REGGIO CALABRIA – A ranghi finalmente completi. A coach Lino Lardo non deve essere sembrato vero poter allenare nuovamente tutti i suoi uomini. Eubanks è sembrato un po' arrugginito dall'inattività della lunga sosta, ma il leader silenzioso di questa Viola avrà ancora qualche giorno di tempo per tornare a oliare i vecchi automatismi. «Ma già così – dice il g.m. Giuse Barrile – J.J. è un uomo capace di trasformare in oro ogni pallone che tocca». Dunque la Viola è già proiettata con la mente al prossimo (duro) impegno di campionato nella tana di un'ottima squadra come Trieste che può contare anche sul valore aggiunto di Ismaila Sy, il francesino ricco di talento e di personalità che si “scontrò” troppo presto con il vulcanico coach Zorzi per lasciare una traccia indelebile sulle rive dello Stretto. Tuttavia ha avuto il tempo sufficiente per fare intravedere i bagliori intensi della sua classe. E Trieste oltre ad andare bene in campionato sta ottenendo buoni risultati anche in Europa. Cesare Pancotto, tecnico triestino, è infatti felicissimo per il primo successo europeo stagionale, perchè ha avuto sul campo tutte le risposte che cercava, sul piano tattico, ma soprattutto sul piano morale: «Senza Roberson e con Cavaliero acciaccato: potevamo piangerci addosso, non l'abbiamo fatto nemmeno per un minuto. Voglio sottolineare il coraggio di Daniele, che si è speso come tutti. Abbiamo reagito alle possibili avversità e alle scorie del post-Pesaro nel modo migliore, con grinta e tanta voglia di lottare su ogni pallone. Sono state queste le basi che ci hanno permesso di fare una grande difesa per tutto l'incontro e di mantenere la necessaria disciplina in attacco, sprecando il meno possibile». Intanto, ritorno faticoso ma sereno per la squadra da Chalon. «Siamo cotti», ha commentato scherzosamente Cesare Pancotto, che ha dato appuntamento alla squadra per oggi pomeriggio (17.45) al PalaTrieste per la ripresa degli allenamenti. E la Viola è già diventata un pensiero fisso anche per il coach triestino. Ma prima di scendere in campo c'è tempo per la politica. Anche lunedì a Bologna c'è stata polemica tra le grandi e le piccole società. Il g.m. della Viola che ha avuto grandissimi complimenti per la manifestazione di presentazione che ha organizzato e la cui eco si è diffusa per tutta l'Italia, è stato tra i più attivi a battersi per ottenere l'inserimento del salary-cap. Un provvedimento che sempre di più ritengono sia una vero toccasana per i bilanci di tutte le società. E un provvedimento molto più in linea con le esigenze del basket rispetto al minimo salariale attualmente in vigore. Da queste modifiche strutturali passerà il futuro del basket tricolore.
Piero Gaeta
Piero Gaeta