Da un lato la riapertura della campagna abbonamenti (come potete leggere a parte), dall'altro l'esigenza di sfoltire una rosa che, dopo gli ultimi tre innesti, aveva troppi 'petali'. Così se per Sekularac – che sarebbe uno dei sacrificati in campionato non potendo, la schierare più di quattro extracomunitari per gara – si aprono piste che portano in Israele, per Cal Bowdler, che in bianconero ha disputato solo la gara di Supercoppa, a Genova, prima di finire sotto i ferri, c'è una strada più vicina. Che porta a un club molto legato alla Virtus di Marco Madrigali.
Siena e il suo giemme Ferdinando Minucci hanno pensato proprio a Cal quale elemento di “rincalzo” per rinforzare il settore lunghi della Città del Palio. Ieri Cal ha affrontato le visite mediche (è reduce da un intervento, ma ha perfettamente recuperato) e sempre ieri, ma in tarda serata, era a colloquio con i dirigenti della In giornata la firma sul contratto che legherà lo statunitense con passaporto irlandese al Monte dei Paschi.
La scelta di sfoltire la rosa è legata anche ai vincoli posti in questa stagione che non riguardano solo un numero massimo (quattro) di extracomunitari da mandare a referto, ma anche al tetto di giocatori utilizzabili, 18. La Virtus ne ha già ruotati 14, i dieci che hanno battuto la Benetton con l'aggiunta (in ordine rigorosamente alfabetico) di Andersen, Belinelli, Gagneur e Sekularac. Considerando che sono previsti i rientri di Beard e Smodis (di Morlende, invece, si sono perse le tracce: probabilmente è rientrato in Francia perché non c'era accordo sull'intervento che gli era stato proposto per risolvere i suoi problemi) la Virtus toccherà quota 16. Meglio tenersi almeno due caselline vuote, da utilizzare (e qui i bianconeri toccano ferro) in caso di infortuni.
Intanto dietro l'angolo, dopo l'impresa con la Benetton – la Virtus non ha solo imposto uno stop alla capolista, ma anche convinto per la qualità del gioco, per la difesa, e per il cuore dei grandi vecchi, Rigaudeau e Frosini – c'è l'impegno con lo Slask Wroclaw. Dopo due vittorie esterne, in Eurolega, la Virtus vuole una vittoria anche al PalaMalaguti. Per cancellare definitivamente quel passo falso iniziale con l'Asvel Villeurbanne.
Alessandro Gallo
Siena e il suo giemme Ferdinando Minucci hanno pensato proprio a Cal quale elemento di “rincalzo” per rinforzare il settore lunghi della Città del Palio. Ieri Cal ha affrontato le visite mediche (è reduce da un intervento, ma ha perfettamente recuperato) e sempre ieri, ma in tarda serata, era a colloquio con i dirigenti della In giornata la firma sul contratto che legherà lo statunitense con passaporto irlandese al Monte dei Paschi.
La scelta di sfoltire la rosa è legata anche ai vincoli posti in questa stagione che non riguardano solo un numero massimo (quattro) di extracomunitari da mandare a referto, ma anche al tetto di giocatori utilizzabili, 18. La Virtus ne ha già ruotati 14, i dieci che hanno battuto la Benetton con l'aggiunta (in ordine rigorosamente alfabetico) di Andersen, Belinelli, Gagneur e Sekularac. Considerando che sono previsti i rientri di Beard e Smodis (di Morlende, invece, si sono perse le tracce: probabilmente è rientrato in Francia perché non c'era accordo sull'intervento che gli era stato proposto per risolvere i suoi problemi) la Virtus toccherà quota 16. Meglio tenersi almeno due caselline vuote, da utilizzare (e qui i bianconeri toccano ferro) in caso di infortuni.
Intanto dietro l'angolo, dopo l'impresa con la Benetton – la Virtus non ha solo imposto uno stop alla capolista, ma anche convinto per la qualità del gioco, per la difesa, e per il cuore dei grandi vecchi, Rigaudeau e Frosini – c'è l'impegno con lo Slask Wroclaw. Dopo due vittorie esterne, in Eurolega, la Virtus vuole una vittoria anche al PalaMalaguti. Per cancellare definitivamente quel passo falso iniziale con l'Asvel Villeurbanne.
Alessandro Gallo
Fonte: Il Resto del Carlino