FABRIANO - Chi ha paura del canestro? Ieri almeno in dieci, quelli in campo al PalaGuerrieri. La Skipper ha rischiato fortemente di incartarsi in un pomeriggio da mani di legno. Ne è uscita con i due punti e niente altro che possa essere salvato dalla censura. Spalla a spalla con una squadra che oltre alla grinta e buone gambe ha molto poco, come canta chiaro la classifica.
Il merito è quello che almeno all´ultimo chilometro la Fortitudo ha alzato la testa dalla melma di una partita inguardabile. Con i singoli: pareggio di Pozzecco a quota 49 quando mancavano 7´20´´, sorpasso definitivo di Gianluca da 3 (54-51) a 5 secchi e gran chiusura di Delfino con 9 punti (4/4) spalmati bene, con bombe e canestri rubati. Sono arrivati i punti, 29 nel periodo finale (con un parziale di 23-7 in 8´, 17 negli ultimi 5), che hanno coperto delle vergogne che sarebbero potute diventare davvero imbarazzanti. Forse era arrabbiato perchè in Argentina gli hanno rubato due pecore. La sassata di Carlos dall´arco dei 6.25 per il 61-54 a 2´ ha steso una Fabriano volitiva che però aveva la lingua ormai come un materasso. Pare comunque destino che per Bologna nelle Marche debbano accadere cose incredibili: stavolta è andata in onda l´austerity, in linea con la delicata situazione societaria marchigiana. Niente soldi, niente cesti. E´ andata bene, ma ha fatto tremare il buio pesto che si è protratto anche negli ultimi 5´ del terzo quarto, con solo una tripla di Barton, terminati con un tirazzo di Kingombe che ha insaccato il 39-45 al terzo gong, tra il marasma che è parso incontrollabile.
Raddrizzarla è stata il merito della serata, con Scepanovic ancora out e Kovacic rimasto a guardare in panca, in tuta come ad Avellino, a causa di un risentimento muscolare dell´ultimora. E´ comunque andata grassa, Boniciolli non si nasconde. «La prestazione tecnica è stata insoddisfacente, da valutare più approfonditamente dove stanno i nostri guai e i meriti della loro difesa. Non c´è stata lucidità, ma l´orgoglio e la coesione per reagire sì. Pozzecco? Non ha ancora abbastanza benzina, lo uso come arma tattica. Quando si decide lo metto in campo. Vlado? Andrà forse negli undici con i francesi, per Emilio si vedrà». Da riguardare anche il vhs della partita per capire tutto ciò che andrà evitato in futuro. E il primo tempo forse è stato la prima parte più ricca di materiale per il museo degli orrori. La Fortitudo si è messa avanti con un 9-2 alla partenza, con un buon Galanda, poi sono cominciati i casini, veramente pacchiani. In 5´ Fabriano ha messo un canestro, in quelli rimanenti del primo quarto altrettanto i biancoblù, con una bomba di Gek. Nel primo quarto 4/16 dal campo per quelli di Carmenati, comunque in scia per un 12-9 che pareva una burla, ma così non è stato. Perchè è continuato anche dopo, però Hulett e Clark sulla quantità si sono trovati e così è arrivato il sorpasso (12-15 al 13´) di una squadra che stava infilando un tiro ogni cinque tentati. Roba dell´altro mondo e le schermaglie sarebbero continuate nel caos più totale, con una costanza impressionante. Questo il succo, con la Skipper che ci ha messo molto del suo (peggio). Oltre alla mira nulla anche una serie di palle perse e di passi in partenza ripetuti in modo ossessivo. I marchigiani quindi non l´hanno messa quasi mai, ma, in un modo o nell´altro sono riusciti a rimanere in rotta, anzi faccia a faccia con l´impeto dei disperati e nient´altro: li ha stesi la provvidenziale resurrezione della Fortitudo. A fine primo tempo un centinaio di tifosi di Fabriano ha invaso pacificamente il campo per un sit-in contro il probabile fallimento della società: sarebbe stato lecito anche prendersela un po´ con quelli in canotta e pantaloncini, che avevan fatto vedere roba da processo penale.
Tornando alle cose di casa nostra, il prossimo appuntamento è la sgroppata sui Pirenei, a casa del Pau Orthez. Urge una ripassatona ai fondamentali.
Francesco Forni
FABRIANO-SKIPPER 56-68
Fabriano: Gattoni 10, Hulett 10, Porter 7, Clark 18, Turner 2, Nunez, Balliro 5, Kingombe 4, Paleco.
Skipper : Basile 11, Delfino 16, Barton 7, Galanda 15, Skelin 12, Mancinelli, Pozzecco 7, Van den Spiegel, Fultz. Ne Kovacic.
Arbitri: Grossi, Anesin e Nardecchia.
Note: tiri liberi: Fa 8/13, Bo 10/13. Da due: Fa 21/47, Bo 17/33. Da tre: Fa 2/14, Bo 8/21. Rimbalzi: Fa 35, Bo 36.
Parziali: 5´ 2-9, 10´ 9-12, 15´ 15-16, 20´ 27-26, 25´ 35-36, 30´ 45-39, 35´ 51-54, 40´ 56-68. Massimo vantaggio Fortitudo: +12 finale. Massimo svantaggio: - 6 (39-45) al 30´.
Il merito è quello che almeno all´ultimo chilometro la Fortitudo ha alzato la testa dalla melma di una partita inguardabile. Con i singoli: pareggio di Pozzecco a quota 49 quando mancavano 7´20´´, sorpasso definitivo di Gianluca da 3 (54-51) a 5 secchi e gran chiusura di Delfino con 9 punti (4/4) spalmati bene, con bombe e canestri rubati. Sono arrivati i punti, 29 nel periodo finale (con un parziale di 23-7 in 8´, 17 negli ultimi 5), che hanno coperto delle vergogne che sarebbero potute diventare davvero imbarazzanti. Forse era arrabbiato perchè in Argentina gli hanno rubato due pecore. La sassata di Carlos dall´arco dei 6.25 per il 61-54 a 2´ ha steso una Fabriano volitiva che però aveva la lingua ormai come un materasso. Pare comunque destino che per Bologna nelle Marche debbano accadere cose incredibili: stavolta è andata in onda l´austerity, in linea con la delicata situazione societaria marchigiana. Niente soldi, niente cesti. E´ andata bene, ma ha fatto tremare il buio pesto che si è protratto anche negli ultimi 5´ del terzo quarto, con solo una tripla di Barton, terminati con un tirazzo di Kingombe che ha insaccato il 39-45 al terzo gong, tra il marasma che è parso incontrollabile.
Raddrizzarla è stata il merito della serata, con Scepanovic ancora out e Kovacic rimasto a guardare in panca, in tuta come ad Avellino, a causa di un risentimento muscolare dell´ultimora. E´ comunque andata grassa, Boniciolli non si nasconde. «La prestazione tecnica è stata insoddisfacente, da valutare più approfonditamente dove stanno i nostri guai e i meriti della loro difesa. Non c´è stata lucidità, ma l´orgoglio e la coesione per reagire sì. Pozzecco? Non ha ancora abbastanza benzina, lo uso come arma tattica. Quando si decide lo metto in campo. Vlado? Andrà forse negli undici con i francesi, per Emilio si vedrà». Da riguardare anche il vhs della partita per capire tutto ciò che andrà evitato in futuro. E il primo tempo forse è stato la prima parte più ricca di materiale per il museo degli orrori. La Fortitudo si è messa avanti con un 9-2 alla partenza, con un buon Galanda, poi sono cominciati i casini, veramente pacchiani. In 5´ Fabriano ha messo un canestro, in quelli rimanenti del primo quarto altrettanto i biancoblù, con una bomba di Gek. Nel primo quarto 4/16 dal campo per quelli di Carmenati, comunque in scia per un 12-9 che pareva una burla, ma così non è stato. Perchè è continuato anche dopo, però Hulett e Clark sulla quantità si sono trovati e così è arrivato il sorpasso (12-15 al 13´) di una squadra che stava infilando un tiro ogni cinque tentati. Roba dell´altro mondo e le schermaglie sarebbero continuate nel caos più totale, con una costanza impressionante. Questo il succo, con la Skipper che ci ha messo molto del suo (peggio). Oltre alla mira nulla anche una serie di palle perse e di passi in partenza ripetuti in modo ossessivo. I marchigiani quindi non l´hanno messa quasi mai, ma, in un modo o nell´altro sono riusciti a rimanere in rotta, anzi faccia a faccia con l´impeto dei disperati e nient´altro: li ha stesi la provvidenziale resurrezione della Fortitudo. A fine primo tempo un centinaio di tifosi di Fabriano ha invaso pacificamente il campo per un sit-in contro il probabile fallimento della società: sarebbe stato lecito anche prendersela un po´ con quelli in canotta e pantaloncini, che avevan fatto vedere roba da processo penale.
Tornando alle cose di casa nostra, il prossimo appuntamento è la sgroppata sui Pirenei, a casa del Pau Orthez. Urge una ripassatona ai fondamentali.
Francesco Forni
FABRIANO-SKIPPER 56-68
Fabriano: Gattoni 10, Hulett 10, Porter 7, Clark 18, Turner 2, Nunez, Balliro 5, Kingombe 4, Paleco.
Skipper : Basile 11, Delfino 16, Barton 7, Galanda 15, Skelin 12, Mancinelli, Pozzecco 7, Van den Spiegel, Fultz. Ne Kovacic.
Arbitri: Grossi, Anesin e Nardecchia.
Note: tiri liberi: Fa 8/13, Bo 10/13. Da due: Fa 21/47, Bo 17/33. Da tre: Fa 2/14, Bo 8/21. Rimbalzi: Fa 35, Bo 36.
Parziali: 5´ 2-9, 10´ 9-12, 15´ 15-16, 20´ 27-26, 25´ 35-36, 30´ 45-39, 35´ 51-54, 40´ 56-68. Massimo vantaggio Fortitudo: +12 finale. Massimo svantaggio: - 6 (39-45) al 30´.
Fonte: La Repubblica