A parole è tutto sotto controllo, a parole Frates gode della massima fiducia, a parole sembra che alla Snaidero abbiano già individuato e circoscritto i problemi. Sarebbe però l'ora che le parole lasciassero il posto a qualche risultato.Il day after Biella non ha portato nessuno sconvolgimento in casa udinese, ed era anche prevedibile, con l'impegno di Uleb Cup di stasera alle porte. Che potrebbe certificare l'esistenza della squadra, ma anche decretare definitivamente la sorte di Fabrizio Frates (tra le tante idee, soluzione interna compresa, la più attendibile porta a Pillastrini, ex timoniere della Scavolini). Difeso comunque a spada tratta dalla società. Per ora.
«L'allenatore è l'unico che non si tocca - annuncia il ds Blasone - anzi, potremmo anche intervenire "chirurgicamente" (e non si riferiva certo ad imminenti ricoveri ospedialieri, ndr) sulla squadra. Che ha subito una grande occasione per riscattarsi. Biella ci ha insegnato che, con il cuore, la voglia e la mentalità operaia si fanno i miracoli. E se ci mettiamo anche un po' del nostro talento, possiamo farcela. Certo, spiace davvero essere in questa situazione ma, se la gente ha il diritto di contestare in ambito civile, non dimentichi che, se la proprietà dovesse stancarsi, correremmo il rischio di ritrovarci in breve come Verona...».
- E Frates?
«Oggi (ieri mattina, ndr) ci siamo visti a Majano: non ho ricevuto alcun ultimatum e nessuno mi ha messo alla porta - racconta il coach in bilico - comunque sia chiaro che mi ritengo il primo responsabile dell'andazzo. Quella di domenica è stata un'autentica doccia fredda: dopo Siena e la Spagna sembrava tutto pronto per una vittoria. E invece abbiamo disputato una partita orrenda».
- State riflettendo pure sulle scelte di mercato ?
«Beh anche questo è necessario. Se i risultati non arrivano, ci sono tanti motivi, legati anche al comportamento di determinati giocatori».
- Parliamo di Uleb Cup?
«Il Gravelines è un'ottima squadra, fa molta zona, annovera parecchi elementi di colore, ha centimetri e compattezza. I problemi principali possono arrivare dal perimetro, con Lear, Strong e Windless, ma anche chi esce dalla panchina è all'altezza. Mi riferisco a Perica, cambio dell'ala forte, al lungo veterano Miller e Georget, un tre parecchio incisivo».
FUORI GIOCO.Agostino Li Vecchi è out: l'ala di Acri si è infatti nuovamente infortunato alla caviglia destra e dovrà rimanere a riposo per tre giorni. Giovedi lo staff medico deciderà se sarà il caso di tentare il recupero in vista della trasferta di Milano.
SCELTA.Con il rientro di Vujacic, Frates dovrà destinare il solito extracomunitario alla tribuna. la scelta è fra Alexander e Thompson?
Roberto Zanitti
«L'allenatore è l'unico che non si tocca - annuncia il ds Blasone - anzi, potremmo anche intervenire "chirurgicamente" (e non si riferiva certo ad imminenti ricoveri ospedialieri, ndr) sulla squadra. Che ha subito una grande occasione per riscattarsi. Biella ci ha insegnato che, con il cuore, la voglia e la mentalità operaia si fanno i miracoli. E se ci mettiamo anche un po' del nostro talento, possiamo farcela. Certo, spiace davvero essere in questa situazione ma, se la gente ha il diritto di contestare in ambito civile, non dimentichi che, se la proprietà dovesse stancarsi, correremmo il rischio di ritrovarci in breve come Verona...».
- E Frates?
«Oggi (ieri mattina, ndr) ci siamo visti a Majano: non ho ricevuto alcun ultimatum e nessuno mi ha messo alla porta - racconta il coach in bilico - comunque sia chiaro che mi ritengo il primo responsabile dell'andazzo. Quella di domenica è stata un'autentica doccia fredda: dopo Siena e la Spagna sembrava tutto pronto per una vittoria. E invece abbiamo disputato una partita orrenda».
- State riflettendo pure sulle scelte di mercato ?
«Beh anche questo è necessario. Se i risultati non arrivano, ci sono tanti motivi, legati anche al comportamento di determinati giocatori».
- Parliamo di Uleb Cup?
«Il Gravelines è un'ottima squadra, fa molta zona, annovera parecchi elementi di colore, ha centimetri e compattezza. I problemi principali possono arrivare dal perimetro, con Lear, Strong e Windless, ma anche chi esce dalla panchina è all'altezza. Mi riferisco a Perica, cambio dell'ala forte, al lungo veterano Miller e Georget, un tre parecchio incisivo».
FUORI GIOCO.Agostino Li Vecchi è out: l'ala di Acri si è infatti nuovamente infortunato alla caviglia destra e dovrà rimanere a riposo per tre giorni. Giovedi lo staff medico deciderà se sarà il caso di tentare il recupero in vista della trasferta di Milano.
SCELTA.Con il rientro di Vujacic, Frates dovrà destinare il solito extracomunitario alla tribuna. la scelta è fra Alexander e Thompson?
Roberto Zanitti
Fonte: Il Gazzettino