Con il rispetto che si deve alla più grande. Ma senza timore, in una serata all'insegna del nulla da perdere. Solo 48 ore dopo l'Impresa, la Snaidero è in visita guidata a casa Kinder, con il propellente del successo ottenuto su Cantù, ma anche con la reale consapevolezza che le probabilità di un blitz al Palamalaguti sono più o meno pari alle eventuali dimissioni da Mediaset da parte del...presidente del Consiglio in carica.
«Sino a che esisterà una sola chance di giocarcela, di rimanere in partita, di dare fastidio alla Virtus noi ci saremo - sbotta Frates - questo non vuol essere un discorso di pura spavalderia, ma fa parte di una mentalità che pretendo da tutti in ogni occasione».
- Non è che, dopo l'Oregon, ci avete preso gusto...
«Beh, adesso non esageriamo. La Kinder resta la mia favorita numero uno per lo scudetto, ma la Snaidero ha dimostrato di avere acquisito una sua identità. Vietato arrendersi, insomma, prima che il destino sia stato scritto».
- Tra i motivi del match, un duello Stern - Griffith da leccarsi i baffi. E il più in forma, attualmente, pare proprio il vostro Jeff...
«C'è da dire che Griffith è stato a lungo martoriato da un infortunio e che anche stasera non sarà al massimo. Stern, invece, è ormai una sicurezza, una presenza. Dopo aver digerito lo schock del derby e retto brillantemente l'urto dei vari Chiacig e Lindeman, mi auguro possa rendere dura la vita anche al pivottone bianconero».
- Con l'Oregon, Snaidero nuovamente prolifica, ma...
«Non stiamo attaccando come vorrei. La palla dovrebbe girare con più ordine e maggiore fluidità e rapidità: stiamo lavorando per questo. In più c'è il discorso Woolridge: in questo periodo, stante l'assenza di Alibegovic, Andrè sta cercando maggiormente la soluzione personale e il gioco di squadra finisce per risentirne».
- A bordo campo, stasera avrebbe potuto esserci un' altra persona invece del tuo collega Messina.
«Ciò che è realmente accaduto a Bologna lo sanno, probabilmente, solo Ettore e Madrigali. O forse nemmeno...Visto il tutto da fuori, non posso che fare mia la solita, arguta osservazione di Valerio Bianchini: se l'allenatore più vincente del mondo, con la Coppa Italia già in bacheca e ottime probabilità di riconfermarsi in campionato ed Eurolega, viene licenziato, significa che siamo proprio a..."Ground Zero". Non c'è più religione, insomma».
- Tornando a bomba: è arrivata ora di sbirciare al piano di sopra o è preferibile sempre volare basso ?
«Sino a che non saremo salvi, non sarà il caso di disegnare altri obiettivi. Ma non venitemi a chiedere di quante vittorie abbiamo bisogno, da qui alla fine della stagione regolare, per accedere ad eventuali play - off, perchè non ve lo saprei proprio dire».
Roberto Zanitti
«Sino a che esisterà una sola chance di giocarcela, di rimanere in partita, di dare fastidio alla Virtus noi ci saremo - sbotta Frates - questo non vuol essere un discorso di pura spavalderia, ma fa parte di una mentalità che pretendo da tutti in ogni occasione».
- Non è che, dopo l'Oregon, ci avete preso gusto...
«Beh, adesso non esageriamo. La Kinder resta la mia favorita numero uno per lo scudetto, ma la Snaidero ha dimostrato di avere acquisito una sua identità. Vietato arrendersi, insomma, prima che il destino sia stato scritto».
- Tra i motivi del match, un duello Stern - Griffith da leccarsi i baffi. E il più in forma, attualmente, pare proprio il vostro Jeff...
«C'è da dire che Griffith è stato a lungo martoriato da un infortunio e che anche stasera non sarà al massimo. Stern, invece, è ormai una sicurezza, una presenza. Dopo aver digerito lo schock del derby e retto brillantemente l'urto dei vari Chiacig e Lindeman, mi auguro possa rendere dura la vita anche al pivottone bianconero».
- Con l'Oregon, Snaidero nuovamente prolifica, ma...
«Non stiamo attaccando come vorrei. La palla dovrebbe girare con più ordine e maggiore fluidità e rapidità: stiamo lavorando per questo. In più c'è il discorso Woolridge: in questo periodo, stante l'assenza di Alibegovic, Andrè sta cercando maggiormente la soluzione personale e il gioco di squadra finisce per risentirne».
- A bordo campo, stasera avrebbe potuto esserci un' altra persona invece del tuo collega Messina.
«Ciò che è realmente accaduto a Bologna lo sanno, probabilmente, solo Ettore e Madrigali. O forse nemmeno...Visto il tutto da fuori, non posso che fare mia la solita, arguta osservazione di Valerio Bianchini: se l'allenatore più vincente del mondo, con la Coppa Italia già in bacheca e ottime probabilità di riconfermarsi in campionato ed Eurolega, viene licenziato, significa che siamo proprio a..."Ground Zero". Non c'è più religione, insomma».
- Tornando a bomba: è arrivata ora di sbirciare al piano di sopra o è preferibile sempre volare basso ?
«Sino a che non saremo salvi, non sarà il caso di disegnare altri obiettivi. Ma non venitemi a chiedere di quante vittorie abbiamo bisogno, da qui alla fine della stagione regolare, per accedere ad eventuali play - off, perchè non ve lo saprei proprio dire».
Roberto Zanitti
Fonte: Il Gazzettino