Seconda in classifica con una sola sconfitta su sei gare, la seconda migliore difesa del campionato, la più precisa ai tiri liberi e la prima nelle stoppate date. Tre elementi tecnici per fare la prima foto alla Virtus Pallacanestro Roma, che si gode il momento di grande forma e guarda solo la Benetton Treviso dal basso. Tre elementi importanti che danno un chiaro senso dell'identità di una squadra: difficile tirarle contro, difficile farle canestro, le percentuali del tiro da due e da tre che Roma concede ai suoi avversari sono fra le peggiori dell'intera Lega. E guai a mandare in lunetta per i tiri liberi i ragazzi di coach Piero Bucchi. Insomma una squadra tosta, abile nel trovare le soluzioni giuste ai problemi che le squadre avversarie ogni volta le propongono. «Come a Reggio Calabria - dice un Bucchi contento ma realista - dove Daniel Santiago è stato sistematicamente raddoppiato nella marcatura ed è stato bravo ad aprire il gioco per Tonolli e Tusek che insieme hanno fatto i punti che normalmente ci dà proprio Daniel. Bravissimo lui a non forzare, bravissimi loro a farsi trovare pronti».I numeri dicono anche altro in favore della formazione romana: i suoi giocatori sono presenti fra i primi venti in ogni classifica individuale. Myers e Jenkins in quelle dei punti e dei tiri liberi, Bonora in quella degli assist, Santiago in quella della percentuale del tiro da due, dei rimbalzi, delle stoppate, delle schiacciate e dei rimbalzi difensivi e delle palle recuperate. Il tutto per il centro portoricano di Roma si traduce nel primo posto assoluto, per ora, nella speciale classifica di valutazione. Insomma singoli che fanno squadra: quello che ogni allenatore vorrebbe. E mancano ancora due giocatori da inserire: uno straniero e un italiano nel ruolo di ala piccola. Domenica a Napoli, il sogno continua.
Eduardo Lubrano
Eduardo Lubrano
Fonte: La Repubblica