ANCHE l´Aek, pur con qualche sbandata finale, è stato sistemato. La Skipper non è stata spumeggiante come contro Siena, però l´ha sfangata. Superiore quel tanto che è bastato e non poteva essere diversamente senza Basile e Scepanovic, due soggetti che un certo impatto tecnico e di esperienza sono in grado di darlo. Magari avrebbe potuto atterrare più morbidamente. Atene ha rimontato bene nell´ultimo periodo, non dando l´impressione di poter sfondare, ma comunque a 22´´ Zisis ha messo la bomba del 78-75. A un tiro di distanza, sull´altro fronte ci ha pensato poi Barton dalla lunetta a smorzare ogni patema. E´ stato povero l´ultimo quarto biancoblù con solo tre canestri (Fultz, Galanda e Barton), ma va anche detto che l´allungo (62-44 al 28´) è stato completato da un quintetto che aveva Fultz, Mancinelli e Van Den Spiegel, che per adesso non sono la trinità dei canestri. Complessivamente superiore, Bologna non è mai riuscita però a mettere a tacere Kakiouzis e Chatzis, che hanno fatto valere la loro esperienza. Camminando sempre, anche nei minuti conclusivi, lucrando sulle pause di una squadra che negli ultimi dieci giorni oltre a una quantità di gioco deve aver bruciato anche un bel po´ di adrenalina.
La Skipper è stata più vitaminica, provando subito a sfondare con ben 8 tiri tentati nei primi due minuti (contro i due di Atene) che però hanno partorito però solo un 6-3. Questione di tempo e di mani buone: Galanda ha avuto subito i polpastrelli benedetti, infilando 10 punti in 4´ per il 20-12 al 7´, che ha messo in difficoltà i gialloneri, volenterosi, ma un po´ spuntati. Il parziale era già in atto da qualche minuto e si è dilatato fino al 27-14 firmato da una tripla angolare di Fultz. Quasi doppiaggio, una progressione potente (14-2), che paradossalmente ha però dopo ingigantito il peso delle assenze. Dopo la cavalcata tirare il fiato è diventato inevitabile, con Boniciolli che dalla panchina non ha trovato jolly offensivi. Così i greci, volenterosi, ma non baciati dal talento, hanno provato a fare qualcosa (34-29 al 26´), favoriti dal blocco totale dell´attacco biancoblù, che nel secondo quarto è rimasto impantanato nelle palle perse e povero di idee e geometrie. Per fortuna che Jack ha messo 5 punti nel 6´ iniziali del periodo, tampone provvidenziale. Skelin e Betts hanno quasi sempre fatto a capocciate, annullandosi in attacco, però Mate è quasi sempre arrivato per primo sui palloni. Alla magra raccolta ha aggiunto un tap-in provvidenziale Kovacic, che ha ridato un po´ di morale per chiudere benino a metà gara di fronte a un´avversaria che comunque costretta a sforzi immani (per l´applicazione altrui, ma anche per il poco potenziale proprio) per trovare il canestro.
In seguito lo spartito non avrebbe subito grandi variazioni a parte un «andante» greco finale. Comunque, niente di travolgente.
Francesco Forni
SKIPPER-AEK 82-76
Skipper: Pozzecco 13, Delfino 12, Barton 18, Galanda 17, Skelin 2, Fultz 8, Kovacic 10, Mancinelli, Van Den Spiegel 2. Ne Sorrentino.
Aek: Blankey 2, Chatzis 13, Kakiouzis 20, Antic 7, Betts 2, Zisis 11, Kikilias 8, Tapoutos 11, Tsiaras 4, Rillie, Bourousis 4, Paschalis.
Arbitri: Rems (Slo), Arteaga (Spa), La Maza (Spa).
Note: tiri liberi: Bo 23/28, At 15/20. Da due Bo 19/44, At 23/43. Da tre Bo 7/19, At 5/18. Rimbalzi Bo 44, At 30. Parziali: 5´ 13-10, 10´ 29-16, 15´ 31-23, 20´ 40-32, 25´ 49-42, 30´ 63-49, 35´ 73-63, 40´ 82-76. Massimo vantaggio Fortitudo: +18 (62-44) al 28´. Massimo svantaggio: - 1 (2-3) al 1´.
La Skipper è stata più vitaminica, provando subito a sfondare con ben 8 tiri tentati nei primi due minuti (contro i due di Atene) che però hanno partorito però solo un 6-3. Questione di tempo e di mani buone: Galanda ha avuto subito i polpastrelli benedetti, infilando 10 punti in 4´ per il 20-12 al 7´, che ha messo in difficoltà i gialloneri, volenterosi, ma un po´ spuntati. Il parziale era già in atto da qualche minuto e si è dilatato fino al 27-14 firmato da una tripla angolare di Fultz. Quasi doppiaggio, una progressione potente (14-2), che paradossalmente ha però dopo ingigantito il peso delle assenze. Dopo la cavalcata tirare il fiato è diventato inevitabile, con Boniciolli che dalla panchina non ha trovato jolly offensivi. Così i greci, volenterosi, ma non baciati dal talento, hanno provato a fare qualcosa (34-29 al 26´), favoriti dal blocco totale dell´attacco biancoblù, che nel secondo quarto è rimasto impantanato nelle palle perse e povero di idee e geometrie. Per fortuna che Jack ha messo 5 punti nel 6´ iniziali del periodo, tampone provvidenziale. Skelin e Betts hanno quasi sempre fatto a capocciate, annullandosi in attacco, però Mate è quasi sempre arrivato per primo sui palloni. Alla magra raccolta ha aggiunto un tap-in provvidenziale Kovacic, che ha ridato un po´ di morale per chiudere benino a metà gara di fronte a un´avversaria che comunque costretta a sforzi immani (per l´applicazione altrui, ma anche per il poco potenziale proprio) per trovare il canestro.
In seguito lo spartito non avrebbe subito grandi variazioni a parte un «andante» greco finale. Comunque, niente di travolgente.
Francesco Forni
SKIPPER-AEK 82-76
Skipper: Pozzecco 13, Delfino 12, Barton 18, Galanda 17, Skelin 2, Fultz 8, Kovacic 10, Mancinelli, Van Den Spiegel 2. Ne Sorrentino.
Aek: Blankey 2, Chatzis 13, Kakiouzis 20, Antic 7, Betts 2, Zisis 11, Kikilias 8, Tapoutos 11, Tsiaras 4, Rillie, Bourousis 4, Paschalis.
Arbitri: Rems (Slo), Arteaga (Spa), La Maza (Spa).
Note: tiri liberi: Bo 23/28, At 15/20. Da due Bo 19/44, At 23/43. Da tre Bo 7/19, At 5/18. Rimbalzi Bo 44, At 30. Parziali: 5´ 13-10, 10´ 29-16, 15´ 31-23, 20´ 40-32, 25´ 49-42, 30´ 63-49, 35´ 73-63, 40´ 82-76. Massimo vantaggio Fortitudo: +18 (62-44) al 28´. Massimo svantaggio: - 1 (2-3) al 1´.
Fonte: La Repubblica