Un progetto quadriennale che punti alla ridefinizione del numero dei giocatori extracomunitari, al rilancio degli italiani e al mantenimento del numero di 18 squadre in serie A ma con play off a sole 8 e non più a 12 squadre. Uniti a questi punti, parametri che mirano a inaugurare un tetto massimo di spesa per i club e una configurazione più elastica del tetto minimo di spese con importanti agevolazioni in questo senso per le società che fanno attività giovanile.
E' quello che Enrico Prandi, Presidente della Lega serie A, ha presentato oggi ai club della massima serie nella prima Assemblea della nuova stagione che aveva il compito di fare il punto della situazione dei rapporti con Fip, Coni e Giba dopo l'estate che aveva portato alla ridiscussione del numero degli atleti extracomunitari, conseguenza della nuova legge Bossi-Fini sull'immigrazione.
"Abbiamo dedicato la mattina alla ratifica dei contratti per la prossima stagione, tra cui quello con la Rai che ci assicura nuova visibilità, e alla approvazione del bilancio chiuso al 30 giugno - ha spiegato Prandi nella conferenza stampa che è seguita ai lavori della Assemblea - Il pomeriggio invece è stato dedicato ai progetti. Non abbiamo deliberato nulla ma abbiamo iniziato una lunga e proficua discussione su un progetto che parte dal prossimo campionato e che copra 4 stagioni trovando una forte coesione che ci dà indubbiamente più forza verso gli interlocutori con cui dovremo discutere questi cambiamenti".
GLI ITALIANI: Prandi ha spiegato poi i contenuti di questo progetto:
"L'obiettivo è quello di lavorare assieme per un rilancio del prodotto italiano e per un maggior utilizzo di nostri giocatori nella massima serie. Che la Nazionale torni forte e competitiva fa comodo a tutti ed è nel nostro interesse ma non la si rende forte per decreto bensì studiando un piano di rilancio che comunque passa anche attraverso politiche generali che non solo di competenza della Lega.
Resta comunque il nostro impegno a ridurre progressivamente l'utilizzo degli atleti extracomunitari, anche se non è un percorso facile. Alla fine del nostro progetto quadriennale il punto d'arrivo è quello di avere metà dei giocatori a referto che siano italiani e 2 extracomunitari".
I CAMPIONATI: Prandi ha poi parlato dell'ordinamento dei prossimi campionati: la convenzione firmata a giugno con la Fip disegnava una serie A a 16 squadre dalla stagione 2004-2005. "Ma per farlo - ha spiegato Prandi - servirebbero 3 retrocessioni nella prossima stagione e credo che si tratti di una soluzione molto drastica. Più ipotizzabile un mantenimento delle 18 squadre, che tra l'altro permetterebbe un maggiore interscambio con la Legadue e con i play off a 8 squadre, seguendo il modello spagnolo".
I PARAMETRI: L'altro argomento è stato quello dei parametri di ammissione al campionato: in particolare ai tetti di spesa che la Lega intende darsi. Si è aperta la discussione sia su una rinegoziazione dei tetti minimi di spesa che sull'inserimento di un tetto massimo. In più, dall'Assemblea è emersa la volontà della Lega di tornare ad esercitare funzioni che erano già sue: come quella di dirimere le controversie tra società e tesserati che la convenzione firmata a giugno affidava ad un collegio arbitrale previsto dalla Fip.