LA VIRTUS fa la sua rivoluzione d´ottobre e aggiunge tre pezzi in sette giorni. La Benetton le arriva addosso imbattuta, guidata da quel Messina che molte storie, dolci e feroci, ha scritto sotto le volte di Casalecchio. Siamo tutti in fibrillazione, a Basket City, e anche nel resto d´Italia, per presagire quel che accadrà: tutti meno mamma Rai, che non anticipa al sabato la 'classica´, ma offre Varese-Livorno. Con tutto il rispetto, valore un decimo, o giù di lì. C´è da chiedersi perché. O da chiederlo, meglio, a Paolo Francia, capo dello sport Rai, ricordando pure la bufera che ci fu, tra lui e Madrigali, quando al terzo turno saltò Virtus-Napoli, già programmata.
«Nessun mistero e nessuna polemica, tantomeno con Madrigali, che non sento da un pezzo – fa da Roma il direttore -. Solo che c´è una scaletta già fatta, ci sono due squadre mai andate in tv e c´è la Lega con cui abbiamo stabilito un passaggio in video per tutti i club entro i primi 14 turni. Treviso s´è vista due volte, la Virtus una, e si rivedrà nel derby di novembre. Riconosco che la scelta giornalistica e spettacolare si può discutere, ma esiste un criterio e lo rispetteremo: poi, da dicembre in avanti, la Rai sceglierà la gara migliore. Dicendo infine che il basket per cui tanto ci si agita non batte, l´ultimo sabato, col 6,32% di share, né il ciclismo (12,40), né il volley femminile (8,81). E c´era Cantù-Milano, una classica».
Intanto, la Virtus non partiva così male dal ´90 (4 ko su 6 allora, 3 oggi), ed ora stringe i tempi per far esordire giovedì a Belgrado sia Dial che Scarone. Annunciato l´americano da Tanjevic, nel dopopartita di Livorno, e l´argentino da Ataman, dopo la disfatta di Siena al PalaDozza, toccano ormai ai coach pure gli uffici stampa. La Virtus completerà così il suo ribaltone, aggiungendo tre pezzi nuovi, col Koturovic già buttato dentro a Madrid. Non sono mezza squadra, ma quasi. A questo punto, serve un riesame dell´assetto bianconero, conteggiato che il Grand Hotel Virtus avrà visto passare dalle sue porte girevoli, in poco più d´un mese di stagione ufficiale, 19 giocatori, fra i 12 impiegati, i 5 in riparazione, mai visti e qualcuno da non più vedere (Becirovic, Smodis, Morlende, Beard, Bowdler), i 2 in arrivo.
Il settore guardie allineerà Rigaudeau, Scarone, Bell e Dial, più Belinelli o Attruia di rincalzo (e per la quota italiani). Come ala piccola, usabile anche da 4, ci sarà Avleev, forse Brkic, forse Sekularac per la sola coppa: c´è un´idea di non cederlo, energicamente opposta, nelle ultime ore, a chi ne ventilava la dismissione. Infine, i lunghi: Koturovic, Andersen, Frosini e, aspettando Smodis, uno di rincalzo. Di sani, all´oggi, c´è Miralles. La rosa dovrebbe stabilizzarsi sui 12-13 giocatori, con un nodo da sciogliere: di 5 extracomunitari (Bell, Dial, Avleev, Koturovic, Sekularac, non contando Smodis), in serie A possono giocarne solo 4. In coppa vale invece il tetto dei due non europei: Bell e Dial sono ok. Al capitolo partenze, già fuori Morlende, il più indiziato a lasciare è ora Bowdler, peraltro in convalescenza: l´arrivo di Koturovic esclude di fatto l´irlandese, che di ruolo è più 4 che 5, e andrà sul mercato. Congelata pure la posizione di Beard: quando sarà guarito, si valuterà se averlo in organico o meno.
Walter Fuochi
«Nessun mistero e nessuna polemica, tantomeno con Madrigali, che non sento da un pezzo – fa da Roma il direttore -. Solo che c´è una scaletta già fatta, ci sono due squadre mai andate in tv e c´è la Lega con cui abbiamo stabilito un passaggio in video per tutti i club entro i primi 14 turni. Treviso s´è vista due volte, la Virtus una, e si rivedrà nel derby di novembre. Riconosco che la scelta giornalistica e spettacolare si può discutere, ma esiste un criterio e lo rispetteremo: poi, da dicembre in avanti, la Rai sceglierà la gara migliore. Dicendo infine che il basket per cui tanto ci si agita non batte, l´ultimo sabato, col 6,32% di share, né il ciclismo (12,40), né il volley femminile (8,81). E c´era Cantù-Milano, una classica».
Intanto, la Virtus non partiva così male dal ´90 (4 ko su 6 allora, 3 oggi), ed ora stringe i tempi per far esordire giovedì a Belgrado sia Dial che Scarone. Annunciato l´americano da Tanjevic, nel dopopartita di Livorno, e l´argentino da Ataman, dopo la disfatta di Siena al PalaDozza, toccano ormai ai coach pure gli uffici stampa. La Virtus completerà così il suo ribaltone, aggiungendo tre pezzi nuovi, col Koturovic già buttato dentro a Madrid. Non sono mezza squadra, ma quasi. A questo punto, serve un riesame dell´assetto bianconero, conteggiato che il Grand Hotel Virtus avrà visto passare dalle sue porte girevoli, in poco più d´un mese di stagione ufficiale, 19 giocatori, fra i 12 impiegati, i 5 in riparazione, mai visti e qualcuno da non più vedere (Becirovic, Smodis, Morlende, Beard, Bowdler), i 2 in arrivo.
Il settore guardie allineerà Rigaudeau, Scarone, Bell e Dial, più Belinelli o Attruia di rincalzo (e per la quota italiani). Come ala piccola, usabile anche da 4, ci sarà Avleev, forse Brkic, forse Sekularac per la sola coppa: c´è un´idea di non cederlo, energicamente opposta, nelle ultime ore, a chi ne ventilava la dismissione. Infine, i lunghi: Koturovic, Andersen, Frosini e, aspettando Smodis, uno di rincalzo. Di sani, all´oggi, c´è Miralles. La rosa dovrebbe stabilizzarsi sui 12-13 giocatori, con un nodo da sciogliere: di 5 extracomunitari (Bell, Dial, Avleev, Koturovic, Sekularac, non contando Smodis), in serie A possono giocarne solo 4. In coppa vale invece il tetto dei due non europei: Bell e Dial sono ok. Al capitolo partenze, già fuori Morlende, il più indiziato a lasciare è ora Bowdler, peraltro in convalescenza: l´arrivo di Koturovic esclude di fatto l´irlandese, che di ruolo è più 4 che 5, e andrà sul mercato. Congelata pure la posizione di Beard: quando sarà guarito, si valuterà se averlo in organico o meno.
Walter Fuochi
Fonte: La Repubblica