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Un giudizio di Calamai sulla Benetton

L'analisi tecnica dell'ex coach della Reyer: «Una squadra più debole di quella dello scudetto»

«Questa Benetton, rispetto a quella dell'anno scorso, ha minimo 25 punti in meno nelle mani». L'opinione, condivisa da molti critici, è di Marco Calamai, ospite fisso al PalaMalaguti. L'ex coach di Ferrara e Venezia, dopo aver assistito alla prima sconfitta stagionale in campionato dei campioni d'Italia, ha fornito la sua analisi tecnica, come al solito accurata, dell'incontro. «Quest'anno ho visto, grazie alla televisione, quasi tutti gli incontri dei biancoverdi i quali, anche quando hanno vinto, hanno evidenziato chiaramente che il loro limite principale sta nel numero «tre». Stojic è ben al di sotto di Boki Nachbar, anche quello svagato delle peggiori serate. Poi, se guardiamo il roster a disposizione di D'Antoni, quello attuale di Messina è di una spanna inferiore. Nel ruolo di guardia, dalla fine di marzo, D'Antoni poteva contare su Bell e Chikalkin. Se al posto dell'ex campione Ncaa, Gherardini ha tesserato Langdon, che può anche essere equivalente all'attuale guardia della Virtus, Nemeth, però, in campo al massimo cinque-sei minuti a partita, e per di più quasi esclusivamente per difendere, non vale assolutamente Chikalkin. Per non parlare, poi, che D'Antoni poteva permettersi di avere come undicesimo uomo un certo Tskitishvili, non per niente finito nella Nba».
Nonostante tutto, però, Treviso ha rischiato di vincere: «Quando la Benetton ha difeso un paio di minuti come vuole Messina», continua Calamai, «ha fatto tremare la Virtus, alla quale manca ancora l'affiatamento. Se invece di Stojic, l'ultimo tiro l'avessero avuto, che so, Edney o Bulleri, Bologna avrebbe versato lacrime amare. In quell'ultima azione non ho capito nemmeno perchè Nicola, con 9 secondi ancora a disposizione e con Koturovic di fronte, abbia forzato quella tripla. Rispetto all'anno scorso, poi, alla Benetton manca anche... Nicola. L'argentino risolse a D'Antoni molte situazioni complicate, quest'anno, invece, sembra quasi spaesato. Se Treviso vorrà confermare il titolo, dovrà intervenire quanto prima sul mercato per aquistare», chiude Calamai, «quanto meno, un'ala piccola migliore di Stojic».
Davide Vatrella
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