CHALON SUR SAONE. Vincere con la banda, come si dice. E così è stato, ieri sera, nel simpaticissimo palazzetto francese di Chalon dove un’ottima banda di «mariachi» ha accompagnato prima le gesta dei loro beniamini ma poi, sportivamente, anche il più bel successo della Pallacanestro Trieste (per l’occasione sponsorizzata Generali) di quest’anno cestistico.
La partita inizia con due punti a favore dei padroni di casa sul primo pallone, e finisce con un contropiede del folletto Sy che chiude il punteggio sul risultato finale di 70-88: cifre che parlano da sole.
La vigilia prometteva invero poco di buono: reduce dalla rocambolesca sconfitta in campionato, Trieste arrivava in Francia con Robertson fuoriuso per una caviglia gonfia, Camata ancora febbricitante (e incurabile per paura dell’antidoping) e Cavaliero sofferente per una legnata alla schiena rimediata a Pesaro.
Ma i francesi non avevano fatto i conti con un certo Erdmann, ieri sera in serata di grazia, con un Sy che per amor di rivincita a casa sua ha giocato veramente «sì» e col solito Maric, grande garanzia per tutta la squadra. Ma anche Podestà, Kelecevic, Cavaliero e perfino «Big John» Camata hanno fatto egregiamente il loro: pochi falli, molta difesa, gran contropiedi sui rimbalzi vinti sottocanestro. E soprattutto una micidiale selva di tiri da tre, con percentuali stupefacenti.
Partita dunque a senso unico; e lo dimostrano i parziali: +5 per Generali dopo 10 minuti, che diventavano +7 alla fine del primo tempo. Il terzo parziale si chiude a +10 per i «Pancotto-boy», per finire con un totale di 18 punti di vantaggio finale.
La cronaca. Come dicevamo, Jackson ruba palla e i «locaux» passano in testa. Squadre contratte, errori a ripetizione da parte di entrambe, ma a metà tempo Erdmann pensa che sia il caso di guadagnarsi il foie gras che lo aspetta in ristorante e con un micidiale contropiede porta Generali in vantaggio di un punto: non lo lasceranno più, comincia l’allungo dei «visiteurs».
Si riparte dopo la piccola pausa e Generali, perdendo una serie di rimbalzi offensivi, riesce a farsi raggiungere. Crisi in arrivo? Macché: il taccuino annota una deliziosa serie di bombe da tre: prima Sy, scatenato, poi il solito buon vecchio Nate, poi ancora Casoli e infine Cavaliero, subentrato a Maric. Una mazzata da accoppare un toro.
Resta poco da dire, se non annotare ancora un filotto di bombe nell’ultimo quarto che spegne definitivamente ogni velleità dei padroni di casa, dati per gran favoriti alla vigilia dopo la prima vittoria in Coppa Uleb contro i madrileni. Grande prova tecnica, più che di carattere, per gli alabardati che nei rimbalzi difensivi, nei contropiede ma soprattutto nelle bombe da tre (forse aiutati da una difesa poco aggressiva dei padroni di casa) hanno trovato le armi vincenti.
Livio Missio
La partita inizia con due punti a favore dei padroni di casa sul primo pallone, e finisce con un contropiede del folletto Sy che chiude il punteggio sul risultato finale di 70-88: cifre che parlano da sole.
La vigilia prometteva invero poco di buono: reduce dalla rocambolesca sconfitta in campionato, Trieste arrivava in Francia con Robertson fuoriuso per una caviglia gonfia, Camata ancora febbricitante (e incurabile per paura dell’antidoping) e Cavaliero sofferente per una legnata alla schiena rimediata a Pesaro.
Ma i francesi non avevano fatto i conti con un certo Erdmann, ieri sera in serata di grazia, con un Sy che per amor di rivincita a casa sua ha giocato veramente «sì» e col solito Maric, grande garanzia per tutta la squadra. Ma anche Podestà, Kelecevic, Cavaliero e perfino «Big John» Camata hanno fatto egregiamente il loro: pochi falli, molta difesa, gran contropiedi sui rimbalzi vinti sottocanestro. E soprattutto una micidiale selva di tiri da tre, con percentuali stupefacenti.
Partita dunque a senso unico; e lo dimostrano i parziali: +5 per Generali dopo 10 minuti, che diventavano +7 alla fine del primo tempo. Il terzo parziale si chiude a +10 per i «Pancotto-boy», per finire con un totale di 18 punti di vantaggio finale.
La cronaca. Come dicevamo, Jackson ruba palla e i «locaux» passano in testa. Squadre contratte, errori a ripetizione da parte di entrambe, ma a metà tempo Erdmann pensa che sia il caso di guadagnarsi il foie gras che lo aspetta in ristorante e con un micidiale contropiede porta Generali in vantaggio di un punto: non lo lasceranno più, comincia l’allungo dei «visiteurs».
Si riparte dopo la piccola pausa e Generali, perdendo una serie di rimbalzi offensivi, riesce a farsi raggiungere. Crisi in arrivo? Macché: il taccuino annota una deliziosa serie di bombe da tre: prima Sy, scatenato, poi il solito buon vecchio Nate, poi ancora Casoli e infine Cavaliero, subentrato a Maric. Una mazzata da accoppare un toro.
Resta poco da dire, se non annotare ancora un filotto di bombe nell’ultimo quarto che spegne definitivamente ogni velleità dei padroni di casa, dati per gran favoriti alla vigilia dopo la prima vittoria in Coppa Uleb contro i madrileni. Grande prova tecnica, più che di carattere, per gli alabardati che nei rimbalzi difensivi, nei contropiede ma soprattutto nelle bombe da tre (forse aiutati da una difesa poco aggressiva dei padroni di casa) hanno trovato le armi vincenti.
Livio Missio