E' uscita con le ossa rotte la Pippo Milano dal trittico di partite (Bologna, Treviso, Cantù) che l'hanno vista impegnata in questa ultima fase di campionato: tre sconfitte in fila che hanno fatto ritornare l'Olimpia al centro della classifica dopo l'ottima partenza lampo. Di positivo c'è che la squadra milanese, nonostante gli insuccessi, si è dimostrata senza difficoltà al pari delle grandi.
L'ultima gara con Cantù ha messo, però, in evidenza dei problemi tecnici, sopratutto difensivi. La persistenza della zona schierata da Caja, soprattutto negli ultimi minuti, non è riuscita a dare la giusta aggressività che serviva per portare a casa l'incontro. A giustificazione del coach milanese, la pesante situazione falli dei suoi giocatori, ma forse c'era la possibilità di schierare maggiormente la difesa a uomo. Scelta, invece, da criticare quella di lasciare libero fuori dall'arco dei tre punti l'ala canturina Shaun Stonerook ogni qual volta riceveva il pallone. L'eclettico statunitense ha risposto con quattro bombe messe a segno, alcune delle quali decisive. «Mi prendo la responsabilità della scelta - ha dichiarato coach Caja - ma su qualcuno dovevamo allentare la pressione per chiudere l'area», ma forse continuare a «battezzarlo» dopo le prime due bombe del primo tempo è stato un rischio eccessivo.
Altra scelta opinabile quella di lasciare il leader Hugo Sconochini in campo, con quattro falli, fin dall'inizio del quarto tempo, vedendolo uscire per falli solo al 34'. Con il «Guacho» fino alla fine, forse, il compito per Milano sarebbe stato più semplice. Anche in questo caso, però, per il coach milanese c'è una parziale scusante: la situazione falli era molto difficile e la rotazione degli esterni troppo corta. Per questo motivo proprio da ieri sera è giunto alla corte della Pippo il macedone Petar Naumoski, guardia di 34 anni, che quest'oggi sarà presentato alla stampa.
«Naumoski non è il salvatore della patria, sia chiaro - dichiara Caja - ci darà una mano, entrerà nelle rotazioni e questo consentirà un rendimento migliore da parte di tutti». Soddisfatto del suo arrivo anche il gm Gino Natali: «Petar è un giocatore che ci potrà essere utile fin da subito, conosce il nostro basket molto bene, è una garanzia». E se si obietta che così l'età media supera i 30 anni, Natali risponde: «Ormai non si può più programmare, i contratti valgono molto poco, bisogna essere competitivi fin da subito». Naumoski, siamo sicuri, potrà essere l'addizione che consentirà alla Pippo Milano di fare il salto di qualità, il tutto sarà subordinato all'impatto che avrà sulla squadra: se sarà quello che ha avuto l'anno scorso a Siena, dove ha vinto la Saporta Cup, a Milano ci sarà da divertirsi.
Sandro Pugliese
L'ultima gara con Cantù ha messo, però, in evidenza dei problemi tecnici, sopratutto difensivi. La persistenza della zona schierata da Caja, soprattutto negli ultimi minuti, non è riuscita a dare la giusta aggressività che serviva per portare a casa l'incontro. A giustificazione del coach milanese, la pesante situazione falli dei suoi giocatori, ma forse c'era la possibilità di schierare maggiormente la difesa a uomo. Scelta, invece, da criticare quella di lasciare libero fuori dall'arco dei tre punti l'ala canturina Shaun Stonerook ogni qual volta riceveva il pallone. L'eclettico statunitense ha risposto con quattro bombe messe a segno, alcune delle quali decisive. «Mi prendo la responsabilità della scelta - ha dichiarato coach Caja - ma su qualcuno dovevamo allentare la pressione per chiudere l'area», ma forse continuare a «battezzarlo» dopo le prime due bombe del primo tempo è stato un rischio eccessivo.
Altra scelta opinabile quella di lasciare il leader Hugo Sconochini in campo, con quattro falli, fin dall'inizio del quarto tempo, vedendolo uscire per falli solo al 34'. Con il «Guacho» fino alla fine, forse, il compito per Milano sarebbe stato più semplice. Anche in questo caso, però, per il coach milanese c'è una parziale scusante: la situazione falli era molto difficile e la rotazione degli esterni troppo corta. Per questo motivo proprio da ieri sera è giunto alla corte della Pippo il macedone Petar Naumoski, guardia di 34 anni, che quest'oggi sarà presentato alla stampa.
«Naumoski non è il salvatore della patria, sia chiaro - dichiara Caja - ci darà una mano, entrerà nelle rotazioni e questo consentirà un rendimento migliore da parte di tutti». Soddisfatto del suo arrivo anche il gm Gino Natali: «Petar è un giocatore che ci potrà essere utile fin da subito, conosce il nostro basket molto bene, è una garanzia». E se si obietta che così l'età media supera i 30 anni, Natali risponde: «Ormai non si può più programmare, i contratti valgono molto poco, bisogna essere competitivi fin da subito». Naumoski, siamo sicuri, potrà essere l'addizione che consentirà alla Pippo Milano di fare il salto di qualità, il tutto sarà subordinato all'impatto che avrà sulla squadra: se sarà quello che ha avuto l'anno scorso a Siena, dove ha vinto la Saporta Cup, a Milano ci sarà da divertirsi.
Sandro Pugliese