VARESE — Tre sconfitte di fila, e alla fine il pubblico del PalaIgnis non manca di sottolineare il proprio turbamento. La Metis sceglie il modo peggiore per cancellare quello che di buono è stato fatto fino a due settimane fa, pagando la giornata «da trasferta» di Meneghin (2 punti, con 1 su 8 al tiro) una difesa compiacente, specialmente nel secondo tempo, e un incredile 3 su 19 nel tiro pesante. Varese ritorna dietro la lavagna, per colpa dei «giamburrasca» di Livorno, giovani e bravi, in campo e in panchina.
Luca Banchi, che in estate sognava di allenare Meneghin, batte Gregor Beugnot, nonostante cinque giocatori della Metis concludano in doppia cifra. Un po' strano, per chi non ha visto la partita, ma c'è dell'altro nelle fredde statistiche: anche il dominio a rimbalzo non vale i due punti. Quarantacinque «chicche» contro ventinove non bastano alla Metis per evitare una sconfitta rumorosa, sulle quale bisognerà riflettere parecchio.
La paura non condiziona la mano dei giovani terribili di Livorno: è di Jacopo Giachetti il canestro del vantaggio-sicurezza della Mabo, a meno di due minuti dalla fine. Un successo tutto italiano, quello di Livorno, anche se il nome del migliore è straniero: Rodney Elliot chiude con 25 punti, 8 rimbalzi e 3 assist ma intorno a lui i «Banchi Boys» fanno vedere cose belle, che riconciliano con il basket.
Varese nei primi due quarti conduce sempre: 18-13 dopo dieci minuti, 39-30 all'intervallo, ma il pubblico non è convinto, e ha ragione. La Mabo nel terzo periodo capisce che può tentare il colpo, mette avanti la testa (50-51) e il suo vantaggio diventa importante, fino al contro break di Varese, che reagisce con LaRue e Gorenc, meno ficcante del solito. La Mabo non cede. si porta ancora in vantaggio di cinque lunghezze, ed è il veterano Cecco Vescovi a riportare sotto la Metis, toccando la fatidica quota dei 7000 punti in carriera. Il quarto fallo di Osella (stessa sorte, poco prima, era capitata a Zanus Fortes) complica il lavoro di Beugnot, che non ha altri lunghi da spedire in campo. Il problema, però, non è solo questo, perché Livorno ha la partita in mano, e a un minuto dalla fine la situazione è ampiamente compromessa: un canestro di Gorenc, con tiro libero supplementare, illude il pubblico.
I tiri liberi di Giachetti (9 su 10 alla fine) mettono la vittoria in ghiaccio. Gli applausi per Livorno sono ampiamente meritati e a battere le mani, idealmente, c'è anche il ct Carlo Recalcati, che si fa subito scuro in volto quando pensa alla prova di Meneghin.
METIS VARESE-MABO LIVORNO 84-75 (39-30) VARESE: LaRue 10, Gorenc 17, Vescovi 11, McCormack 4, Allegretti n.e., Meneghin 2, Zanus Fortes 10, Osella 6, Scott 15, Marin n.e.. All. Beugnot. LIVORNO: McLeod n.e., Cotani 4, Sambugaro 8, Elliott 25, Mutavdzic 8, Garri 9, Bertocci n.e., Santarossa 8, Giachetti 13, Parente 9. All. Banchi.
Roberto Pacchetti
Luca Banchi, che in estate sognava di allenare Meneghin, batte Gregor Beugnot, nonostante cinque giocatori della Metis concludano in doppia cifra. Un po' strano, per chi non ha visto la partita, ma c'è dell'altro nelle fredde statistiche: anche il dominio a rimbalzo non vale i due punti. Quarantacinque «chicche» contro ventinove non bastano alla Metis per evitare una sconfitta rumorosa, sulle quale bisognerà riflettere parecchio.
La paura non condiziona la mano dei giovani terribili di Livorno: è di Jacopo Giachetti il canestro del vantaggio-sicurezza della Mabo, a meno di due minuti dalla fine. Un successo tutto italiano, quello di Livorno, anche se il nome del migliore è straniero: Rodney Elliot chiude con 25 punti, 8 rimbalzi e 3 assist ma intorno a lui i «Banchi Boys» fanno vedere cose belle, che riconciliano con il basket.
Varese nei primi due quarti conduce sempre: 18-13 dopo dieci minuti, 39-30 all'intervallo, ma il pubblico non è convinto, e ha ragione. La Mabo nel terzo periodo capisce che può tentare il colpo, mette avanti la testa (50-51) e il suo vantaggio diventa importante, fino al contro break di Varese, che reagisce con LaRue e Gorenc, meno ficcante del solito. La Mabo non cede. si porta ancora in vantaggio di cinque lunghezze, ed è il veterano Cecco Vescovi a riportare sotto la Metis, toccando la fatidica quota dei 7000 punti in carriera. Il quarto fallo di Osella (stessa sorte, poco prima, era capitata a Zanus Fortes) complica il lavoro di Beugnot, che non ha altri lunghi da spedire in campo. Il problema, però, non è solo questo, perché Livorno ha la partita in mano, e a un minuto dalla fine la situazione è ampiamente compromessa: un canestro di Gorenc, con tiro libero supplementare, illude il pubblico.
I tiri liberi di Giachetti (9 su 10 alla fine) mettono la vittoria in ghiaccio. Gli applausi per Livorno sono ampiamente meritati e a battere le mani, idealmente, c'è anche il ct Carlo Recalcati, che si fa subito scuro in volto quando pensa alla prova di Meneghin.
METIS VARESE-MABO LIVORNO 84-75 (39-30) VARESE: LaRue 10, Gorenc 17, Vescovi 11, McCormack 4, Allegretti n.e., Meneghin 2, Zanus Fortes 10, Osella 6, Scott 15, Marin n.e.. All. Beugnot. LIVORNO: McLeod n.e., Cotani 4, Sambugaro 8, Elliott 25, Mutavdzic 8, Garri 9, Bertocci n.e., Santarossa 8, Giachetti 13, Parente 9. All. Banchi.
Roberto Pacchetti