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Thomas, tiratore maltrattato

Il bomber della Lauretana subisce 2.8 falli pur tirando venti volte a partita


Il ruolo di miglior marcatore del campionato di serie A ricoperto ad oggi da Jamel Thomas (125 punti per 20.8 di media in sei gare) è stato finora pagato a caro prezzo dalla Lauretana.
A riprova del fatto che la squadra rossoblu deve ancora trovare un proprio equilibrio, malgrado l’assenza di Belcher renda le cose molto difficili, c’è che il tiratore di New York per ora ha sparacchiato malamente dall’alto dei suoi 119 tiri complessivi (76 da due col 48,7% e 43 da tre col 30,2%). Non è un caso, infatti, se la Lauretana ha tirato lo stesso numero di volte della Benetton, cioé 382. Treviso, ancora imbattuta, ha segnato col 53,7%, mentre Biella lo ha fatto col 41,9%, soprattutto a causa delle percentuali mediocri di Thomas che ha tirato una volta su tre e per una media di 20 volte a partita. Nessuno tira quanto lui, infatti il secondo in graduatoria nei tiri tentati è Terrance Roberson di Trieste che finora ha messo a referto un 46 su 86 che corrisponde ad un discreto 53,5%. Se poi si va a sbirciare nelle statistiche del varesino Boris Gorenc, secondo miglior marcatore con 20,5 punti di media, si capisce quanto salato sia il prezzo di questo primato pagato da Thomas e dalla Lauretana. La guardia della Metis ha finora ottenuto lo stesso effetto con soli 77 tiri, circa 13 a partita (37/58 da due per 63,8% e 7/19 da tre per il 36,8%), ma è mettendo un cerchietto rosso attorno alla voce tiri liberi che i conti non quadrano affatto. Biella ha dimostrato senza ombra di dubbio d’essere, per ora, Thomas dipendente. Già dalla seconda partita è scattato in automatico l’ordine dei coach avversari di raddoppiare, se non triplicare quando possibile, la guardia rossoblu, vista la difficoltà con la quale gli altri giocatori rossoblu vanno a canestro. Nonostante questa situazione chiara di gioco, però, Thomas ha finora tirato la miseria di 17 tiri liberi, poco meno di tre a partita. Altro che Mago Dixon, per riuscire in un’impresa simile bisognerebbe chiamare in causa il grande Houdinì in persona. Thomas gestisce 25,8 possessi offensivi a partita (di nuovo, nessuno come lui in A), tira 20 volte, nella maggioranza delle volte sotto raddoppio avversario, ma subisce 3,8 falli partita, perdendo 4,5 palloni di media (anche qui in testa alla graduatoria assoluta con Belcher che però ne recupera altrettanti). Come sia possibile che la guardia di New York non subisca nemmeno tre falli a partita possono spiegarlo solo gli arbitri, che ovviamente tengono la bocca ben cucita, salvo fischiare ogni sospiro sui vari Myers (5,8 falli subiti), Clack (6,3), Sconochini (6,2), oppure al re dei contatti fallosi (guarda un po’...) Gorenc che finora ha subito 7,2 falli di media, avendo la possibilità di tirare la cifra esorbitante di 47 tiri liberi, 30 in più di Thomas, che pure ha tirato in azione 42 volte in più, senza mai subire fallo!
La morale sta nella solita mentalità antediluviana della classe arbitrale che fischia i falli leggendo il nome sulla maglietta. Ovviamente quello di Thomas dice ancora poco, così è lecito, per gli avversari, riempirlo di botte. E se poi i tiri non entrano...
ga.p.
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