultima giornata nello scontro diretto con Milano: «Non penso ancora così in là nel tempo. Adesso mi preoccupo di come vincere la prossima partita e di essere sempre al completo, senza più infortuni». A proposito di infortuni, contro la Virtus Rusconi ha giocato 5 minuti e dovrebbe essere pronto per Roseto. Rimac rientrerà domenica contro Livorno. Per restare in A c'è bisogno anche del loro aiuto.
Maurizio Trezzi