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Spogliatoio Lauretana

Il presidente Savio: "La squadra mi è stata molto vicina"

C'era, c'era di nuovo Alberto Savio. Suo papà Nando se n'era appena andato, e lui si è presentato al palazzetto di Biella per Lauretana - Reggio
Calabria. A una settimana di distanza, per la prima volta in trasferta, ieri il presidente si è presentato anche a Udine. Con una mano rotta, e con il cuore gonfio di tante cose. Alla fine si è fiondato in campo dalla tribuna, ha abbracciato il capitano Matteo Soragna e il cuore si è sgonfiato.
Poi ha iniziato a piangere, e il senso della vittoria appena ottenuta era tutta in quella scena. - Presidente, che significato hanno queste lacrime?
"Per me questo è un momento digrande difficoltà personale, di grande tensione, e la squadra mi è stata molto vicina. E poi vedo come si allenano questi ragazzi durante la settimana, so quello che fanno, e dico una cosa: di tutte le formazioni che sono passate, questa è quella che più di tutte butta il cuore in allenamento. Gli infortuni arrivano anche per
quello. Questi giocatori, gli allenatori, la città si meritano i due punti che abbiamo appena conquistato. E' stata una bella vittoria". - Per la prima volta è venuto in trasferta, nonostante tutto: perché? "Per dimostrare ai ragazzi quanto io creda in questa squadra. Mia moglie, mia mamma, i miei figli mi hanno detto "vai" e io mi sono messo in macchina, da solo. E solo lo sono stato per quattro ore, ho pensato molte cose, una in particolare: che la vita è bella e che bisogna fare le cose con amore. Questo è l'insegnamento di mio padre". - Quanto sono stati importanti i due punti portati via alla Snaidero?
"Tantissimo, ora si può guardare il futuro con un pizzico di ottimismo in più. Dobbiamo continuare a lavorare con umiltà e impegno, come fatto finora". - Quanto è ottimista pensando alle prossime partite? "Diciamo realista. Comunque, in questo periodo di difficoltà la squadra sta continuando a dimostrare di saper ragionare come un gruppo di amici, che lavorano per lo stesso obiettivo: questo è fondamentale".
- Un nome su tutti: Fabio Di Bella. "Ha un grande cuore, e in campo lo si è visto tutto. Quando uno ha quest'arma, la tecnica viene fuori per forza.
E da Fabio è venuta fuori. Possiede doti umane che vorrei vedere nei miei figli, mi auguro crescano così". - Capitolo mercato: arriverà qualcuno?
"O c'è la possibilità di fare qualcosa di reale, di importante, di impatto, oppure preferiamo aspettare. Interverremo solo se necessario. Crediamo in questi ragazzi". In tribuna, ha guardato la partita vicino a Cookie Belcher. Oggi, per lui, è in programma una risonanza magnetica. Stasera si conosceranno i tempi esatti del recupero dall'infortunio. Purtroppo sarà necessario verificare le condizioni della gamba di Thomas che ieri a fine gara preoccupavano un po' lo staff rossoblu. Sul fronte mercato, quindi, pausa di riflessione.
al. al.
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