DUE Virtus in una, prima e dopo il thè. O forse, ancora nessuna Virtus, nel senso di squadra che, rifatta in sette giorni, non può ancora esser tale. Però vince, anzi travolge, e tranne un lungo sopore a ripresa avanzata, domina. Derrick Dial si presenta con 27 punti (più 7 rimbalzi, più 3 assist), che è sempre un bel biglietto, prima di vedere, quando conoscerà amici e nemci, se la regia è pane suo. Scarone ne fa 8 e buoni giochi, prima di cedere ai falli e, a sua volta, a meccanismi ignoti. Poi, c´è ancora tanta roba di Bell, e le consuete àncore di Rigaudeau e Frosini, soprattutto quando il mare s´ingrossa. Tanjevic sottoscrive, alla fine: «Siamo stati bravi quando il clima s´è scaldato e sono contento di tutti: i nuovi, un Bell super, i lunghi bravi a rimbalzo, anche se a loro mancava Krstic, il migliore». E´ andata, anche se un Partizan modesto, e scuoiato dalla sua gente, è risalito da –26 a –8. Diciamo allora che è stato un merito non spaventarsi.
Due partite in una, s´è detto. La prima: poverissima da una parte, sontuosa dall´altra, tanto che è difficile far pesi netti e tare. Subito, infatti, solo i fischi impietosi dei belgradesi smuovono la polvere della gloria depositata sul vecchio Pionir. Ma non è colpa della Virtus se il Partizan del caro vecchio Sashone è una fotocopia indecente delle lontane edizioni. La Virtus fa però il suo test come si deve, convince per facilità di gioco e soprattutto convince coi nuovi: l´opposizione è quel che è, ma Dial che fa centro da vicino e da lontano, e mostra di divertirsi pure, manda un bel segnale, così come Scarone che, appena entrato, danza sul piede giusto.
Non c´è partita perché non c´è avversaria, ma la Virtus che la spazza via e gira a metà corsa con 18 centri su 26 tiri ha ispirazioni ottime, sia davanti che dietro. Di là sono poco o nulla: l´animoso Vujanic, già visto ai Mondiali di Indianapolis come vice-Jaric, ne ha 16 dei 29 totali dei suoi a a metà, e 36 alla fine, in 38´, con 10/21, 14/15 liberi, 15 falli subìti. Nessuno lo tiene, ma è bravo pure lui a trovare sempre il varco fra i lavori in corso. Tanjevic usa con larghezza l´arsenale, lascia tanto in regia Dial, non mette solo Sekularac che soffre di qualche fastidio.
Ripresa e cambio di scena. Una Virtus senza testa né coda segna il primo punto dopo 4´30´´ (Rigaudeau) e il primo cesto dopo 5´30´´ (Bell), mentre Vujanic continua la sua recita e gli altri, adesso, almeno si sbattono. Così il pubblico li riadotta e fa un baccano d´inferno. In un caos che è tutto fuorchè basket il Partizan estrae un 14-3 che lo rimette a –13. Rigaudeau, prima da tre, poi con un lancio lungo per Frosini, mette il dito nella diga. 20-10 il terzo quarto, e i serbi insistono: sono a –8 a 6´30´´, con la Virtus che non gioca più, e ci sarebbe da tremare, se Bell non infilasse da tre e poco dopo, sul +9, Frosini non imbucasse di rapina una palla vagante. Finita qui. Domenica la Benetton. Messina, of course. Ma non Edney, bronchitoso.
Walter Fuochi
PARTIZAN-VIRTUS 73-86
Partizan: O´Connor 6, Vujanic 36, Kecman 11, Sekulic 2, Ostojic 11, Canak 7, Perovic, Savovic.
Virtus: Rigaudeau 6, Bell 21, Brkic 3, Avleev 4, Frosini 9, Koturovic 8, Scarone 8, Dial 27, Attruia. N.e. Sekularac, Miralles.
Arbitri: Pitsilkas, Ziemblicki, Laigniotis.
Note: liberi: Pz 20/34, Bo 24/33. Da due: Pz 22/45, Bo 19/39. Da tre: Pz 3/12, Bo 8/15. Rimbalzi: Pz 28, Bo 28.
Parziali: 5´ 8-13, 10´ 15-29, 15´ 21-42, 20´ 29-53, 25´ 37-54, 30´ 49-63, 35´ 62-71, 40´ 73-86. Massimo vantaggio Virtus: +26 (53-27) al 19´. Mai in svantaggio.
Due partite in una, s´è detto. La prima: poverissima da una parte, sontuosa dall´altra, tanto che è difficile far pesi netti e tare. Subito, infatti, solo i fischi impietosi dei belgradesi smuovono la polvere della gloria depositata sul vecchio Pionir. Ma non è colpa della Virtus se il Partizan del caro vecchio Sashone è una fotocopia indecente delle lontane edizioni. La Virtus fa però il suo test come si deve, convince per facilità di gioco e soprattutto convince coi nuovi: l´opposizione è quel che è, ma Dial che fa centro da vicino e da lontano, e mostra di divertirsi pure, manda un bel segnale, così come Scarone che, appena entrato, danza sul piede giusto.
Non c´è partita perché non c´è avversaria, ma la Virtus che la spazza via e gira a metà corsa con 18 centri su 26 tiri ha ispirazioni ottime, sia davanti che dietro. Di là sono poco o nulla: l´animoso Vujanic, già visto ai Mondiali di Indianapolis come vice-Jaric, ne ha 16 dei 29 totali dei suoi a a metà, e 36 alla fine, in 38´, con 10/21, 14/15 liberi, 15 falli subìti. Nessuno lo tiene, ma è bravo pure lui a trovare sempre il varco fra i lavori in corso. Tanjevic usa con larghezza l´arsenale, lascia tanto in regia Dial, non mette solo Sekularac che soffre di qualche fastidio.
Ripresa e cambio di scena. Una Virtus senza testa né coda segna il primo punto dopo 4´30´´ (Rigaudeau) e il primo cesto dopo 5´30´´ (Bell), mentre Vujanic continua la sua recita e gli altri, adesso, almeno si sbattono. Così il pubblico li riadotta e fa un baccano d´inferno. In un caos che è tutto fuorchè basket il Partizan estrae un 14-3 che lo rimette a –13. Rigaudeau, prima da tre, poi con un lancio lungo per Frosini, mette il dito nella diga. 20-10 il terzo quarto, e i serbi insistono: sono a –8 a 6´30´´, con la Virtus che non gioca più, e ci sarebbe da tremare, se Bell non infilasse da tre e poco dopo, sul +9, Frosini non imbucasse di rapina una palla vagante. Finita qui. Domenica la Benetton. Messina, of course. Ma non Edney, bronchitoso.
Walter Fuochi
PARTIZAN-VIRTUS 73-86
Partizan: O´Connor 6, Vujanic 36, Kecman 11, Sekulic 2, Ostojic 11, Canak 7, Perovic, Savovic.
Virtus: Rigaudeau 6, Bell 21, Brkic 3, Avleev 4, Frosini 9, Koturovic 8, Scarone 8, Dial 27, Attruia. N.e. Sekularac, Miralles.
Arbitri: Pitsilkas, Ziemblicki, Laigniotis.
Note: liberi: Pz 20/34, Bo 24/33. Da due: Pz 22/45, Bo 19/39. Da tre: Pz 3/12, Bo 8/15. Rimbalzi: Pz 28, Bo 28.
Parziali: 5´ 8-13, 10´ 15-29, 15´ 21-42, 20´ 29-53, 25´ 37-54, 30´ 49-63, 35´ 62-71, 40´ 73-86. Massimo vantaggio Virtus: +26 (53-27) al 19´. Mai in svantaggio.
Fonte: La Repubblica