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Mabo pronta per la tv

Domani a Varese il ritorno in chiaro

LIVORNO. Si torna su Rai Tre dopo una vita. L'ultima partita del basket livornese davanti all'Italia col telecomando in mano è datata sabato 18 ottobre '97, cinque anni fa, Bini Viaggi-Carne Montana Forlì. In panchina c'era Banchi, in campo Mark Baker, Podestà e Brent Dabbs. Finì in un trionfo: 79-54.
L'anno scorso poi, tanto canale satellitare, ma di chiaro manco a parlarne. Sotto i riflettori di Rai Sport la Mabo vinse a Fabriano, ma firmò anche la debacle di Avellino, prima di sfiorare il colpo in casa con la Skipper e perdere a fil di sirena a Imola, con la tripla maledetta di Respert.
Domani invece si torna in chiaro: a Varese, palla a due alle 17.10 e diretta su RaiTre a partire dalle 18, del terzo e quarto tempo.
Nell'anticipo di Masnago la Mabo proverà a sfatare due tabù. Quello della prima vittoria lontano dal catino di via Allende e quello della prima sconfitta di Varese in casa. Se qualcuno inquadra la Metis come la squadra senza capo e senza nerbo affondata cinque giorni sotto le raffiche di Roseto, si sbaglia di grosso. Nella rocca del PalaIgnis Varese si trasforma, riesce ad esaltarsi e a sfruttare un pubblico bollente, che per adesso ha scritto 4500 di media a domenica e che è stato capace di toccare quota 3000 anche nel confronto infrasettimanale di Uleb Cup contro il Caprabo Lleda. Non è un caso che finora siano uscite batocchiate le due Virtus, Roma e Bologna, e Cantù, non tre squadre prese a caso dal calderone dell'A1. «Sul loro campo giocano un'ottima pallacanestro, veloce, dinamica, sono quasi imbattibili», avverte Luca Banchi.
Che il tonfo in terra d'Abruzzo sia stato cancellato lo si è visto già martedì a Zara, dove Varese ha perso, ma dove ha tenuto banco ad uno Zadar molto solido ed è stato capace di recuperare anche un passivo di 16 punti a dimostrazione di essere una squadra viva. Casomai Livorno potrà tentare di aprire una breccia proprio sulla stanchezza della squadra di Beugneot che martedì prossimo sarà nuovamente impegnata in Coppa.
La Metis viaggia soprattutto sull'asse Gorenc-Scott. L'ex senese, che ha qualcosa come 20.5 punti di media (col 64% da due e il 37% da tre), verrà preso in consegna da una guardia, mentre Mutavdzic incrocerà i guantoni con Shawnelle Scott, il bisonte di New York che strappa quasi 12 rimbalzi a partita e segna quasi 15 punti. Ma Varese è anche Andrea Meneghin, il frutto proibito dell'ultima estate livornese, finora alterno, ma capace anche a Zara di mettere tre triple nell'ultimo quarto, e poi il play La Rue e le vecchie bandiere Vescovi e Conti. Il duello che potrebbe essere decisivo a favore della Mabo sarà quello tra Elliott e Osella. Ma il vero segreto di Livorno dovrà essere un attacco ragionato, per impedire il contropiede lombardo e la solita galera difensiva in cui imprigionare i bombardieri avversari.
Giulio Corsi
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