La Snaidero rompe il ghiaccio e ottiene la prima vittoria stagionale nella seconda d’andata del girone A dell’Uleb cup. È meglio, però, che gli arancione non tirino fuori lo champagne dal secchiello. I francesi del Gravelines, infatti, più che galletti sono parsi polletti: non proprio pronti a farsi infilzare, ma di sicuro teneri da azzannare.
Basta e avanza un brut nostrano per brindare a un successo scacciacrisi che, comunque, fa bene a tutto l’ambiente. C’è da sperare che il classico brodino serva proprio a questo: a sbloccare un clan caduto in depressione, come si è anche sentito dire dopo la sconfitta con Roma al Carnera.
Domenica a Milano in casa della Pippo, con cui il deputato macedone Naumoski ha trovato un accordo per giocare fin dalla prossima gara, sarà tutt’altra musica. E in campionato Udine è ancora al palo, con un filotto di 6 sconfitte iniziali.
Nella nostra serie A non regna sovrano l’equilibrio che c’è nel gruppo di Uleb cup della Snaidero dove, per ora, detta legge il fattore campo con tutte le squadre a 2 punti dopo altrettante giornate. Anche per questo è importante il successo arancione di ieri, dopo che era sfumato soltanto al supplementare il blitz a Fuenlabrada.
È maturato, però, contro una squadra, almeno a Udine, parsa neanche lontana parente della Lauretana Biella vista passare domenica scorsa al Carnera. Di Bella, con Carraretto cambio, è play da fare invidia agli sciammanati Rowe e Bouziane visti ieri sera. Di un tiratore, anche esagerato come Jamel Thomas, neanche l’ombra se si eccettua il ventenne Szaszczak che ha messo 2 triple su 3 nelle battute finali, compresa quella sulla sirena, altrimenti Gravelines faceva 1 su 10. Quanto ai lunghi ha fatto la figura migliore il 38enne Credic Miller, il che vuol dire che di atletismo e di gioco di corsa se n’è visto ben poco.
Proprio in questa minore intensità rispetto al campionato italiano la Snaidero ha trovato terreno fertile per vincere e rinconciliarsi, almeno in coppa, con il suo pubblico. Pur rinunciando a Stern, e perdendo il confronto a rimbalzo per 21-36, ha portato a casa il primo successo stagionale grazie agli altri due americani Alexander (19) e Thompson (11) autori di 30 dei 39 punti con cui gli arancione sono andati al riposo, in vantaggio di 3 su Gravelines ferma a 36.
Nella ripresa, lo scarto per Udine si è dilatato in particolare grazie al terzo quarto vinto di dieci: 22-12. La squadra, che ha retto anche al pressing tutto campo dei francesi, si è appoggiata ancora su Alexander, ha ritrovato Mian (10 punti) stimolato da Recalcati e ha avuto buone cose dai giovani Zacchetti e Vujacic, oltre a due bombe spacca gara del titubante Mulaomerovic.
Valerio Morelli
Basta e avanza un brut nostrano per brindare a un successo scacciacrisi che, comunque, fa bene a tutto l’ambiente. C’è da sperare che il classico brodino serva proprio a questo: a sbloccare un clan caduto in depressione, come si è anche sentito dire dopo la sconfitta con Roma al Carnera.
Domenica a Milano in casa della Pippo, con cui il deputato macedone Naumoski ha trovato un accordo per giocare fin dalla prossima gara, sarà tutt’altra musica. E in campionato Udine è ancora al palo, con un filotto di 6 sconfitte iniziali.
Nella nostra serie A non regna sovrano l’equilibrio che c’è nel gruppo di Uleb cup della Snaidero dove, per ora, detta legge il fattore campo con tutte le squadre a 2 punti dopo altrettante giornate. Anche per questo è importante il successo arancione di ieri, dopo che era sfumato soltanto al supplementare il blitz a Fuenlabrada.
È maturato, però, contro una squadra, almeno a Udine, parsa neanche lontana parente della Lauretana Biella vista passare domenica scorsa al Carnera. Di Bella, con Carraretto cambio, è play da fare invidia agli sciammanati Rowe e Bouziane visti ieri sera. Di un tiratore, anche esagerato come Jamel Thomas, neanche l’ombra se si eccettua il ventenne Szaszczak che ha messo 2 triple su 3 nelle battute finali, compresa quella sulla sirena, altrimenti Gravelines faceva 1 su 10. Quanto ai lunghi ha fatto la figura migliore il 38enne Credic Miller, il che vuol dire che di atletismo e di gioco di corsa se n’è visto ben poco.
Proprio in questa minore intensità rispetto al campionato italiano la Snaidero ha trovato terreno fertile per vincere e rinconciliarsi, almeno in coppa, con il suo pubblico. Pur rinunciando a Stern, e perdendo il confronto a rimbalzo per 21-36, ha portato a casa il primo successo stagionale grazie agli altri due americani Alexander (19) e Thompson (11) autori di 30 dei 39 punti con cui gli arancione sono andati al riposo, in vantaggio di 3 su Gravelines ferma a 36.
Nella ripresa, lo scarto per Udine si è dilatato in particolare grazie al terzo quarto vinto di dieci: 22-12. La squadra, che ha retto anche al pressing tutto campo dei francesi, si è appoggiata ancora su Alexander, ha ritrovato Mian (10 punti) stimolato da Recalcati e ha avuto buone cose dai giovani Zacchetti e Vujacic, oltre a due bombe spacca gara del titubante Mulaomerovic.
Valerio Morelli