La vittoria della Coop Nordest scomoda le istituzioni triestine. Al termine dell’incontro il sindaco Dipiazza in persona, presente in tribuna, ha voluto recarsi nello spogliatoio per elogiare i giocatori.
Ma quali meriti hanno i triestini, in un incontro dove non si è visto l’attacco della Snaidero? Pancotto non ha dubbi e in sala stampa sottolinea la perfetta applicazione difensiva dei suoi: «Siamo stati bravi a difendere, soprattutto dopo il loro parziale iniziale. Non era facile imporsi al termine di una settimana così intensa, ma siamo stati bravi a capitalizzare le situazioni che si sono create».
Grande difesa, dunque.
«È stato un derby anomalo, giocato sull’onda delle stanchezze e delle tensioni. Abbiamo commesso meno errori e abbiamo tenuto un perfetto atteggiamento difensivo. Nessuno ha tradito».
L’attacco?
«Volevamo attaccare vicino al canestro, senza però trascurare il perimetro e i ragazzi nel secondo tempo hanno saputo bilanciare i giochi. Certo, abbiamo pure commesso qualche errore di gestione, ma vi abbiamo rimediato».
Trenta punti in classifica: ne mancano sempre 4 per raggiungere la matematica salvezza?
«Sapete che questa è una mia provocazione: voglio che i miei giocatori non si accontentino di quanto finora ottenuto. Avere raggiunto questo traguardo deve darci la spinta per crescere ancora».
Paolo Menis
Ma quali meriti hanno i triestini, in un incontro dove non si è visto l’attacco della Snaidero? Pancotto non ha dubbi e in sala stampa sottolinea la perfetta applicazione difensiva dei suoi: «Siamo stati bravi a difendere, soprattutto dopo il loro parziale iniziale. Non era facile imporsi al termine di una settimana così intensa, ma siamo stati bravi a capitalizzare le situazioni che si sono create».
Grande difesa, dunque.
«È stato un derby anomalo, giocato sull’onda delle stanchezze e delle tensioni. Abbiamo commesso meno errori e abbiamo tenuto un perfetto atteggiamento difensivo. Nessuno ha tradito».
L’attacco?
«Volevamo attaccare vicino al canestro, senza però trascurare il perimetro e i ragazzi nel secondo tempo hanno saputo bilanciare i giochi. Certo, abbiamo pure commesso qualche errore di gestione, ma vi abbiamo rimediato».
Trenta punti in classifica: ne mancano sempre 4 per raggiungere la matematica salvezza?
«Sapete che questa è una mia provocazione: voglio che i miei giocatori non si accontentino di quanto finora ottenuto. Avere raggiunto questo traguardo deve darci la spinta per crescere ancora».
Paolo Menis