ROMA - Cadere e rialzarsi subito, temere il disastro e combattere dignitosamente. Nello spogliatoio Virtus c’è amarezza per la sconfitta rimediata contro Roseto anche se prevale il realismo. Doveva succedere, poteva succedere, è accaduto contro una squadra imbottita di americani nella notte della follia di Allen. La Wurth è subito in pista in un campionato che non lascia tregue e ti costringe a giocare ogni due giorni. Non è più così per Picchio Abbio che ha rescisso il suo contratto con la Kinder: la guardia azzurra giocherà in Spagna, al Pamesa Valencia. Dopo otto stagioni Abbio lascia le Vu nere con le quali l’ex capitano ha conquistato tre scudetti, due Euroleghe e quattro coppe Italia. Questione di feeling tra il giocatore e la società, contrasti con lo spogliatoio tanto che qualche mese fa Abbio ha lasciato i gradi di capitato a Rigaudeau. Il basket italiano deve essere dispiaciuto per Abbio che lascia la Kinder e quindi il nostro campionato - ma visti i regolamenti adesso il 31enne di Racconigi non aveva altra scelta - e sceglie l’estero.
Dicevamo della delusione della Virtus giallorossa e del desiderio di riscatto. Stasera (alle 20.30) Roma è ad Avellino per affrontare una De Vizia in serie positiva. Lo fa riportando Carlton Myers nei dieci. «Sarà lui a dirmi come si sentirà - osserva Caja - Giocherà quasi certamente qualche minuto, anche in prospettiva futura». Che poi è riferita a sabato sera quando al Palazzetto di viale Tiziano arriverà Siena.
Ancora senza Handlogten, la Wurth non deve commettere l’errore dell’altro ieri quando Allen ha deciso di sfidare Roseto sul campo del tiro, ingaggiando una personalissima (e assurda) partita con Gilmore. «Farlo ancora e contro tiratori come Hafnar e Stevenson sarebbe imprudente - chiarisce ancora l’allenatore di Roma - Piuttosto, dovremo ricordarci di difendere al massimo».
Chiedere un’altra prova di carattere a Tonolli, a Righetti e Callahan sperando di avere qualcosa in più da Allen, un regista meno distratto e a disposizione del gruppo senza inutili personalismi ma anche sprazzi di genialità firmati da Myers. La presenza di Carlton in campo è importante. Solo così la Virtus potrà evitare altri brividi da qui al termine della stagione regolare prima di affrontare il suo playoff, il vero campionato dove sarà possibile riscattare un campionato difficile con troppi ostacoli.
Carlo Santi
Dicevamo della delusione della Virtus giallorossa e del desiderio di riscatto. Stasera (alle 20.30) Roma è ad Avellino per affrontare una De Vizia in serie positiva. Lo fa riportando Carlton Myers nei dieci. «Sarà lui a dirmi come si sentirà - osserva Caja - Giocherà quasi certamente qualche minuto, anche in prospettiva futura». Che poi è riferita a sabato sera quando al Palazzetto di viale Tiziano arriverà Siena.
Ancora senza Handlogten, la Wurth non deve commettere l’errore dell’altro ieri quando Allen ha deciso di sfidare Roseto sul campo del tiro, ingaggiando una personalissima (e assurda) partita con Gilmore. «Farlo ancora e contro tiratori come Hafnar e Stevenson sarebbe imprudente - chiarisce ancora l’allenatore di Roma - Piuttosto, dovremo ricordarci di difendere al massimo».
Chiedere un’altra prova di carattere a Tonolli, a Righetti e Callahan sperando di avere qualcosa in più da Allen, un regista meno distratto e a disposizione del gruppo senza inutili personalismi ma anche sprazzi di genialità firmati da Myers. La presenza di Carlton in campo è importante. Solo così la Virtus potrà evitare altri brividi da qui al termine della stagione regolare prima di affrontare il suo playoff, il vero campionato dove sarà possibile riscattare un campionato difficile con troppi ostacoli.
Carlo Santi