TRIESTE «Chi di difesa ferisce, di difesa perisce». Cesare Pancotto scherza con i proverbi per spiegare l’ennesima vittoria di Trieste in questo entusiasmante inizio di stagione. Partita sofferta, condotta all’inseguimento di una Viola appassita solo nel finale dopo tre quarti giocati ad alto livello.
«Per 34’ – continua il tecnico di Porto San Giorgio – abbiamo sofferto le variazioni difensive proposte dai nostri avversari. Ed è curioso pensare che proprio con l’arma con cui Reggio Calabria stava costruendo il suo vantaggio, Trieste nei minuti finali ha saputo rovesciare l’inerzia della gara e piazzare il break decisivo».
Non solo la match-up, comunque, decisiva nel successo biancorosso. «Le considerazioni tecniche sono importanti – ammette Pancotto – ma credo che stavolta più che mai vada considerato il coraggio, il cuore, la grinta di una squadra che non molla mai. Avevamo Podestà e Cavaliero con problemi alla schiena, Roberson reduce da un infortunio alla caviglia, eppure i ragazzi non si sono mai scoraggiati. Un ringraziamento speciale al nostro massaggiatore Andrea Bussani che in questa settimana, tra l’impegno di Uleb con Chalon e la gara di stasera (ieri ndr) ha dovuto fare gli straordinari».
Archiviata Reggio Calabria, Trieste si trova davanti alle sfide con Novo Mesto (martedì al PalaTrieste), Virtus Bologna, Estudiantes Madrid per arrivare al derby con la Snaidero. «Mancano solo due chili di mele – scherza il coach – e poi siamo a posto. Che devo dire. Stiamo cercando di abituarci ad affrontare un impegno alla volta. Sarà così anche nelle prossime due settimane».
Lino Lardo, tecnico reggino – accetta la sconfitta con filosofia. «Difficile imputare ai ragazzi qualche colpa. Abbiamo condotto a lungo, abbiamo perso la partita in attacco quando sbagliando troppo abbiamo consentito a Trieste di riprendere fiducia prima e di recuperare lo svantaggio poi. Siamo crollati davanti alla zona proposta da Pancotto: ci samo bloccati e non abbiamo fatto più canestro».
Lorenzo Gatto
«Per 34’ – continua il tecnico di Porto San Giorgio – abbiamo sofferto le variazioni difensive proposte dai nostri avversari. Ed è curioso pensare che proprio con l’arma con cui Reggio Calabria stava costruendo il suo vantaggio, Trieste nei minuti finali ha saputo rovesciare l’inerzia della gara e piazzare il break decisivo».
Non solo la match-up, comunque, decisiva nel successo biancorosso. «Le considerazioni tecniche sono importanti – ammette Pancotto – ma credo che stavolta più che mai vada considerato il coraggio, il cuore, la grinta di una squadra che non molla mai. Avevamo Podestà e Cavaliero con problemi alla schiena, Roberson reduce da un infortunio alla caviglia, eppure i ragazzi non si sono mai scoraggiati. Un ringraziamento speciale al nostro massaggiatore Andrea Bussani che in questa settimana, tra l’impegno di Uleb con Chalon e la gara di stasera (ieri ndr) ha dovuto fare gli straordinari».
Archiviata Reggio Calabria, Trieste si trova davanti alle sfide con Novo Mesto (martedì al PalaTrieste), Virtus Bologna, Estudiantes Madrid per arrivare al derby con la Snaidero. «Mancano solo due chili di mele – scherza il coach – e poi siamo a posto. Che devo dire. Stiamo cercando di abituarci ad affrontare un impegno alla volta. Sarà così anche nelle prossime due settimane».
Lino Lardo, tecnico reggino – accetta la sconfitta con filosofia. «Difficile imputare ai ragazzi qualche colpa. Abbiamo condotto a lungo, abbiamo perso la partita in attacco quando sbagliando troppo abbiamo consentito a Trieste di riprendere fiducia prima e di recuperare lo svantaggio poi. Siamo crollati davanti alla zona proposta da Pancotto: ci samo bloccati e non abbiamo fatto più canestro».
Lorenzo Gatto