Timori e preoccupazione per la sorte del Palazzetto dello Sport di Avellino, «Giacomo Del Mauro», messo in vendita dall'amministrazione comunale per far fronte ai debiti ed agli impegni di bilancio. Per Arturo Iannaccone, capogruppo del Ccd «il piano di dismissione dei beni è per metà irrealistico e per metà irreponsabile. Alcuni beni, come il Palazzetto dello Sport, dovrebbero essere di prorietà comunale, altri invece non hanno mercato. Non vedo - aggiunge l'esponente della Vela - altro utilizzo per il Paladelmauro, se non quello per eventi sportivi e musicali. Ma portare concerti e manifestazioni all'interno del Palazzetto significherebbe farlo entrare in conflitto, dal punto di vista della gestione, con il Teatro Comunale. Una competizione che non gioverebbe a nessuna delle due infrastrutture. Vendere ai privati il Palazzetto comporterebbe una penalizzazione eccessiva per le società sportive che attualmente lo utilizzano: finirebbero per dover corrispondere quanto il soggetto privato imporrebbe». Ironico il primo commento di Menotti Sanfilippo che afferma: «Lo compro io domattina. Al di là della battuta, penso che sia difficile alienare un bene del genere ad una tale cifra, (8,5 mld, ndr) anche perchè potrebbe acquistarlo solo chi ha intenzione di investire nello sport, ma con il basket non si fanno i soldi. Credo che la cifra stabilita sia stata definita per non venderlo, anche se vi è bisogno di piazzarlo per risanare il debito, mi auguro che il comune riesca a farlo». Scettico anche Generoso Benigni, consigliere di Fi e già presidente della Scandone: «Sono cose che stanno nell'immaginario di qualcuno. É improbabile che qualcuno venga ad acquistare la struttura di via Zoccolari. Come presidente della Scandone non sono preoccupato perchè nessuno lo compra. Dico però che sarebbe meglio puntare sulla vendita di altre strutture di proprietà comunale. Sarebbe opportuno, comunque, in caso di vendita che l'amministrazione garantisca l'accesso alle società sportive a costi convenzionati con l'acquirente». An, che già ieri, pur contestando il piano di vendita ha annunciato la sua astensione al voto in consiglio, per voce del consigliere Edoardo Fiore esprime il suo disaccordo: «Saremmo lieti che l'amministrazione anzichè occuparsi del settore commerciale, il Mercatone, per intenderci, si occupi di aspetti sociali come possono essere lo sport e la cultura, ben rappresentati dal Paladelmauro. Per An, lo sport, soprattutto quello praticato costituisce un caposaldo dell'educazione dei giovani. Gestire meglio il Pazzetto dello Sport, rendendolo fruibile a più persone, non solo come luogo di sport «guardato» ma anche praticato, sarebbe una soluzione migliore».
Boris Ambrosone
Boris Ambrosone
