Ultimo allenamento prepartita delle Generali sul parquet del Colisée di Chalon questa mattina. Cesare Pancotto deve fare i conti con le non perfette condizioni di Terrance Roberson, uscito malconcio a una caviglia dall'incontro di domenica a Pesaro, e Daniele Cavaliero, che contro la Scavolini ha rimediato una forte contusione alla schiena in occasione dello sfondamento fischiatogli a 1'30 dalla fine del supplementare. Il giovane play biancorosso appare il meno preoccupante per questa sera, mentre per T-Ro verranno fatte le opportune valutazioni alla vigilia. Ad ogni modo, entrambi saranno della partita.
Sulla Saona la seconda di Uleb Cup
Chalon sur Saone, Borgogna, 60mila abitanti scarsi, 120km a nord di Lione e 330km a est di Parigi. Qui Trieste cercherà di cogliere il suo primo successo europeo stagionale sbancando il Colisée, il palasport da 4.000 posti tempio dell'Elan, violato già due volte nelle prime tre giornate del campionato francese. Potrebbe essere un precedente beneaugurante per le Generali: la squadra francese infatti non ha ancora vinto in casa sua, perdendo sia nella prima (76-77 vs Vichy) che nella terza giornata della Lega ProA (77-88 vs Orthez). Per il momento, Chalon è squadra da scorribande esterne, avendo vinto in campionato a Tolone (84-71) e soprattutto al Vistalegre di Madrid contro l'Estudiantes (78-76), con 33 punti di Casey Calvary, ala di 2.03 uscito dalla Gonzaga University e approdato in Borgogna dopo un'esperienza nel campionato portoghese. L'Elan ha vinto in Spagna controllando il ritmo della partita dall'inizio alla fine, con una grande attitudine difensiva che ha impedito ai madrileni di giocare in velocità sfruttando il contropiede e chiudendo le linee di passaggio al tostissimo pacchetto di lunghi (Felipe Reyes su tutti) dell'Adecco. Sarà lo stesso questa sera? Sicuramente Trieste dovrà provare a correre come sa, imponendo il proprio ritmo.
Tra i francesi potrebbe mancare questa sera Corey Crowder, la guardia trentatreenne vista dieci anni fa a Verona, che nell'ultimo match di campionato si è stirato a una coscia. Emmanuel Schmitt, il coach dell'Elan, ha dichiarato di non volerlo assolutamente rischiare. Sarebbe un'assenza pesante per i francesi, che non hanno una panchina infinita.
L'avversario delle Generali
Jackson, Crowder, Vukcevic, Calvary e Haslem, è questo lo starting five dell'Elan Chalon, quarto l'anno scorso nella Lega ProA francese e semifinalista nei playoff. Rispetto ad allora il roster è cambiato parecchio, dal momento che gli unici rimasti sono Corey Crowder (che si è stirato sabato scorso in campionato e potrebbe non esserci contro le Generali), Stanley Jacskon, Willem Laure e Laurent Pluvy. Tutti nuovi gli altri, a cominciare da Udonis Haslem, centro di 2.03 cercato da Pesaro quest'estate prima di arrivare a McGhee. Con Casey Calvary, ala bianca di 2.01 uscito da Gonzaga e visto in Giappone e Portogallo prima di approdare a Chalon, "Udominator" ha la responsabilità di portare a casa i rimbalzi, settore che a prima vista dovrebbe vedere, per stazza e centimetri, la supremazia della squadra di Pancotto con Kele, Podestà, Camata e Casoli. Contro l'Estudiantes il saldo negativo sotto le plane era stato 13 (27-40). Dragan Vukcevic è meno un fattore del fratello minore Dusan che gioca a Siena, ma come ogni talento di scuola jugoslava, può trovare la serata devastante. Luc Arthur Vebobe (ala di 2.02) è il primo cambio per i lunghi, Pluvy (play di 1.83) il primo per i piccoli. Infine Laure (ala, 2.02), nel giro della nazionale transalpina, giocatore da una quindicina di minuti a partita. Non entrano invece praticamente mai i giovani Shefolosa, Gakou e Mokongo. Nuovo anche il coach Emmanuel Schmitt.
A livello di club, va ricordato che Chalon è stata finalista di Saporta nel 2000/01, stagione e coppa in cui Trieste si fermò ai quarti con il furto subito a Ieper, in Belgio, contro l'Athlon.
Sulla Saona la seconda di Uleb Cup
Chalon sur Saone, Borgogna, 60mila abitanti scarsi, 120km a nord di Lione e 330km a est di Parigi. Qui Trieste cercherà di cogliere il suo primo successo europeo stagionale sbancando il Colisée, il palasport da 4.000 posti tempio dell'Elan, violato già due volte nelle prime tre giornate del campionato francese. Potrebbe essere un precedente beneaugurante per le Generali: la squadra francese infatti non ha ancora vinto in casa sua, perdendo sia nella prima (76-77 vs Vichy) che nella terza giornata della Lega ProA (77-88 vs Orthez). Per il momento, Chalon è squadra da scorribande esterne, avendo vinto in campionato a Tolone (84-71) e soprattutto al Vistalegre di Madrid contro l'Estudiantes (78-76), con 33 punti di Casey Calvary, ala di 2.03 uscito dalla Gonzaga University e approdato in Borgogna dopo un'esperienza nel campionato portoghese. L'Elan ha vinto in Spagna controllando il ritmo della partita dall'inizio alla fine, con una grande attitudine difensiva che ha impedito ai madrileni di giocare in velocità sfruttando il contropiede e chiudendo le linee di passaggio al tostissimo pacchetto di lunghi (Felipe Reyes su tutti) dell'Adecco. Sarà lo stesso questa sera? Sicuramente Trieste dovrà provare a correre come sa, imponendo il proprio ritmo.
Tra i francesi potrebbe mancare questa sera Corey Crowder, la guardia trentatreenne vista dieci anni fa a Verona, che nell'ultimo match di campionato si è stirato a una coscia. Emmanuel Schmitt, il coach dell'Elan, ha dichiarato di non volerlo assolutamente rischiare. Sarebbe un'assenza pesante per i francesi, che non hanno una panchina infinita.
L'avversario delle Generali
Jackson, Crowder, Vukcevic, Calvary e Haslem, è questo lo starting five dell'Elan Chalon, quarto l'anno scorso nella Lega ProA francese e semifinalista nei playoff. Rispetto ad allora il roster è cambiato parecchio, dal momento che gli unici rimasti sono Corey Crowder (che si è stirato sabato scorso in campionato e potrebbe non esserci contro le Generali), Stanley Jacskon, Willem Laure e Laurent Pluvy. Tutti nuovi gli altri, a cominciare da Udonis Haslem, centro di 2.03 cercato da Pesaro quest'estate prima di arrivare a McGhee. Con Casey Calvary, ala bianca di 2.01 uscito da Gonzaga e visto in Giappone e Portogallo prima di approdare a Chalon, "Udominator" ha la responsabilità di portare a casa i rimbalzi, settore che a prima vista dovrebbe vedere, per stazza e centimetri, la supremazia della squadra di Pancotto con Kele, Podestà, Camata e Casoli. Contro l'Estudiantes il saldo negativo sotto le plane era stato 13 (27-40). Dragan Vukcevic è meno un fattore del fratello minore Dusan che gioca a Siena, ma come ogni talento di scuola jugoslava, può trovare la serata devastante. Luc Arthur Vebobe (ala di 2.02) è il primo cambio per i lunghi, Pluvy (play di 1.83) il primo per i piccoli. Infine Laure (ala, 2.02), nel giro della nazionale transalpina, giocatore da una quindicina di minuti a partita. Non entrano invece praticamente mai i giovani Shefolosa, Gakou e Mokongo. Nuovo anche il coach Emmanuel Schmitt.
A livello di club, va ricordato che Chalon è stata finalista di Saporta nel 2000/01, stagione e coppa in cui Trieste si fermò ai quarti con il furto subito a Ieper, in Belgio, contro l'Athlon.