Pippo Milano – Snaidero Udine vista da Attilio Caja, tecnico degli eredi delle “scarpette rosse”. I lombardi sono reduci da tre stop consecutivi, con Skipper Bologna, Oregon Cantù e Benetton Treviso, ma hanno appena tesserato un fenomeno quale il macedone naturalizzato italiano Petar Naumoski e puntano a un immediato rilancio.
Coach Caja, quali sono le vostre condizioni alla vigilia della sfida agli arancione?
«Direi che stiamo abbastanza bene. Nelle ultime uscite, con Cantù e Treviso abbiamo disputato gare di buon livello, restando in partita sino alla sirena conclusiva: nel derby, l’uscita per falli di Sconochini ci ha messo in difficoltà nel finale, mentre con la Benetton, siamo stati battuti da un’invenzione di Bulleri. Quindi non abbiamo grandi recriminazioni da fare, dobbiamo solo pensare che stiamo attraversano un buon periodo di forma, stiamo inserendo poco alla volta Naumoski, che lavora con noi da lunedì scorso e che con quest’importante addizione possiamo fare ancora meglio».
La Snaidero?
«La squadra udinese ha avuto qualche difficoltà all’inizio della stagione per vari motivi, ma non dobbiamo commettere l’errore di sottovalutare i nostri prossimi avversari. Anzi, gli arancione vanno considerati non per la classifica che hanno in questo momento, ma per il potenziale che possono esprimere, che ne fa una squadra temibile».
Che gara sarà? A Milano è tornato il grande pubblico, che potrebbe essere un fattore importante per voi.
«È vero: per la prima volta da parecchio tempo, nella nostra ultima partita contro la Benetton oltre al tutto esaurito, c’erano addirittura i bagarini fuori del Palalido, un fatto inconsueto per il basket dei giorni nostri. Spinti dal nostro pubblico, noi dobbiamo per forza cercare il risultato, anche per non vanificare gli sforzi fatti all’inizio di stagione e, dopo tre sconfitte, è chiaro che vogliamo tornare a correre. Anche la Snaidero, però, vorrà vincere a tutti i costi per uscire da un periodo buio e dare continuità alla buona prestazione offerta nella gara di coppa Uleb, martedì: sarà per forza una gara molto dura, dunque».
Fr.To.
Coach Caja, quali sono le vostre condizioni alla vigilia della sfida agli arancione?
«Direi che stiamo abbastanza bene. Nelle ultime uscite, con Cantù e Treviso abbiamo disputato gare di buon livello, restando in partita sino alla sirena conclusiva: nel derby, l’uscita per falli di Sconochini ci ha messo in difficoltà nel finale, mentre con la Benetton, siamo stati battuti da un’invenzione di Bulleri. Quindi non abbiamo grandi recriminazioni da fare, dobbiamo solo pensare che stiamo attraversano un buon periodo di forma, stiamo inserendo poco alla volta Naumoski, che lavora con noi da lunedì scorso e che con quest’importante addizione possiamo fare ancora meglio».
La Snaidero?
«La squadra udinese ha avuto qualche difficoltà all’inizio della stagione per vari motivi, ma non dobbiamo commettere l’errore di sottovalutare i nostri prossimi avversari. Anzi, gli arancione vanno considerati non per la classifica che hanno in questo momento, ma per il potenziale che possono esprimere, che ne fa una squadra temibile».
Che gara sarà? A Milano è tornato il grande pubblico, che potrebbe essere un fattore importante per voi.
«È vero: per la prima volta da parecchio tempo, nella nostra ultima partita contro la Benetton oltre al tutto esaurito, c’erano addirittura i bagarini fuori del Palalido, un fatto inconsueto per il basket dei giorni nostri. Spinti dal nostro pubblico, noi dobbiamo per forza cercare il risultato, anche per non vanificare gli sforzi fatti all’inizio di stagione e, dopo tre sconfitte, è chiaro che vogliamo tornare a correre. Anche la Snaidero, però, vorrà vincere a tutti i costi per uscire da un periodo buio e dare continuità alla buona prestazione offerta nella gara di coppa Uleb, martedì: sarà per forza una gara molto dura, dunque».
Fr.To.