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La Viola a Pesaro progetta il rilancio

Dopo la sconfitta in casa con Avellino, stasera i neroarancio tornano in campo

REGGIO CALABRIA – La Viola è partita per Pesaro con un desiderio nella valigia: cancellare la brutta sconfitta interna con Avellino e rilanciarsi verso una salvezza che pareva ormai conquistata dopo l'exploit varesino e che, invece, è tornata nuovamente in discussione dopo lo scivolone contro Avellino e la contemporanea vittoria esterna di Imola. Cattivi pensieri, dunque. Anzi, cattivissimi. Perché si deve andare a far visita, questa sera, a una Scavolini che fa paura per il vecchio blasone e per la forza attuale di un ottimo quintetto. Un quintetto, però, che dovrà fare a meno di due pedine importanti: il pivot Maggioli che sarà certamente out e il play Pecile che è in forte dubbio. Sono questi gli unici due dubbi che agitano la vigilia dei pesaresi. La Viola, dal canto suo, avrà anche la cabala cui appigliarsi in questo momento: contro la Scavolini, infatti, i reggini poterono alzare i calici dei vincitori per la prima volta nell'anno. E nello sport cabala e scaramanzia hanno sempre il loro peso, il loro fascino e il loro potere nascosto. La Viola si è allenata prima di partire perché alcuni atteggiamenti tenuti martedì sera non hanno per niente convinto. Tomidy è in calo di rendimento, ma questa non può essere una sorpresa, anzi pare un comportamento del tutto normale per un atleta che è stato virtualmente fermo negli ultimi due anni e dunque, dopo un inizio folgorante, è normale anche una certa “rilassatezza”. Contro le torri pesaresi, Blair e DeMarco Johnson i reggini saranno chiamati a fare gli straordinari mentre Booker resta sempre a livelli di assoluta eccellenza nel panorama (non entusiasmante) del basket italiano. Insomma, la Viola dovrà raschiare il fondo del barile delle sue energie per cercare un'impresa che potrebbe essere decisiva ai fini del suo campionato. È chiaro che non sarà facile, ma la Viola quest'anno ha abituato a stupire. Sempre e tutti. Nel bene e nel male. Al quintetto di Zorzi si può rimproverare di tutto tranne che sia stato mai banale. Dopo l'inizio ad handicap si è sempre divertito a tenere i suoi tifosi sulle montagne russe dell'entusiasmo o della depressione, a seconda dei risultati. E delle “lune” dei suoi campioni. A Pesaro, per cercare di tornare con due punti in più in classifica sarà necessario che tutto giri nel verso giusto. Anche la cabala e la scaramanzia.
Piero Gaeta
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