PESARO «Il basket è fatto di situazioni. Nel finale di gara Pesaro ha avuto la lucidità per fare le cose giuste e vincere la partita». Cesare Pancotto porta nella sala stampa del Bpa Palas tutta la delusione di una sconfitta evitabile. Trieste, con le mani sulla partita a pochi secondi dalla fine dei regolamentari, ha regalato a una Scavolini psicologicamente allo sbando la fiducia per ricucire lo strappo e portare a casa i due punti nel supplementare. Il rammarico più grande per la serie di «triple» con cui Richardson ha affossato Trieste. «Non abbiamo avuto il feeling giusto nei secondi finali per portare in porto la gara – ammette il coach –. Sul tiro da tre con cui Richardson ha impattato la partita avremmo potuto fare fallo o costringere l’americano di Pesaro alla penetrazione. Al di là degli episodi – continua Pancotto – vorrei fare un’analisi su tutta la partita. Una gara di grandi equilibri che ha vissuto sulla cura dei particolari. Stavamo costruendo il successo mattone su mattone, lavorando bene al rimbalzo. Sul 74-70 la gara ci è scivolata di mano ma mi piace pensare che, con una difesa in più, avremmo potuto uscire da Pesaro imbattuti». Contro Livorno, nella gara precedente, Kelechevic era stato decisivo, ieri è stato il grande assente. «Credo che Sinisa – continua Pancotto – non ha trovato il ritmo partita. È un giocatore intelligente, coraggioso, ieri non è semplicemente riuscito a entrare in partita». Marco Crespi, dall’altra parte della barricata, sottolinea con onestà la partita non trascendentale della sua squadra. «L’importante era vincere – racconta – l’abbiamo fatto con orgoglio e con tanta forza di volontà. In questo senso il parziale difensivo degli ultimi 7’ (due dei regolamentari e i supplementari) è indicativo. Minuti di grande intensità nella quale ogni discorso di natura tecnica è passato in secondo piano». Due punti importanti per dare fiducia a una squadra che deve continuare la sua crescita. «Due punti fondamentali – sottolinea il coach pesarese – per continuare a lavorare con l’entusiasmo indispensabile». Contro Fabriano era risultato deciso Mc Ghee, ieri ha fatto la differenza Richardson. «Non solo punti – conclude Crespi – ma anche leadership in campo. Richardson ha segnato i canestri che ci hanno consentito di vincere ma non vorrei passare in secondo piano i tredici rimbalzi e i sette recuperi. Parlando della squadra sono stati importanti i 46 rimbalzi totali e le 23 palle recuperate. Numeri che ci hanno consentito di portare a casa i due punti».
Lorenzo Gatto
Lorenzo Gatto
