Chiacchierando con Matteo Boniciolli, alla vigilia della partita di Fabriano. Ascoltando le parole, le riflessioni, i punti di vista del coach dopo la serie di tre partite consecutive che ha dato parecchie certezze alla Fortitudo, e aspettando invece ora tre impegni consecutivi fuori casa. Coach, per evitare sorprese, preparerai la gara con Fabriano mostrando alla squadra il video della loro vittoria sulla Virtus? “Faremo vedere soprattutto un filmato che evidenzi le caratteristiche di una squadra che ama correre, che usa molto l’uno contro uno ed ha un atletismo superiore alla media. Metteremo in evidenza queste caratteristiche per cercare di non concedere ai nostri avversari di fare il basket che prediligono. Occorrerà dunque un notevole sforzo tattico e di concentrazione, e in questo senso, il pesante ko della Virtus a Fabriano al di là delle attenuanti legate a infortuni e problematiche d’assemblaggio, credo sia un monito sufficiente. Pensare di andare lì e vincere per grazia ricevuta, sarebbe invece un errore gravissimo”. Quali sono le ‘carte’ da scoprire di Fabriano? “I quattro americani di Fabriano possono fare buone cose, Turner è esperto del nostro campionato ed ha forza fisica, gli altri, da Hulett a Clark, possono essere pericolosi in attacco, hanno uno contro uno, talento e doti atletiche. Gattoni è giocatore di temperamento e Nunez un buon play proveniente dal Real che può essere anche un pericoloso tiratore da tre”. Cosa ti aspetti dalla tua squadra? “Che ci sia la mentalità giusta per capire che questa striscia positiva deve servirci per farci aumentare la concentrazione, in una squadra giovane come la nostra è fondamentale se vogliamo avere ambizioni di alto livello”. Le condizioni di Basile e Scepanovic... “Gianluca ha ricominciato a muoversi venerdì, Vlado ha lavorato con noi in questi ultimi giorni, avrà bisogno di ritrovare la condizione-partita, ma mi auguro che entrambi possano darci qualcosa a Fabriano anche solo per allungare per qualche minuto le rotazioni”. Di questa serie positiva qual è l’aspetto che ti ha soddisfatto di più? “Innanzitutto l’impatto sulle partite, con grande intensità difensiva, e in attacco aver trovato sempre cinque-sei giocatori in doppia cifra, fatto che ci ha permesso di sopperire all’assenza di Scepanovic che nei nostri piani è comunque la prima punta. Una coralità che alza la nostra pericolosità, sulla quale cercheremo di inserire Vlado mantenendo comunque una forte distribuzione, per evitare che le difese avversarie si concentrino su di lui. Poi, l’essere riusciti a gestire un periodo importante nonostante le rotazioni degli esterni fossero molto limitate, trovando buone risposte dai più giovani come Fultz e Mancinelli, anche se abbiamo ora bisogno di recuperare i due infortunati per evitare un eccesso d’impiego di Pozzecco, che ha avuto a sua volta guai muscolari ed ora ha una caviglia in disordine, avrebbe bisogno di non essere spremuto per avere il tempo di arrivare gradatamente ad una condizione fisica migliore”. Quale invece l’aspetto da migliorare a breve? “La gestione dei vantaggi, figlia della poca esperienza, ma che va migliorata assolutamente, non dico per mantenerli, ma per evitare di rischiare troppo dopo che si è riusciti ad andare avanti magari di 18, e ritrovarsi invece sopra di 3 negli ultimi istanti costretto a rigiocarti tutto, come accaduto con l’Aek. Più continuità e concretezza, allora”. Quali pensieri ti ispirano, queste tre vittorie consecutive, guardando al futuro? “Credo che si sia dimostrato quanto avevo detto dopo il ko di Roma, ovvero che ci sarebbe stato bisogno di tempo e pazienza per definire e comprendere meglio in nostro ruolo, soprattutto avendo giocatori molto giovani. Del resto, Barton era appena arrivato in una nuova realtà ma non avevo dubbi sulle sue doti, io e Savic rimanemmo impressionati già quest’estate quando lo vedemmo alla Summer League, Delfino si trovava per la prima volta a giocare in una nuova dimensione, Van Den Spiegel, Fultz e Mancinelli ad ogni partita stanno imparando e dimostrano di crescere. Ora non dobbiamo volare con la fantasia, ma restare coi piedi per terra e pensare a lavorare e migliorare giorno per giorno. Per riuscirci, e sono sicuro che ci riusciremo, occorreranno serenità e fiducia anche nei momenti difficili, serenità e fiducia che la Società in questi giorni mi ha fatto sentire in maniera concreta”.
Skipper Fortitudo Bologna - Area Comunicazione
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