Un lunedì un po' moscio per Ettore Messina: la sconfitta nell'ultimo posto dove avrebbe voluto perdere (anche gli applausi, certo, ma quelli non fanno classifica), un Mario Stojic sempre più inconsistente e le parole di Nicola, scontento del modo in cui viene coinvolto nel gioco della squadra. Ce n'è abbastanza, quindi, per fare un supplemento d'indagine.
Marcelo si lamenta, dice che vede pochi palloni.
«Noi facciamo molte cose simili a quelle della Benetton dell'anno scorso e che la mia Virtus faceva in passato con Savic, Smodis eccetera. Presumo, dunque, che gli spazi ci siano anche per Nicola, aggiungendo però che lui non sta attraversando un buon momento. Ma è chiaro che non vorrei rispondere ad un mio giocatore attraverso i giornali: aspetto che dica qualcosa a me, ci saranno le occasioni per tornare sull'argomento. D'altra parte il basket non è fatto solo di tiro e domenica ho visto Frosini particolarmente brillante (chiaro il riferimento alla difesa di Nicola, ndr)».
Altro tasto dolente: il rendimento di Stojic.
«Sinceramente, non ho molto da dire. Lui è un giocatore che l'anno passato faceva anche l'undicesimo, ho cercato di dargli anche delle opportunità a livello di quintetto base, ma sta rendendo al di sotto delle aspettative. Non vedo alternative, se non avere pazienza e fiducia».
Sì, ma fino a quando? In questo momento, con Stojic in campo, giocate in attacco in quattro.
«Mi sembra che Mario abbia evidenti difficoltà psicologiche e faccia molte cose senza convinzione: lui, prima di tutto, deve recuperare un po' di fiducia nei suoi mezzi, ma è un problema che risale alla parte centrale della scorsa stagione. Contro la Scavolini sembrava che si fosse sbloccato, invece la gara dopo, contro il Pau, è tornato a deludere. La fiducia gliel'abbiamo data, ma è lui che deve cercare di giocare più convinto. Se uno non ha fiducia in se stesso, difficile che possa pretenderla dagli altri. L'ho fatto giocare titolare per un mese e mezzo senza grossi risultati: come posso continuare a tenere fuori uno che gioca meglio di lui? Ho pensato che il non avere la pressione di partire in quintetto potesse aiutarlo, invece niente. Tuttavia, credo sia ancora presto per fasciarci la testa e per emettere dei giudizi definitivi, in fondo la squadra ha perso due gare di misura su campi difficili, domenica, oltretutto, Edney era ancora debole. Ancora rimpiango quei 22 palloni buttati via, però la squadra è viva, gioca con grinta e Langdon, un po' alla volta, sta imparando cosa deve dare uno straniero: prendersi responsabilità importanti».
Per quello che a Casalecchio non eri incazzato nero come sempre sei dopo una sconfitta.
«Non ho voluto dare soddisfazione alla Virtus... Me lo ha insegnato Nikolic.
Ma, quando perdevi con Treviso, t'arrabbiavi.
«Guardate che ero molto contrariato anche domenica, ma, solo per quella gara, sono riuscito a non darlo a vedere. A partire dalla prossima tornerò quello di prima».
GHIRADA NEWS. Appuntamento su AntennaTre oggi dalle 20.30 alle 22.30. Ospiti in diretta Max Bulleri, Marcelo Nicola e Yoichi Kato. In programma sintesi delle gare di Benetton e Sisley e speciali (numero verde 800.99.60.64, e-mail gnewsghirada.it).
Silvano Focarelli
Marcelo si lamenta, dice che vede pochi palloni.
«Noi facciamo molte cose simili a quelle della Benetton dell'anno scorso e che la mia Virtus faceva in passato con Savic, Smodis eccetera. Presumo, dunque, che gli spazi ci siano anche per Nicola, aggiungendo però che lui non sta attraversando un buon momento. Ma è chiaro che non vorrei rispondere ad un mio giocatore attraverso i giornali: aspetto che dica qualcosa a me, ci saranno le occasioni per tornare sull'argomento. D'altra parte il basket non è fatto solo di tiro e domenica ho visto Frosini particolarmente brillante (chiaro il riferimento alla difesa di Nicola, ndr)».
Altro tasto dolente: il rendimento di Stojic.
«Sinceramente, non ho molto da dire. Lui è un giocatore che l'anno passato faceva anche l'undicesimo, ho cercato di dargli anche delle opportunità a livello di quintetto base, ma sta rendendo al di sotto delle aspettative. Non vedo alternative, se non avere pazienza e fiducia».
Sì, ma fino a quando? In questo momento, con Stojic in campo, giocate in attacco in quattro.
«Mi sembra che Mario abbia evidenti difficoltà psicologiche e faccia molte cose senza convinzione: lui, prima di tutto, deve recuperare un po' di fiducia nei suoi mezzi, ma è un problema che risale alla parte centrale della scorsa stagione. Contro la Scavolini sembrava che si fosse sbloccato, invece la gara dopo, contro il Pau, è tornato a deludere. La fiducia gliel'abbiamo data, ma è lui che deve cercare di giocare più convinto. Se uno non ha fiducia in se stesso, difficile che possa pretenderla dagli altri. L'ho fatto giocare titolare per un mese e mezzo senza grossi risultati: come posso continuare a tenere fuori uno che gioca meglio di lui? Ho pensato che il non avere la pressione di partire in quintetto potesse aiutarlo, invece niente. Tuttavia, credo sia ancora presto per fasciarci la testa e per emettere dei giudizi definitivi, in fondo la squadra ha perso due gare di misura su campi difficili, domenica, oltretutto, Edney era ancora debole. Ancora rimpiango quei 22 palloni buttati via, però la squadra è viva, gioca con grinta e Langdon, un po' alla volta, sta imparando cosa deve dare uno straniero: prendersi responsabilità importanti».
Per quello che a Casalecchio non eri incazzato nero come sempre sei dopo una sconfitta.
«Non ho voluto dare soddisfazione alla Virtus... Me lo ha insegnato Nikolic.
Ma, quando perdevi con Treviso, t'arrabbiavi.
«Guardate che ero molto contrariato anche domenica, ma, solo per quella gara, sono riuscito a non darlo a vedere. A partire dalla prossima tornerò quello di prima».
GHIRADA NEWS. Appuntamento su AntennaTre oggi dalle 20.30 alle 22.30. Ospiti in diretta Max Bulleri, Marcelo Nicola e Yoichi Kato. In programma sintesi delle gare di Benetton e Sisley e speciali (numero verde 800.99.60.64, e-mail gnewsghirada.it).
Silvano Focarelli