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Lo Zeleznik espugna Roseto

82-72 per gli slavi. Ottima prova dei lunghi Nikolic e Askrabic

ROSETO - L'Euro Roseto perde al suo esordio casalingo nella Uleb Cup per mano di un concreto Zeleznik Belgrado, squadra capace di lasciare il suo segno (la zeta, appunto) su una partita che ha visto i padroni di casa praticamente sempre alla rincorsa degli imprendibili slavi, che hanno messo in mostra soprattutto il talento dei due lunghi Nikolic e Askrabic. Ma, se possibile, più della sconfitta ha colpito la mancanza di pubblico: mille spettatori per uno storico esordio europeo sono davvero pochi. Roseto, alla ricerca del bis dopo la bella prova offerta in campionato contro Varese, alla palla contesa iniziale schiera Rannikko, Moltedo, Milic, Fajardo e Davis. Lo Zeleznik risponde mandando in campo Zoroski, Petrovic, Freeman, Askrabic e Nikolic. I padroni di casa mettono subito testa avanti sul 5-2, ma è un fuoco di paglia. Gli jugoslavi cominciano a tessere la loro tela fatta di difesa dura e giocate appoggiate sui lunghi. Nel primo quarto è strabiliante Askrabic, che va a segno, con il 100% dal campo, totalizzando 13 punti e irridendo i pari ruolo rosetani. Al 5° minuto, lo Zeleznik comanda per 14-9, mentre al primo riposo il tabellone dice 19-26. L'Euro ha due triple da Moltedo e Radosevic e qualche rimbalzo offensivo da Davis, ma la squadra è disordinata e gioca male. Gli slavi pressano fin dalla metà campo l'Euro, escludendo dal gioco Rannikko e dando non pochi grattacapi ai rosetani nella lettura delle situazioni offensive. La musica non cambia nel secondo quarto, in cui Roseto ha soltanto una fiammata da Fajardo, mentre Belgrado continua a far male coi lunghi e, dopo Askrabic, manda in cattedra Nikolic. Gli ospiti comandano al 15° per 25-33 e vanno a bere il tè del riposo sul 33-41. Dagli spogliatoi esce una Roseto ancora anestetizzata dal basket sostanzioso giocato dagli slavi e il solo Moltedo prova a svegliare la squadra dal torpore. L'uruguaiano segna 8 punti nel terzo quarto, ma Roseto non dà mai l'impressione di poter riaprire davvero l'incontro, anche perché dall'altra parte Nikolic continua a imperversare. L'unica fiammata d'orgoglio Roseto ce l'ha a 2 minuti dalla fine, grazie a una serie di falli fischiati agli ospiti e al risveglio di Milic, che infila 12 punti negli ultimi 10 minuti. L'Euro sfiora gli avversari, ma poi ricade sul 72-82 finale.
Luca Maggitti

EURO ROSETO 72: Pieri, Callahan, Maresca n.e., Ruggiero, Rannikko 13, Fajardo 13, Milic 15, Sartori 1, Radosevic 5, Moltedo 16, Davis 8, Ottocento n.e. - Coach: Phil Melillo.
ZELEZNIK BELGRADO 82: Popovic 4, Petrovic 8, Zoroski 9, Freeman 6, Bratic 10, Ilic n.e., Plisnic 6, Popovic n.e., Nikolic 22, Alexeev, Askrabic 17, Markovic - Coach: Aco Petrovic.
Parziali: 1° 19-26; 2° 33-41; 3° 45-60; 4° 72-82.
Arbitri: Martinez, Nikolaos, Reatto
Spettatori: 1.000. Incasso: 7.000 Euro.
Usciti per 5 falli: Callahan, Milic, Moltedo, Davis del Roseto - Plisnic del Belgrado.
Tiri da due punti: Roseto 45% - Belgrado 67%.
Tiri da 3 punti: Roseto 31% - Belgrado 36%.
Tiri liberi: Roseto 66% - Belgrado 79%.
Rimbalzi: Roseto 33 (15+18) - Belgrado 29 (22+7).
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