LARDO 5,5. Prova a ruotare quasi tutti gli uomini a sua disposizione ma nel crollo finale della squadra un po' di responsabilità appartiene anche a lui. Nella fase cruciale della partita, non tutti i cambi effettuati si rivelano produttivi.
ROMBALDONI 5. Il cervello della squadra di Lardo non ha funzionato; dopo aver lasciato molti minuti ad un ottimo Lamma, quando viene riproposto negli ultimi 15 minuti è disastroso, ridà vita a Maric e perde una palla in un momento molto delicato.
MAZZARINO 6. A lui non si può chiedere di più che dare fiato agli altri giocatori perimetrali. Prova onesta la sua, senza infamia e senza lode.
LAMMA 6,5. Sostituisce Rombaldoni e non tradisce, conduce, nella parte centrale dell'incontro, la squadra con autorità e con la saggezza di un veterano. Realizza sei punti importanti dando il la al break che poteva essere decisivo.
EZE 6. Sempre impacciato nelle movenze in attacco, chiude con un ottimo 3/6 dal campo, confermando, assieme a Cittadini, che sotto canestro non c'è il solo Tomidy.
EUBANKS 5. Le non perfette condizioni fisiche non gli evitano l'insufficienza. Nel momento più critico non ha saputo prendere per mano la squadra, spiattellando contro il ferro due bombe e altrettante conclusioni dalla media distanza.
IVORY 5,5. Perfetta la sua difesa su Erdmann il quale è riuscito a ritagliarsi uno spazio solamente nel finale. In attacco osa senza successo solamente dal perimetro, scaricando le responsabilità del tiro su Eubanks e Williams.
WILLIAMS 6. Trieste fatica a controllarlo, è un numero quattro atipico. Al termine risulta il miglior rimbalzista della serata. Purtroppo anche lui cade nella ragnatela avversaria e partecipa attivamente all'incubo finale.
CITTADINI 6,5. Minuti di qualità per l'ex bolognese, in grado di far rifiatare Tomidy senza che il rendimento della squadra ne risenta. Il lungagnone vince i duelli con Casoli e Podestà e se non fosse per un tiro libero sbagliato chiuderebbe con il 100%.
TOMIDY 6,5. L'irlandese mette in ambasce il reparto lunghi di Trieste e Pancotto riesce a limitarlo solamente proponendo la zona match up. Nei confronti diretti esce sempre vincente, anche contro l'altrettanto “volumetrico” Camata. (p.m.)
ROMBALDONI 5. Il cervello della squadra di Lardo non ha funzionato; dopo aver lasciato molti minuti ad un ottimo Lamma, quando viene riproposto negli ultimi 15 minuti è disastroso, ridà vita a Maric e perde una palla in un momento molto delicato.
MAZZARINO 6. A lui non si può chiedere di più che dare fiato agli altri giocatori perimetrali. Prova onesta la sua, senza infamia e senza lode.
LAMMA 6,5. Sostituisce Rombaldoni e non tradisce, conduce, nella parte centrale dell'incontro, la squadra con autorità e con la saggezza di un veterano. Realizza sei punti importanti dando il la al break che poteva essere decisivo.
EZE 6. Sempre impacciato nelle movenze in attacco, chiude con un ottimo 3/6 dal campo, confermando, assieme a Cittadini, che sotto canestro non c'è il solo Tomidy.
EUBANKS 5. Le non perfette condizioni fisiche non gli evitano l'insufficienza. Nel momento più critico non ha saputo prendere per mano la squadra, spiattellando contro il ferro due bombe e altrettante conclusioni dalla media distanza.
IVORY 5,5. Perfetta la sua difesa su Erdmann il quale è riuscito a ritagliarsi uno spazio solamente nel finale. In attacco osa senza successo solamente dal perimetro, scaricando le responsabilità del tiro su Eubanks e Williams.
WILLIAMS 6. Trieste fatica a controllarlo, è un numero quattro atipico. Al termine risulta il miglior rimbalzista della serata. Purtroppo anche lui cade nella ragnatela avversaria e partecipa attivamente all'incubo finale.
CITTADINI 6,5. Minuti di qualità per l'ex bolognese, in grado di far rifiatare Tomidy senza che il rendimento della squadra ne risenta. Il lungagnone vince i duelli con Casoli e Podestà e se non fosse per un tiro libero sbagliato chiuderebbe con il 100%.
TOMIDY 6,5. L'irlandese mette in ambasce il reparto lunghi di Trieste e Pancotto riesce a limitarlo solamente proponendo la zona match up. Nei confronti diretti esce sempre vincente, anche contro l'altrettanto “volumetrico” Camata. (p.m.)
