Una vittoria del gruppo, i pezzi del mosaico progettato in estate che strada facendo si vanno sistemando là dove era nei pensieri della premiata ditta Bucchi&Brunamonti, un solo inciampo lungo il cammino, rimediato subito con la determinazione di chi ha capito di avere in mano la carta giusta e vuole giocarsela sul tavolo del campionato. Il successo di Reggio Calabria regala sorrisi alla Virtus Roma, perché arrivato contro una squadra che fino ad ora aveva mantenuto illibata la sua tana, perché conquistato senza grandi sofferenze, quasi a dimostrare che ci sono ancora margini di miglioramento da esplorare. Adesso Napoli, altro giro, altra trasferta da prendere sul serio, contro la matricola che domenica si è tolta il lusso di andare a Treviso e mettere il terrore addosso ai padroni della scena. Piero Bucchi ne sa qualcosa: Napoli oggi è in serie A perché lui lo scorso anno era su quella panchina. Dopo la promozione se n’è andato per ricominciare da Roma, da una piazza in cerca di autore e di un pubblico intorpidito da anni di mediocrità. La strada imboccata sembra quella giusta: «Sì, ma guai a pensare di essere diventati un punto di riferimento del campionato - suggerisce con la soddisfazione per il successo che ancora ronza in testa - perché si stravolgrebbero le nostre caratteristiche. Noi siamo squadra che deve soffrire, lavorare in difesa, fare dell’aiuto la sua filosofia».
Domenica c’è Napoli, un tuffo al cuore per Bucchi: «Li conosco bene, sono un gruppo ricco di talento. Il fatto che abbiano impegnato la Benetton mi aiuterà in settimana a far capire ai ragazzi che non sarà una passeggiata. Per noi le cose stanno andando bene, abbiamo recuperato Tonolli dopo le prime giornate sacrificate ad un infortunio, a Reggio Calabria è stato utlissimo in difesa e decisivo in attacco. Poi il 100% di Jenkins dal campo è un segnale importante, come l’abnegazione di Myers e la voglia di Tusek di tornare ad essere utile anche in fase di realizzazione. Stiamo vivendo un buon momento, guai però a sentirsi arrivati. In fondo siamo solo all’inizio».
Valerio Vecchiarelli
Domenica c’è Napoli, un tuffo al cuore per Bucchi: «Li conosco bene, sono un gruppo ricco di talento. Il fatto che abbiano impegnato la Benetton mi aiuterà in settimana a far capire ai ragazzi che non sarà una passeggiata. Per noi le cose stanno andando bene, abbiamo recuperato Tonolli dopo le prime giornate sacrificate ad un infortunio, a Reggio Calabria è stato utlissimo in difesa e decisivo in attacco. Poi il 100% di Jenkins dal campo è un segnale importante, come l’abnegazione di Myers e la voglia di Tusek di tornare ad essere utile anche in fase di realizzazione. Stiamo vivendo un buon momento, guai però a sentirsi arrivati. In fondo siamo solo all’inizio».
Valerio Vecchiarelli