THOMPSON 5. È uno dei due americani regalati agli avversari in questo inizio di campionato. Fa i primi 4 punti della squadra, 5 nel primo quarto e in tutta la gara. Si sacrifica su Sconochini mancando Li Vecchi. È un po’ troppo poco, però, per far dimenticare Smith.
ALEXANDER 4,5. Il bello di coppa si trasforma ancora nel brutto anatroccolo in campionato: solo un caso o la serie A italiana non fa per lui? Non traggano i 16 punti finali, non è mai stato in partita quando c’era da giocarsela davvero.
BURKE 5,5. Delizia e croce. È una mossa tattica indovinata il suo avvio al fianco di Mulaomerovic. Propizia addirittura il +8 per la Snaidero, ma subito dopo cade in due falli che danno alla Pippo il break di 7-0 che la fa risorgere.
ZACCHETTI 6. Ha un buon impatto sulla partita nel primo quarto quando entra per Alexander: 5 punti e una stoppata data, mentre D va al riposo con 4 punti. Paga dazio ai falli come l’Usa: 3 a testa già all’intervallo lungo.
CANTARELLO 6. Per l’ovazione che gli regala il Palalido, memore dello scudetto 1996, e per l’impegno che ci mette prendendo anche uno sfondo da Kidd in piena fase di rimonta nel terzo quarto.
MULAOMEROVIC 6. Da salvare solo per il faccia a faccia interetnico nel secondo quarto, quand’era opposto a Naumoski. Coach Frates fa bene in avvio a metterlo sotto la tutela di Burke in regia.
STERN 6,5. Il vituperato e trascurato Stern è l’anima della squadra nel momento migliore e per tutta la partita. Fa 10 punti, cattura 7 rimbalzi e tira 3 stoppate senza guardare in faccia Simpkins, Sconochini e Rancik. Si merita tutto il 18 di valutazione che ne fa ancora una vola l’Mvp della squadra arancione.
MIAN 6,5. Segue a ruota Jeffrey nella costanza di rendimento fra gli arancione. È pressoché infallibile al tiro (4 su 4 da due, 1 su 2 da tre, 2 su 2 nei liberi) e il solito buon apporto difensivo. Non può bastare, però, assieme al solo Stern per giustificare la prima, agognata vittoria arancione.
Val.Mo.
ALEXANDER 4,5. Il bello di coppa si trasforma ancora nel brutto anatroccolo in campionato: solo un caso o la serie A italiana non fa per lui? Non traggano i 16 punti finali, non è mai stato in partita quando c’era da giocarsela davvero.
BURKE 5,5. Delizia e croce. È una mossa tattica indovinata il suo avvio al fianco di Mulaomerovic. Propizia addirittura il +8 per la Snaidero, ma subito dopo cade in due falli che danno alla Pippo il break di 7-0 che la fa risorgere.
ZACCHETTI 6. Ha un buon impatto sulla partita nel primo quarto quando entra per Alexander: 5 punti e una stoppata data, mentre D va al riposo con 4 punti. Paga dazio ai falli come l’Usa: 3 a testa già all’intervallo lungo.
CANTARELLO 6. Per l’ovazione che gli regala il Palalido, memore dello scudetto 1996, e per l’impegno che ci mette prendendo anche uno sfondo da Kidd in piena fase di rimonta nel terzo quarto.
MULAOMEROVIC 6. Da salvare solo per il faccia a faccia interetnico nel secondo quarto, quand’era opposto a Naumoski. Coach Frates fa bene in avvio a metterlo sotto la tutela di Burke in regia.
STERN 6,5. Il vituperato e trascurato Stern è l’anima della squadra nel momento migliore e per tutta la partita. Fa 10 punti, cattura 7 rimbalzi e tira 3 stoppate senza guardare in faccia Simpkins, Sconochini e Rancik. Si merita tutto il 18 di valutazione che ne fa ancora una vola l’Mvp della squadra arancione.
MIAN 6,5. Segue a ruota Jeffrey nella costanza di rendimento fra gli arancione. È pressoché infallibile al tiro (4 su 4 da due, 1 su 2 da tre, 2 su 2 nei liberi) e il solito buon apporto difensivo. Non può bastare, però, assieme al solo Stern per giustificare la prima, agognata vittoria arancione.
Val.Mo.