La Müller torna in campo a Trieste contro la Coop Nordest. Il pronostico le è ampiamente sfavorevole perchè la squadra di Pancotto è, dall’inizio della stagione, la settima forza del campionato ed è impegnata a difendere la posizione dall’attacco della Würth Roma, staccata di soli due punti. La Müller vinse all’andata, ma quello era il periodo di maggiore condizione della squadra, con i giochi voluti da Lardo interpretati al meglio da una squadra che aveva acquisito meccanismi mandati a memoria e che era molto ben equilibrata in attacco e in difesa. La Müller di oggi, invece, è ancora un "cantiere" aperto, nel quale due "mattoni" vanno inseriti al meglio nella casa in costruzione. Burrough e Higgs hanno, indubbiamente, le qualità tecniche per essere di rinforzo alla pattuglia di Lardo, al di là dell’indubbia utilità che portano consentendo una "panchina" più lunga e, quindi, forze sempre fresche in campo.
La Müller, però, deve cercare di risolvere al più presto i propri problemi, per conquistare quei due punti che ancora mancano per essere pressoché certi della salvezza. Il successo della Fillattice Imola sul campo di Fabriano, martedì sera, complica un po’ le cose perchè la squadra di Mazzon è attesa ora da due ravvicinati incontri casalinghi contro Biella e Varese ed ha, pertanto, la possibilità di arrivare ad una sola partita di distanza di una Müller che uscisse sconfitta, come da pronostico, questa sera a Trieste e domenica prossima al Palaolimpia contro la Kinder. La Müller, comunque, sa che con una sola vittoria nelle sei partite che ancora rimangono arriverebbe alla conquista del suo "scudetto" e può giocare senza particolari assilli, cercando di riproporre in campo, al contrario di quanto accaduto ad Avellino, le sue proverbiali caratteristiche di squadra mai doma.
La serata non si annuncia facile. La Coop Nordest, è vero, è squadra che, nel corso della stagione, ha avuto diversi alti e bassi di rendimento, ma sul proprio campo riesce quasi sempre ad esprimere il meglio di se stessa, come è stato, ad esempio, sabato scorso contro Roma. Al momento, la squadra di Pancotto ha i suoi perni fondamentali nei lunghi, in particolare in Podestà, che sta giocando veramente un gradino sopra gli altri, confermando tutte le qualità delle quali era accreditato sin da giovanissimo, a Livorno. Trieste ora gioca molto per lui, spalle a canestro.
La Müller, però, per reggere il confronto dovrà sostenere al meglio i duelli con gli esterni di Trieste, in particolare Erdmann e Washington (assente martedì sera nella partita persa sul campo della Benetton, ma in campo questa sera), per i quali i giochi di Pancotto lasciano molto spazio agli "uno contro uno". Le fortune della Müller dovranno, inevitabilmente, passare da una buona difesa contro queste iniziative degli americani di Trieste. Altro punto "chiave" della partita dei gialloblù, sarà togliere il ritmo a Maric, come bene riuscì all’andata al Palaolimpia. Il play slavo è, infatti, più che mai l’ago della bilancia nel gioco di Trieste, che può, comunque, contare in regia anche sull’apporto di Lazic, serbo già visto con Udine e Pesaro (e con Scafati). Tutti i giochi della Coop Nordest passano attraverso Maric, molto bravo ad utilizzare i "pick and roll" sia in transizione che a metà campo.
La Coop Nordest conta anche su una panchina molto lunga, visto che da lì partono Jones, americano esperto che dà quel tiro da tre punti che manca un po’ a Washington, e Casoli, un nazionale che sta disputando un campionato ad un livello più alto del previsto, capace di tirare bene da tre, tanto che Pancotto prevede giochi che lo portano faccia a canestro per le bombe. Lo stesso Lazic è tiratore esperto.
Trieste, che può contare un pubblico sempre numeroso, ama giocare "a uomo" in difesa. La Müller dovrà lavorare bene contro i lunghi Podestà e Mazique, che sono ottimi rimbalzisti offensivi, per non pagare troppo, come già accaduto sabato scorso ad Avellino.
«La Coop Nordest - avverte Lino Lardo-, sul proprio campo, ha tenuto un ruolino di marcia molto importante, battendo squadre di rango. Dall’inizio del campionato, è a ridosso delle migliori ed è squadra molto quadrata e ben allenata. Per noi, come del resto sappiamo bene, sarà un’altra gara molto dura contro una squadra ben coperta in tutti i ruoli e che gioca una buona pallacanestro, magari non spettacolare, ma che comunque piace a me, equilibrata, con una buonissima difesa ed un attacco molto organizzato. Da parte nostra, ci vorrà una partita concreta, per rispondere con le stesse armi, visto che il tipo di pallacanestro delle due squadre è simile. Ci vorrebbe la miglior Müller, ma non sappiamo bene in quali condizioni saremo dopo le ultime uscite».
n In attesa della Kinder. Sono in vendita al Box Office di via del Pontiere 27/a (tel. 045-8011154; ore 9.30-12.30 e 15.30-19.30; sabato 9.30-12.30) i biglietti per Müller-Kinder di domenica prossima (ore 18.15) al Palaolimpia. I prezzi: poltronissime e parterre: 39 euro (ridotto 31); distinti centrali numerati 28.50 (23.00), tribuna centrale numerata 23.00 (18.50), gradinata numerata 16.50 (13.50), gradinata centrale 13.50 (12.50), curva 12.50 (10.50). «Il presidente della Federbasket non è nelle condizioni di dire se la Scaligera resterà in A1 o dovrà ricominciare dalla Legadue». L’ingegner Sandro Bordato, che con la Proscaligera ha presentato un progetto per il salvataggio della società, replica così alle affermazioni del presidente nazionale Maifredi. «Il campo, intanto - ribadisce - definirà se Verona avrà diritto alla A1. Se la squadra si salverà e se interverrà una società a risanare la società, pagando il debito sportivo, questa avrà titolo per vedersi assegnato il titolo sportivo guadagnato sul campo». Verona, però, corre il rischio, secondo il presidente Maifredi di dover ricominciare dalla Legadue in quanto la Scaligera non avrebbe rispettato il parametro relativo alla quota minima da destinare ai pagamenti dei giocatori. Ma Bordato osserva: «Una volta acquisito il titolo sportivo, poi subentrerà una fase, che non può essere predeterminata oggi, nella quale la Comtec effettuerà i controlli sul rispetto dei parametri. Solo allora, a campionato finito, verrà fuori quali società non avranno rispettato una serie di parametri, non solo quello relativo agli stipendi».
E, su questo aspetto, Bordato sostiene: «Giuridicamente è tutto da dimostrare che una nuova società, alla quale sia stato assegnato il titolo sportivo, possa essere considerata responsabile di eventuali inadempienze compiute da una società fallita, nella quale questa nuova società non era presente. La Lega, insomma, potrà dire chi avrà rispettato o meno i parametri, ma bisognerà capire come le colpe possano ricadere sulla società che ha acquisito il titolo sportivo».
Bordato, intanto, conferma che «Proscaligera continua nel lavoro per poter garantire alla società di andare avanti, sia sul fronte di poterci garantire il titolo sportivo sia su quello di dare "benzina" alla macchina anche per gli anni prossimi, secondo il nostro progetto triennale». «Sino al 12 aprile - prosegue Bordato -, il giorno nel quale si conoscerà la "lista della spesa" poco si potrà fare. Vedremo allora se saremo nelle condizioni di pagare il debito sportivo. Se sarà così, Proscaligera sarà anche nelle condizioni di chiedere il titolo sportivo. Parallelamente stiamo lavorando per chiudere con uno sponsor importante che ci consenta di sostenere il progetto triennale».
Bordato ricorda, ancora una volta, che «il nostro progetto prevede la più ampia partecipazione ed è aperto a tutti, compreso Vicenzi». «È chiaro - aggiunge - che in una società di questo tipo comandi chi abbia competenza. Ci sono sistemi collaudati e garantiti per la governabilità di un public company. Se Vicenzi non condivide la nostra impostazione, ci pone nelle condizioni di non potergli dare una mano. Mi spiace che qualcuno ci abbia voluto descrivere come una cordata contro Vicenzi. Rispetto l’opinione di Giuseppe Vicenzi, ma se lui non concorda con la nostra impostazione, c’è l’impossibilità materiale di agire insieme».
Renzo Puliero
La Müller, però, deve cercare di risolvere al più presto i propri problemi, per conquistare quei due punti che ancora mancano per essere pressoché certi della salvezza. Il successo della Fillattice Imola sul campo di Fabriano, martedì sera, complica un po’ le cose perchè la squadra di Mazzon è attesa ora da due ravvicinati incontri casalinghi contro Biella e Varese ed ha, pertanto, la possibilità di arrivare ad una sola partita di distanza di una Müller che uscisse sconfitta, come da pronostico, questa sera a Trieste e domenica prossima al Palaolimpia contro la Kinder. La Müller, comunque, sa che con una sola vittoria nelle sei partite che ancora rimangono arriverebbe alla conquista del suo "scudetto" e può giocare senza particolari assilli, cercando di riproporre in campo, al contrario di quanto accaduto ad Avellino, le sue proverbiali caratteristiche di squadra mai doma.
La serata non si annuncia facile. La Coop Nordest, è vero, è squadra che, nel corso della stagione, ha avuto diversi alti e bassi di rendimento, ma sul proprio campo riesce quasi sempre ad esprimere il meglio di se stessa, come è stato, ad esempio, sabato scorso contro Roma. Al momento, la squadra di Pancotto ha i suoi perni fondamentali nei lunghi, in particolare in Podestà, che sta giocando veramente un gradino sopra gli altri, confermando tutte le qualità delle quali era accreditato sin da giovanissimo, a Livorno. Trieste ora gioca molto per lui, spalle a canestro.
La Müller, però, per reggere il confronto dovrà sostenere al meglio i duelli con gli esterni di Trieste, in particolare Erdmann e Washington (assente martedì sera nella partita persa sul campo della Benetton, ma in campo questa sera), per i quali i giochi di Pancotto lasciano molto spazio agli "uno contro uno". Le fortune della Müller dovranno, inevitabilmente, passare da una buona difesa contro queste iniziative degli americani di Trieste. Altro punto "chiave" della partita dei gialloblù, sarà togliere il ritmo a Maric, come bene riuscì all’andata al Palaolimpia. Il play slavo è, infatti, più che mai l’ago della bilancia nel gioco di Trieste, che può, comunque, contare in regia anche sull’apporto di Lazic, serbo già visto con Udine e Pesaro (e con Scafati). Tutti i giochi della Coop Nordest passano attraverso Maric, molto bravo ad utilizzare i "pick and roll" sia in transizione che a metà campo.
La Coop Nordest conta anche su una panchina molto lunga, visto che da lì partono Jones, americano esperto che dà quel tiro da tre punti che manca un po’ a Washington, e Casoli, un nazionale che sta disputando un campionato ad un livello più alto del previsto, capace di tirare bene da tre, tanto che Pancotto prevede giochi che lo portano faccia a canestro per le bombe. Lo stesso Lazic è tiratore esperto.
Trieste, che può contare un pubblico sempre numeroso, ama giocare "a uomo" in difesa. La Müller dovrà lavorare bene contro i lunghi Podestà e Mazique, che sono ottimi rimbalzisti offensivi, per non pagare troppo, come già accaduto sabato scorso ad Avellino.
«La Coop Nordest - avverte Lino Lardo-, sul proprio campo, ha tenuto un ruolino di marcia molto importante, battendo squadre di rango. Dall’inizio del campionato, è a ridosso delle migliori ed è squadra molto quadrata e ben allenata. Per noi, come del resto sappiamo bene, sarà un’altra gara molto dura contro una squadra ben coperta in tutti i ruoli e che gioca una buona pallacanestro, magari non spettacolare, ma che comunque piace a me, equilibrata, con una buonissima difesa ed un attacco molto organizzato. Da parte nostra, ci vorrà una partita concreta, per rispondere con le stesse armi, visto che il tipo di pallacanestro delle due squadre è simile. Ci vorrebbe la miglior Müller, ma non sappiamo bene in quali condizioni saremo dopo le ultime uscite».
n In attesa della Kinder. Sono in vendita al Box Office di via del Pontiere 27/a (tel. 045-8011154; ore 9.30-12.30 e 15.30-19.30; sabato 9.30-12.30) i biglietti per Müller-Kinder di domenica prossima (ore 18.15) al Palaolimpia. I prezzi: poltronissime e parterre: 39 euro (ridotto 31); distinti centrali numerati 28.50 (23.00), tribuna centrale numerata 23.00 (18.50), gradinata numerata 16.50 (13.50), gradinata centrale 13.50 (12.50), curva 12.50 (10.50). «Il presidente della Federbasket non è nelle condizioni di dire se la Scaligera resterà in A1 o dovrà ricominciare dalla Legadue». L’ingegner Sandro Bordato, che con la Proscaligera ha presentato un progetto per il salvataggio della società, replica così alle affermazioni del presidente nazionale Maifredi. «Il campo, intanto - ribadisce - definirà se Verona avrà diritto alla A1. Se la squadra si salverà e se interverrà una società a risanare la società, pagando il debito sportivo, questa avrà titolo per vedersi assegnato il titolo sportivo guadagnato sul campo». Verona, però, corre il rischio, secondo il presidente Maifredi di dover ricominciare dalla Legadue in quanto la Scaligera non avrebbe rispettato il parametro relativo alla quota minima da destinare ai pagamenti dei giocatori. Ma Bordato osserva: «Una volta acquisito il titolo sportivo, poi subentrerà una fase, che non può essere predeterminata oggi, nella quale la Comtec effettuerà i controlli sul rispetto dei parametri. Solo allora, a campionato finito, verrà fuori quali società non avranno rispettato una serie di parametri, non solo quello relativo agli stipendi».
E, su questo aspetto, Bordato sostiene: «Giuridicamente è tutto da dimostrare che una nuova società, alla quale sia stato assegnato il titolo sportivo, possa essere considerata responsabile di eventuali inadempienze compiute da una società fallita, nella quale questa nuova società non era presente. La Lega, insomma, potrà dire chi avrà rispettato o meno i parametri, ma bisognerà capire come le colpe possano ricadere sulla società che ha acquisito il titolo sportivo».
Bordato, intanto, conferma che «Proscaligera continua nel lavoro per poter garantire alla società di andare avanti, sia sul fronte di poterci garantire il titolo sportivo sia su quello di dare "benzina" alla macchina anche per gli anni prossimi, secondo il nostro progetto triennale». «Sino al 12 aprile - prosegue Bordato -, il giorno nel quale si conoscerà la "lista della spesa" poco si potrà fare. Vedremo allora se saremo nelle condizioni di pagare il debito sportivo. Se sarà così, Proscaligera sarà anche nelle condizioni di chiedere il titolo sportivo. Parallelamente stiamo lavorando per chiudere con uno sponsor importante che ci consenta di sostenere il progetto triennale».
Bordato ricorda, ancora una volta, che «il nostro progetto prevede la più ampia partecipazione ed è aperto a tutti, compreso Vicenzi». «È chiaro - aggiunge - che in una società di questo tipo comandi chi abbia competenza. Ci sono sistemi collaudati e garantiti per la governabilità di un public company. Se Vicenzi non condivide la nostra impostazione, ci pone nelle condizioni di non potergli dare una mano. Mi spiace che qualcuno ci abbia voluto descrivere come una cordata contro Vicenzi. Rispetto l’opinione di Giuseppe Vicenzi, ma se lui non concorda con la nostra impostazione, c’è l’impossibilità materiale di agire insieme».
Renzo Puliero