La Pompea riesce a vincere contro la Virtus Roma al termine di una gara intensa e ricca di emozioni. Tutte le trepidazioni possono essere riassunte negli ultimi 17"di gioco. Greer va in lunetta sul 72-72 ed ha la freddezza di realizzare entrambi i tiri liberi. Roma ha la palla della vittoria, coach Bucchi ordina dalla panchina che deve essere Myers ad interessarsi della pratica. E così Carlton si prende tutte le responsabilità sulle sue spalle, Rajola difende faccia a faccia levando il respiro all'esterno di Roma che si "accontenta" di una tripla dalla posizione centrale con tutto il fiato sul collo di Rajola. Il tentativo per vincere la partita però si spegne sul ferro e così la Pompea vince la partita ed ha l'onore di interrompere l'imbattibilità esterna del team capitolino.
Ma la partita offre emozioni forti anche prima della palla a due. Infatti il pubblico napoletano accoglie con una interminabile standing ovation Piero Bucchi, l'allenatore della storica promozione in serie A. Bucchi si commuove e riceve anche un premio dalle mani del presidente Maione in segno di grande riconoscenza per il lavoro fatto nella scorsa stagione.
Ma il presidente Maione non si limita solo a dare "carote". Infatti il numero uno della Pompea a fine partita usa anche il bastone contro le istituzioni cittadine. "Sono stanco di essere preso in giro- sentenzia Maione- c'è qualcuno che non mantiene le promesse. I lavori per la Tensotruttura da cinquemila posti da realizzarsi a Fuorigrotta non sono neanche iniziati. In settimana farò sapere tutte le mie verità perché svelerò i tanti retroscena della vicenda. Sono molto arrabbiato con le Istituzioni e non escludo di adire alle vie legali".
Ma torniamo alla partita, Napoli parte bene con un Clack elettrico e continuo sia in attacco che in difesa. Roma sembra stordita e forse paga anche l'esclusione di Myers dallo starting five a causa di alcuni problemi fisici. Al 4' il risultato è sul 11-7 in favore di Napoli. Poi l'ingresso in campo di del numero 10 romano restituisce energie alla Virtus che piazza un terrificante parziale di 19-2 con quattro triple in fila che sembra che mettano al tappeto la Pompea. Il quarto si chiude sul +16 in favore del team di Bucchi (16-32).
Nel secondo parziale Napoli alza il volume in difesa, le tante palle recuperate permettono agli uomini di Mazzon di ritornare nel match. L'esordio di Conlon è positivo, due giochi da tre punti consecutivi del pivot irlandese riportano la Pompea a -4 (34-38 al 16'). Le due squadre vanno al riposo sul punteggio di 39-42 con l'inerzia della partita tutta dalla parte della Pompea.
Nel terzo periodo Napoli vola con i punti di Jones ed Andersen. Un canestro in penetrazione di Clack consente alla compagine partenopea di andare addirittura sul +10 (56-46). A quel punto la Pompea non riesce ad avere quell'istinto del killer che le permetterebbe di chiudere il match. Le troppe palle perse in modo banale consentono a Roma di ritornare in partita. La frazione si conclude con Napoli avanti di sole tre lunghezze con il punteggio di 62-59.
Nell'ultimo quarto la gara vive sui binari dell'equilibrio. Penberthy è protagonista di troppi errori di scelte in attacco, ma Roma non ne approfitta. Al 33' Jones esce per falli e Mazzon preferisce giocare con i quattro piccoli con Clack da quattro. Ad 1'04" è sempre l'ala texana che dalla lunetta fissa il punteggio sul 72-70. A 24" dalla sirena è Jenkins che dalla linea della carità impatta la partita sul 72-72. Poi l'epilogo della gara con i punti di Greer ed il tentativo fallito di Myers dalla distanza che permettono a Napoli di portare a casa i due punti.
Lucio Pengue
Ma la partita offre emozioni forti anche prima della palla a due. Infatti il pubblico napoletano accoglie con una interminabile standing ovation Piero Bucchi, l'allenatore della storica promozione in serie A. Bucchi si commuove e riceve anche un premio dalle mani del presidente Maione in segno di grande riconoscenza per il lavoro fatto nella scorsa stagione.
Ma il presidente Maione non si limita solo a dare "carote". Infatti il numero uno della Pompea a fine partita usa anche il bastone contro le istituzioni cittadine. "Sono stanco di essere preso in giro- sentenzia Maione- c'è qualcuno che non mantiene le promesse. I lavori per la Tensotruttura da cinquemila posti da realizzarsi a Fuorigrotta non sono neanche iniziati. In settimana farò sapere tutte le mie verità perché svelerò i tanti retroscena della vicenda. Sono molto arrabbiato con le Istituzioni e non escludo di adire alle vie legali".
Ma torniamo alla partita, Napoli parte bene con un Clack elettrico e continuo sia in attacco che in difesa. Roma sembra stordita e forse paga anche l'esclusione di Myers dallo starting five a causa di alcuni problemi fisici. Al 4' il risultato è sul 11-7 in favore di Napoli. Poi l'ingresso in campo di del numero 10 romano restituisce energie alla Virtus che piazza un terrificante parziale di 19-2 con quattro triple in fila che sembra che mettano al tappeto la Pompea. Il quarto si chiude sul +16 in favore del team di Bucchi (16-32).
Nel secondo parziale Napoli alza il volume in difesa, le tante palle recuperate permettono agli uomini di Mazzon di ritornare nel match. L'esordio di Conlon è positivo, due giochi da tre punti consecutivi del pivot irlandese riportano la Pompea a -4 (34-38 al 16'). Le due squadre vanno al riposo sul punteggio di 39-42 con l'inerzia della partita tutta dalla parte della Pompea.
Nel terzo periodo Napoli vola con i punti di Jones ed Andersen. Un canestro in penetrazione di Clack consente alla compagine partenopea di andare addirittura sul +10 (56-46). A quel punto la Pompea non riesce ad avere quell'istinto del killer che le permetterebbe di chiudere il match. Le troppe palle perse in modo banale consentono a Roma di ritornare in partita. La frazione si conclude con Napoli avanti di sole tre lunghezze con il punteggio di 62-59.
Nell'ultimo quarto la gara vive sui binari dell'equilibrio. Penberthy è protagonista di troppi errori di scelte in attacco, ma Roma non ne approfitta. Al 33' Jones esce per falli e Mazzon preferisce giocare con i quattro piccoli con Clack da quattro. Ad 1'04" è sempre l'ala texana che dalla lunetta fissa il punteggio sul 72-70. A 24" dalla sirena è Jenkins che dalla linea della carità impatta la partita sul 72-72. Poi l'epilogo della gara con i punti di Greer ed il tentativo fallito di Myers dalla distanza che permettono a Napoli di portare a casa i due punti.
Lucio Pengue