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Ferran Martinez prova a risollevare Fabriano

Dopo il flop con la Filattice, la Banca delle Marche cerca il riscatto con la sorprendente Cantù

FABRIANO - Prosegue senza sosta il “tour de force" in campionato della Banca Marche Fabriano, che scende di nuovo in campo stasera a Cantù (ore 20.30) contro la sorprendente Oregon Scientific rivelazione del campionato (46 punti in classifica contro i 28 dei Leverets).
Ma a tenere banco nell'ambiente fabrianese, più della partita di stasera (ad altissimo coefficiente di difficoltà), è la bruciante sconfitta casalinga di ieri l'altro con Imola (87-94). L'indice accusatore è puntato sull'arbitraggio di Sergio Borroni di Milano e di Angelo Tullio di Fermo, che negli ultimi cinque minuti del match con una serie di decisioni da fantascienza hanno invertito la rotta di una partita il cui trend a quel punto era chiaramente in mano alla Banca Marche (78-73 al 35' e break aperto di 13-2). Neri i supporter fabrianesi. Volti cupissimi anche in società, nel dopopartita e il giorno seguente. Perché un simile operato di questi due fischietti non è una novità per il team biancazzurro: infatti in questa stagione hanno diretto Fabriano cinque volte (tre Tullio e due Borroni, compresa l'altra sera) e guarda caso sono arrivate altrettante sconfitte per la Banca Marche. Le cifre parlano da sole. Designati addirittura in coppia hanno dato vita ad un mix esplosivo. Le principali azioni sotto accusa (oltre alla consueta 'bastonatura' difensiva consentita su Monroe, andato in lunetta appena due volte) riguardano il fallo tecnico a Chandler Thompson, coinciso con la sua quinta penalità, punito per un gesto di stizza con se stesso dopo lo sfondo commesso (e pensare che Chandler si era anche sportivamente autoaccusato dei tre falli commessi prima), cui ha fatto seguito un canestro di Imola (con sfondo) prima non convalidato e poi sì, una dubbia importante rimessa assegnata a Imola, una contemporanea ed evidente trattenuta su Meeks ugualmente non sanzionata. E così via discorrendo.
Un vero peccato aver perso questi due punti, considerando le contemporanee sconfitte di Roma (30) e Trieste (32) davanti. Oltretutto adesso, con le vittorie delle squadre alle spalle, bisogna ricominciare a sgomitare energicamente per mantenersi in zona play-off.
Per completare l'analisi della sconfitta, diciamo che l'assenza dei due pivot fabrianesi Washington e Bonsignori (che non ci saranno neanche stasera) si è fatta sentire, soprattutto per la mancanza di punti di riferimento al centro dell'area colorata. Ne è conseguita una circolazione di palla faticosa e una prestazione qualitativamente inferiore rispetto alle precedenti gare. Per far fronte a questi grossi problemi nel reparto lunghi, la società ha ingaggiato in un batter d'occhi il pivot spagnolo Ferran Martinez (34 anni, 212 cm, una radiosa carriera) giunto in città martedì mattina. Esordirà stasera a Cantù. L'auspicio è che possa rendersi sùbito utile contro la forte squadra brianzola del bravo coach Sacripanti: un team solido, quadrato e ben messo in campo, con una pattuglia di americani coi fiocchi.
Ferruccio Cocco
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