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Frates: Snaidero, ragiona

«A Milano non dobbiamo accettare che la Pippo faccia il suo corri e tira»

Rotto il ghiaccio in Uleb cup con il primo successo stagionale, la Snaidero marcia su Milano per cominciare a fare punti in campionato. La trasferta, già insidiosa, non si prospetta sotto i migliori auspici. Tormentata in settimana da infortuni, ieri la squadra di Frates ha visto una ricaduta ancora di Li Vecchi. La Pippo, invece, dopo tre vittorie e altrettante sconfitte di fila (a Bologna sponda Skipper, con la Benetton Treviso e a Cantù) innesta il macedone - italiano Naumoski, accantonato da Udine quand’era candidato e al servizio di Caja da deputato d’opposizione nel suo stato d’origine.
Coach Frates, fatta la conta degli infortunati?
«Li Vecchi alla vigilia si è fermato di nuovo. Venerdì aveva fatto tutto l’allenamento con la squadra, ma il giorno dopo la caviglia destra gli faceva male. Vedremo prima della gara che fare. Spero che possa giocare, perché è importante per noi in questa partita contro Sconochini. È l’unico dei nostri che ha le qualità atletiche per marcarlo. Avevamo provato con Ago in quintetto per gli accoppiamenti difensivi».
La schiena di Alexander, l’affaticamento muscolare di Thompson (venerdì mattina a fare lavoro individuale al Palagym) e la caviglia di Zacchetti come vanno?
«Sono tutti a posto, si sono allenati assieme agli altri».
Nell’alternanza fra extracomunitari è pensabile un’altra esclusione di Stern?
«Deciderò domenica, ma non credo. In coppa è rimasto fuori solo perché se ne possono schierare due. Senza centro è difficile giocare, non abbiamo punti di riferimento: pure difensivi, negli aiuti e nei rimbalzi. Poi Jeffrey sta andando bene, è coinvolto. Escluderlo martedì è stata scelta forzata dall’infortunio a Li Vecchi».
Non vi aspetta una gita a Milano, tua città natale.
«Mi ha fatto una bella impressione pure a Cantù, dove ha perso giocando bene. Ha una squadra con lunghi che corrono, Alberti e Kidd, e quindi fa una pallacanestro a ritmi alti. Ha tiratori da tre pericolosi anche in transizione: Niccolai, Sconochini e Simpkins sono abili nel palleggio, arresto e tiro. L’unico pensatore, abituato però a giocare in campo aperto, è Coldebella: gli altri sono arrembanti. I numeri 4 Rancik e Vanuzzo tirano anche dal perimetro. Naumoski è un buon inserimento, ma non sarà al cento per cento».
Il vostro momento dopo il successo su Gravelines?
«Abbiamo fatto allenamenti vibranti. Cerchiamo di alzare l’intensità del lavoro, di metterci più pressione e agonismo per riprodurre situazioni da gara. Martedì la vittoria ci ha sollevato l’umore, ma dobbiamo mettere insieme le cose tecniche. Da Milano e Bonn sarebbe bello tornare con i 2 punti».
Per farcela a Milano?
«Non dovremo fare giostrare la Pippo in campo aperto. Nel corri e tira ci è superiore. Dovremo contenere il ritmo, giocare in modo più ragionato. Loro hanno dieci uomini e grandi possibilità di rotazioni. Noi non abbiamo le qualità e la condizione per accettare la sfida su questo piano».
Valerio Morelli
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