Per la quarta giornata dell’Eurolega 2002/2003, la Skipper sarà impegnata nel confronto sul campo dei francesi del Pau Orthez, domani sera con inizio alle 20.30 al Palais des Sports de Pau. Seconda trasferta della stagione europea biancoblù, dopo quella proibitiva di Barcellona nella partita inaugurale, e i successivi due turni che hanno visto la Skipper mettersi in corsa grazie ai due successi conquistati su Alba e Aek. E seconda delle tre trasferte consecutive che vedranno impegnati i giocatori della Fortitudo, tra Campionato (domenica scorsa a Fabriano), Eurolega appunto (domani sera a Pau) e di nuovo Campionato (domenica prossima a Cantù). Insomma, tre round duri e impegnativi sul ring dei canestri, per una Skipper che ha trovato il passo giusto la nei dieci giorni precedenti sfruttando al meglio le tre partite consecutive in casa, ed ora cerca di costruirsi la miglior mentalità da trasferta. Quella vista a Fabriano, venendo a capo di una serata negativa al tiro che poteva rivelarsi altamente pericolosa, e quella che i biancoblù metteranno sul campo degli avversari francesi, sperando di continuare la propria striscia positiva. Così come di poter recuperare, oltre a Vlado Scepanovic che finalmente potrà rientrare in campo, anche la migliore condizione per Kovacic e Pozzecco.
QUARTA PARTITA STAGIONALE IN EUROPA… Sarà la quarta partita della stagione dell’Eurolega biancoblù, la seconda in trasferta come anticipato precedentemente. Ripercorrendo il cammino della Skipper, dopo il ko per 94-75 subìto a Barcellona sono arrivate due importanti vittorie casalinghe, sull’Alba Berlino per 88-78 e sull’Aek Atene per 82-76, entrambe senza Scepanovic, e l’ultima anche senza Basile, dunque in condizioni certamente non facili. Ma che hanno tirato fuori dal collettivo guidato da Matteo Boniciolli grandi dimostrazioni di impegno, dedizione, sacrificio e soprattutto unione d’intenti, con cui la Fortitudo sta forgiando di gara in gara un gruppo giovane e che non solo ha talento ma anche un’enorme voglia di fare strada. E non soltanto in Italia, ma anche in Europea. Sarà la partita n. 127 per la Fortitudo in Eurolega nelle sette partecipazioni consecutive all’attivo, 67 le vittorie per il 52.9% di media. In classifica, la Skipper è attualmente al secondo posto con 4 punti in tre partite alla pari con Benetton, Cibona ed Efes (ma alle loro spalle nel differenziale canestri, per cui virtualmente al quinto posto), frutto appunto delle 2 vittorie contro 1 sconfitta.
PAU ORTHEZ, VOLTI E CAMMINO DEI FRANCESI… Non ha cambiato granché, la formazione francese del Pau Orthez, rispetto alla passata stagione. O meglio, non ha cambiato granché per quanto riguarda i giocatori nelle scelte estive, con la conferma dei due registi Fathoux e Lukovski, dei fortissimi esterni Diaw, Mickael e Florent Pietrus, e del centro Sellers. Confermato anche l’esterno Drozdov, sono arrivati invece a rinforzare la squadra quattro giocatori, dal play-guardia statunitense Kyle Hill proveniente dall’Asvel Villeurbanne, all’ala Dubos Fabien e al centro Julian Cyril entrambi provenienti da Nancy, e al centro Davor Pejcinovic l’anno scorso al Buducnost e a Varese. E’ cambiata poi la guida tecnica rispetto alla scorsa stagione, con l’arrivo in panchina di Frederic Sarre, dal Rueil. Il cammino del Pau Orthez è stato perfetto finora nel campionato d’oltralpe con 3 vittorie e 0 sconfitte (nell’ultimo turno, 88-79 su Strasburgo), non altrettanto però in Eurolega dove i francesi viaggiano nelle retrovie del girone, al sesto posto con 2 punti in tre gare: sconfitti dalla Benetton a Treviso al debutto per 94-73, hanno poi battuto in casa il Cibona Zagabria per 77-74, per poi cadere però nuovamente, a Barcellona, per 84-62.
L’ANNO SCORSO FINI’ SULL’ UNO A UNO… Furono due durissime battaglie, tra Pau Orthez e Skipper Fortitudo, quelle disputate nella Prima Fase d’Eurolega. La prima in terra di Francia, e che durò però soltanto fino a metà gara, lasciando spazio nei restanti 20’ ad una cavalcata trionfale dei francesi abilissimi nello sfruttare il talento fisico e atletico dei propri giocatori. Al ritorno, invece, fu la Skipper ad avere la meglio al Paladozza in una partita durissima e dal risultato imprescindibile per la rincorsa della Fortitudo alla Seconda Fase d’Eurolega, poi coronata dal successo proprio a discapito dei francesi. Ma è già ora di guardare avanti, e pensare soltanto alla sfida di domani. Dove si ricomincerà nuovamente dallo zero a zero.
RIENTRA SCEPANOVIC, RESTA IN DUBBIO KOVACIC… Un rientro tanto atteso in casa biancoblù, e finalmente possibile dopo quasi un mese di stop. Parliamo di Vlado Scepanovic, ovviamente, la “punta” dell’attacco biancoblù secondo i piani estivi di Savic e Boniciolli, ma ancora tutta da scoprire a causa dell’infiammazione ad un ginocchio che ha costretto Vlado a faticare oltre misura nelle prime partite giocando senza potersi allenare, quindi a fermarsi subito dopo la partita a Barcellona del 10 ottobre scorso, e saltando così in serie quelle successive di Roma, in casa con Alba, Montepaschi, Aek e infine la trasferta di domenica scorsa a Fabriano. Ora, naturalmente, avrà bisogno di un po’ di tempo per riacquistare il “timing” della partita ed inserirsi nel gioco di una Skipper che in queste settimane ha fatto grandi passi avanti, ma sicuramente l’ex-Partizan potrà portare ancor più pericolosità offensiva, una forte presenza anche difensiva ed esperienza e carisma già rodati sui parquet europei. Resta in dubbio, invece, la concreta possibilità di utilizzo di Emilio Kovacic da parte di coach Boniciolli: il giocatore, costretto a rimanere in panchina per tutta la partita di Fabriano, soffre per un problema muscolare ad una gamba, si è allenato comunque ieri e oggi partirà con la squadra per Pau. Non sono al meglio, infine, le condizioni fisiche di Gianmarco Pozzecco, ma la sua presenza in campo non dovrebbe essere in discussione.
LE PAROLE DI MATTEO BONICIOLLI… Tra Fabriano e Pau, ecco il pensiero e le parole del coach della Skipper Fortitudo Matteo Boniciolli, che guarda attentamente alla crescita del gruppo da lui guidato di gara in gara. “A Fabriano abbiamo giocato inevitabilmente e fisiologicamente brutto, ma con tante partite e i diffusi contrattempi fisici che ci hanno impedito di lavorare secondo i nostri programmi, è difficile per ora avere continuità estetica. Comunque il risultato l’abbiamo sfangato, e in questi casi, va bene così: anche a Pau la vittoria sarebbe importante per mettere a distanza una delle squadre che farà parte del gruppone che si giocherà l’ingresso alla “Top 16”. Sicuramente quella francese è una buona squadra, un po’ simile a noi come gioventù e quindi relativa esperienza, ma dotata di un atletismo eccezionale specie in tre elementi seguiti dalla NBA come i fratelli Pietrus e Diaw. A questi si uniscono un buon asse play-pivot con Lukovski e Sellers, mentre pare che sia stata assorbita bene anche la perdita di un elemento di valore come Esteller. Dovremo cercare di fare una partita di sacrificio difensivo cercando di far saltare i loro piani, credo che inevitabilmente ci salteranno addosso cercando di essere aggressivi e di avere grande intensità per esaltare le loro doti atletiche, trovando ritmo e contropiede. Dovremo anche stringere i denti, perché Kovacic scopriremo cosa può darci solo all’ultimo momento, chiedendo ancora a Galanda gli straordinari, in attesa che Van Den Spiegel riesca a fare il salto dalla quantità alla qualità. Scepanovic rientrerà, ma dopo tre settimane di stop, dovremo dargli tempo senza aspettarci subito la luna. Sono comunque soddisfatto dell’apporto dei nostri esterni anche in situazioni non ottimali, Barton e Delfino crescono di gara in gara, Fultz e Mancinelli ci hanno dato risposte importanti al di là degli alti e basi figli della loro gioventù, e così abbiamo ben gestito i problemi fisici di Basile quando non c’è stato e quelli che costringono Pozzecco a rallentare il lavoro nella ricerca della condizione migliore, gli ultimi 10’ di Basile e Poz insieme con Delfino a Fabriano hanno dimostrato quale intensità e ritmo potremo a vere quando arriverà la forma migliore. Il salto di qualità che dobbiamo fare è acquisire più personalità ed avere la capacità di riuscire ad imporre il nostro gioco”.
INTERVISTA AL CAPITANO, GIANLUCA BASILE… Freschissimo del rinnovo dell’accordo con la Fortitudo, a cui si è legato per le prossime due stagioni (e diventeranno così sette, da quando è arrivato nel 1998/99), Gianluca Basile è l’uomo giusto per la nostra “chiacchierata on line” alla vigilia della trasferta di Pau. Capitano, cominciamo da Fabriano: Fortitudo brutta ma vincente... “Vero, ma vincere quando non giochi benissimo conta anche di più, perché ti rendi conto che comunque lo spirito e la mentalità sono buone e la dimostrazione è stata la tenuta della difesa nel momento in cui si rischiava di sbandare”. A cosa si deve la discontinuità di gioco che avete accusato? “A Fabriano credo abbiano inciso alcuni fattori contingenti, da quelli fisici alla scelta tattica che ci eravamo imposti e cioè di abbassare i ritmi per cercare di costringerli a non trovare i binari preferiti, perché, essendo quasi tutti americani, hanno buone doti atletiche per correre. Tirare al limite dei 24” ha impedito loro di esprimersi come preferiscono, ma ci ha un po’ condizionati e non siamo riusciti nemmeno noi a trovare il nostro ritmo. Nonostante ciò, le note positive sono state la difesa, che ha retto, e il fatto che in attacco anche in una gara a punteggio basso abbiamo trovato una distribuzione di punti diffusa in più mani”. E ora Pau, alla ricerca del primo ‘colpo’ esterno... “Vincere varrebbe doppio, la classifica comincia a prendere forma, e dietro alle tre grandi favorite, Barcellona, Benetton ed Efes, noi e il Pau siamo in lotta diretta, metterli a quattro punti sarebbe un bel vantaggio. Ma non sarà facile, conosciamo bene quel campo, dove il pubblico è corretto ma fa un gran fracasso, complice anche la famosa banda, e loro in casa rendono di più riuscendo ad imporre le loro caratteristiche di grande atleticità. La chiave è nell’asse play-pivot, Lukovski è molto abile nelle penetrazioni più che come tiratore, e crea molti spazi per gli altri, mentre Sellers, saltatore incredibile e pivot atletico e veloce, con i suoi rimbalzi apre il loro gioco e soprattutto il contropiede per eccellenti atleti come i Pietrus e Diaw. Dovremo anche fare attenzione al loro penetra e scarica e per questo sarà importante tenere gli uno contro uno senza che ci sia bisogno degli aiuti dei lunghi”. E’ una Skipper ancora alla ricerca di un volto definito... “Io credo che la nostra forza invece dovrà essere la grande varietà di soluzioni, che ci consente di adattarci agli avversari ed al tempo stesso di essere imprevedibili. Per esempio, quando giochiamo insieme io e Delfino possiamo essere più atletici, mentre quando siamo insieme io e Poz ne guadagna il ritmo, con lui ci sono più spazi per le penetrazioni, ed a Fabriano i canestri decisivi di Delfino ed il mio sono nati dai suoi scarichi. Certamente, siamo una squadra nata per correre, e appena avremo con una condizione ottimale e sincronizzato gli automatismi, potremo essere ancora più pericolosi sia con i lunghi con gli esterni”. Insomma, dove vorreste arrivare? “Più lontano possibile, senza porci il problema adesso, ma pensando a lavorare duro. In questo mi sembra evidente l’impegno di tutti e la buona armonia che c’è fra noi, divertiamoci e facciamo divertire i nostri tifosi più che possiamo, i conti li tireremo più avanti e vedremo fin dove saremo arrivati. Credo che potremo toglierci delle soddisfazioni, se continueremo a lavorare e a restare così uniti”.
I ROSTER DI PAU ORTHEZ E SKIPPER A CONFRONTO… Ecco la composizione delle due squadre che si affronteranno domani sera nella quarta partita dell’Eurolega 2002/2003. Come noto, ogni squadra può portare in panchina fino a dodici giocatori (diversamente dal Campionato, in cui il limite è fissato a dieci). Pau Orthez: n. 4 Frederic Fathoux (playmaker, 180 cm, 1972), n. 5 Dragan Lukovski (playmaker, 181 cm, 1975), n. 6 Mickael Pietrus (ala, 199 cm, 1982), n. 7 Julian Cyril (centro, 206 cm, 1974), n. 8 Artour Drozdov (ala, 198 cm, 1980), n. 9 Fabien Dubos (ala, 204 cm, 1977), n. 11 Florent Pietrus (ala, 201 cm, 1981), n. 12 Kyle Hill (guardia, 186 cm, 1979), n. 13 Boris Diaw-Riffiod (guardia, 203 cm, 1982), n. 14 Davor Pejcinovic (centro, 211 cm, 1971), n. 15 Rod Sellers (centro, 206 cm, 1970). Allenatore: Frederic Sarre. Skipper Bologna: n. 5 Gianluca Basile (play-guardia, 190 cm, 1975), n. 6 Mate Skelin (pivot, 213 cm, 1974, Croazia), n. 8 Stefano Mancinelli (ala, 203 cm, 1983, Italia), n. 9 Robert Fultz (playmaker, 188 cm, 1982, Italia), n. 11 Lubos Barton (ala, 200 cm, 1980, Repubblica Ceca), n. 12 Gianmarco Pozzecco (playmaker, 180 cm, 1972, Italia), n. 13 Emilio Kovacic (pivot, 208 cm, 1968, Croazia), n. 14 Tomas Van Den Spiegel (ala-centro, 214 cm, 1978, Belgio), n. 15 Giacomo Galanda (ala-centro, 210 cm, 1975, Italia), n. 20 Carlos Delfino (guardia, 198 cm, 1982, Argentina). Capo Allenatore: Matteo Boniciolli, Assistenti Allenatori: Guglielmo Roggiani e Roberto Breveglieri.
LA DIRETTA SU RADIO BRUNO E FORTITUDO.IT… La partita di domani sera tra Skipper e Pau Orthez sarà trasmessa in radiocronaca diretta dal Palais des Sports de Pau a partire dalle ore 20.15, con le voci di Michele Forino e Fabrizio Pungetti, sulle frequenze regionali di Radio Bruno (102.8, 91.0 e 105.6 per Bologna e provincia) e sulla banda internet del sito ufficiale biancoblù www.fortitudo.it (con collegamento attivo alla pagina “On Air”), che manderà poi on line tutte le news di approfondimento nell’immediato dopo-gara.
QUARTA PARTITA STAGIONALE IN EUROPA… Sarà la quarta partita della stagione dell’Eurolega biancoblù, la seconda in trasferta come anticipato precedentemente. Ripercorrendo il cammino della Skipper, dopo il ko per 94-75 subìto a Barcellona sono arrivate due importanti vittorie casalinghe, sull’Alba Berlino per 88-78 e sull’Aek Atene per 82-76, entrambe senza Scepanovic, e l’ultima anche senza Basile, dunque in condizioni certamente non facili. Ma che hanno tirato fuori dal collettivo guidato da Matteo Boniciolli grandi dimostrazioni di impegno, dedizione, sacrificio e soprattutto unione d’intenti, con cui la Fortitudo sta forgiando di gara in gara un gruppo giovane e che non solo ha talento ma anche un’enorme voglia di fare strada. E non soltanto in Italia, ma anche in Europea. Sarà la partita n. 127 per la Fortitudo in Eurolega nelle sette partecipazioni consecutive all’attivo, 67 le vittorie per il 52.9% di media. In classifica, la Skipper è attualmente al secondo posto con 4 punti in tre partite alla pari con Benetton, Cibona ed Efes (ma alle loro spalle nel differenziale canestri, per cui virtualmente al quinto posto), frutto appunto delle 2 vittorie contro 1 sconfitta.
PAU ORTHEZ, VOLTI E CAMMINO DEI FRANCESI… Non ha cambiato granché, la formazione francese del Pau Orthez, rispetto alla passata stagione. O meglio, non ha cambiato granché per quanto riguarda i giocatori nelle scelte estive, con la conferma dei due registi Fathoux e Lukovski, dei fortissimi esterni Diaw, Mickael e Florent Pietrus, e del centro Sellers. Confermato anche l’esterno Drozdov, sono arrivati invece a rinforzare la squadra quattro giocatori, dal play-guardia statunitense Kyle Hill proveniente dall’Asvel Villeurbanne, all’ala Dubos Fabien e al centro Julian Cyril entrambi provenienti da Nancy, e al centro Davor Pejcinovic l’anno scorso al Buducnost e a Varese. E’ cambiata poi la guida tecnica rispetto alla scorsa stagione, con l’arrivo in panchina di Frederic Sarre, dal Rueil. Il cammino del Pau Orthez è stato perfetto finora nel campionato d’oltralpe con 3 vittorie e 0 sconfitte (nell’ultimo turno, 88-79 su Strasburgo), non altrettanto però in Eurolega dove i francesi viaggiano nelle retrovie del girone, al sesto posto con 2 punti in tre gare: sconfitti dalla Benetton a Treviso al debutto per 94-73, hanno poi battuto in casa il Cibona Zagabria per 77-74, per poi cadere però nuovamente, a Barcellona, per 84-62.
L’ANNO SCORSO FINI’ SULL’ UNO A UNO… Furono due durissime battaglie, tra Pau Orthez e Skipper Fortitudo, quelle disputate nella Prima Fase d’Eurolega. La prima in terra di Francia, e che durò però soltanto fino a metà gara, lasciando spazio nei restanti 20’ ad una cavalcata trionfale dei francesi abilissimi nello sfruttare il talento fisico e atletico dei propri giocatori. Al ritorno, invece, fu la Skipper ad avere la meglio al Paladozza in una partita durissima e dal risultato imprescindibile per la rincorsa della Fortitudo alla Seconda Fase d’Eurolega, poi coronata dal successo proprio a discapito dei francesi. Ma è già ora di guardare avanti, e pensare soltanto alla sfida di domani. Dove si ricomincerà nuovamente dallo zero a zero.
RIENTRA SCEPANOVIC, RESTA IN DUBBIO KOVACIC… Un rientro tanto atteso in casa biancoblù, e finalmente possibile dopo quasi un mese di stop. Parliamo di Vlado Scepanovic, ovviamente, la “punta” dell’attacco biancoblù secondo i piani estivi di Savic e Boniciolli, ma ancora tutta da scoprire a causa dell’infiammazione ad un ginocchio che ha costretto Vlado a faticare oltre misura nelle prime partite giocando senza potersi allenare, quindi a fermarsi subito dopo la partita a Barcellona del 10 ottobre scorso, e saltando così in serie quelle successive di Roma, in casa con Alba, Montepaschi, Aek e infine la trasferta di domenica scorsa a Fabriano. Ora, naturalmente, avrà bisogno di un po’ di tempo per riacquistare il “timing” della partita ed inserirsi nel gioco di una Skipper che in queste settimane ha fatto grandi passi avanti, ma sicuramente l’ex-Partizan potrà portare ancor più pericolosità offensiva, una forte presenza anche difensiva ed esperienza e carisma già rodati sui parquet europei. Resta in dubbio, invece, la concreta possibilità di utilizzo di Emilio Kovacic da parte di coach Boniciolli: il giocatore, costretto a rimanere in panchina per tutta la partita di Fabriano, soffre per un problema muscolare ad una gamba, si è allenato comunque ieri e oggi partirà con la squadra per Pau. Non sono al meglio, infine, le condizioni fisiche di Gianmarco Pozzecco, ma la sua presenza in campo non dovrebbe essere in discussione.
LE PAROLE DI MATTEO BONICIOLLI… Tra Fabriano e Pau, ecco il pensiero e le parole del coach della Skipper Fortitudo Matteo Boniciolli, che guarda attentamente alla crescita del gruppo da lui guidato di gara in gara. “A Fabriano abbiamo giocato inevitabilmente e fisiologicamente brutto, ma con tante partite e i diffusi contrattempi fisici che ci hanno impedito di lavorare secondo i nostri programmi, è difficile per ora avere continuità estetica. Comunque il risultato l’abbiamo sfangato, e in questi casi, va bene così: anche a Pau la vittoria sarebbe importante per mettere a distanza una delle squadre che farà parte del gruppone che si giocherà l’ingresso alla “Top 16”. Sicuramente quella francese è una buona squadra, un po’ simile a noi come gioventù e quindi relativa esperienza, ma dotata di un atletismo eccezionale specie in tre elementi seguiti dalla NBA come i fratelli Pietrus e Diaw. A questi si uniscono un buon asse play-pivot con Lukovski e Sellers, mentre pare che sia stata assorbita bene anche la perdita di un elemento di valore come Esteller. Dovremo cercare di fare una partita di sacrificio difensivo cercando di far saltare i loro piani, credo che inevitabilmente ci salteranno addosso cercando di essere aggressivi e di avere grande intensità per esaltare le loro doti atletiche, trovando ritmo e contropiede. Dovremo anche stringere i denti, perché Kovacic scopriremo cosa può darci solo all’ultimo momento, chiedendo ancora a Galanda gli straordinari, in attesa che Van Den Spiegel riesca a fare il salto dalla quantità alla qualità. Scepanovic rientrerà, ma dopo tre settimane di stop, dovremo dargli tempo senza aspettarci subito la luna. Sono comunque soddisfatto dell’apporto dei nostri esterni anche in situazioni non ottimali, Barton e Delfino crescono di gara in gara, Fultz e Mancinelli ci hanno dato risposte importanti al di là degli alti e basi figli della loro gioventù, e così abbiamo ben gestito i problemi fisici di Basile quando non c’è stato e quelli che costringono Pozzecco a rallentare il lavoro nella ricerca della condizione migliore, gli ultimi 10’ di Basile e Poz insieme con Delfino a Fabriano hanno dimostrato quale intensità e ritmo potremo a vere quando arriverà la forma migliore. Il salto di qualità che dobbiamo fare è acquisire più personalità ed avere la capacità di riuscire ad imporre il nostro gioco”.
INTERVISTA AL CAPITANO, GIANLUCA BASILE… Freschissimo del rinnovo dell’accordo con la Fortitudo, a cui si è legato per le prossime due stagioni (e diventeranno così sette, da quando è arrivato nel 1998/99), Gianluca Basile è l’uomo giusto per la nostra “chiacchierata on line” alla vigilia della trasferta di Pau. Capitano, cominciamo da Fabriano: Fortitudo brutta ma vincente... “Vero, ma vincere quando non giochi benissimo conta anche di più, perché ti rendi conto che comunque lo spirito e la mentalità sono buone e la dimostrazione è stata la tenuta della difesa nel momento in cui si rischiava di sbandare”. A cosa si deve la discontinuità di gioco che avete accusato? “A Fabriano credo abbiano inciso alcuni fattori contingenti, da quelli fisici alla scelta tattica che ci eravamo imposti e cioè di abbassare i ritmi per cercare di costringerli a non trovare i binari preferiti, perché, essendo quasi tutti americani, hanno buone doti atletiche per correre. Tirare al limite dei 24” ha impedito loro di esprimersi come preferiscono, ma ci ha un po’ condizionati e non siamo riusciti nemmeno noi a trovare il nostro ritmo. Nonostante ciò, le note positive sono state la difesa, che ha retto, e il fatto che in attacco anche in una gara a punteggio basso abbiamo trovato una distribuzione di punti diffusa in più mani”. E ora Pau, alla ricerca del primo ‘colpo’ esterno... “Vincere varrebbe doppio, la classifica comincia a prendere forma, e dietro alle tre grandi favorite, Barcellona, Benetton ed Efes, noi e il Pau siamo in lotta diretta, metterli a quattro punti sarebbe un bel vantaggio. Ma non sarà facile, conosciamo bene quel campo, dove il pubblico è corretto ma fa un gran fracasso, complice anche la famosa banda, e loro in casa rendono di più riuscendo ad imporre le loro caratteristiche di grande atleticità. La chiave è nell’asse play-pivot, Lukovski è molto abile nelle penetrazioni più che come tiratore, e crea molti spazi per gli altri, mentre Sellers, saltatore incredibile e pivot atletico e veloce, con i suoi rimbalzi apre il loro gioco e soprattutto il contropiede per eccellenti atleti come i Pietrus e Diaw. Dovremo anche fare attenzione al loro penetra e scarica e per questo sarà importante tenere gli uno contro uno senza che ci sia bisogno degli aiuti dei lunghi”. E’ una Skipper ancora alla ricerca di un volto definito... “Io credo che la nostra forza invece dovrà essere la grande varietà di soluzioni, che ci consente di adattarci agli avversari ed al tempo stesso di essere imprevedibili. Per esempio, quando giochiamo insieme io e Delfino possiamo essere più atletici, mentre quando siamo insieme io e Poz ne guadagna il ritmo, con lui ci sono più spazi per le penetrazioni, ed a Fabriano i canestri decisivi di Delfino ed il mio sono nati dai suoi scarichi. Certamente, siamo una squadra nata per correre, e appena avremo con una condizione ottimale e sincronizzato gli automatismi, potremo essere ancora più pericolosi sia con i lunghi con gli esterni”. Insomma, dove vorreste arrivare? “Più lontano possibile, senza porci il problema adesso, ma pensando a lavorare duro. In questo mi sembra evidente l’impegno di tutti e la buona armonia che c’è fra noi, divertiamoci e facciamo divertire i nostri tifosi più che possiamo, i conti li tireremo più avanti e vedremo fin dove saremo arrivati. Credo che potremo toglierci delle soddisfazioni, se continueremo a lavorare e a restare così uniti”.
I ROSTER DI PAU ORTHEZ E SKIPPER A CONFRONTO… Ecco la composizione delle due squadre che si affronteranno domani sera nella quarta partita dell’Eurolega 2002/2003. Come noto, ogni squadra può portare in panchina fino a dodici giocatori (diversamente dal Campionato, in cui il limite è fissato a dieci). Pau Orthez: n. 4 Frederic Fathoux (playmaker, 180 cm, 1972), n. 5 Dragan Lukovski (playmaker, 181 cm, 1975), n. 6 Mickael Pietrus (ala, 199 cm, 1982), n. 7 Julian Cyril (centro, 206 cm, 1974), n. 8 Artour Drozdov (ala, 198 cm, 1980), n. 9 Fabien Dubos (ala, 204 cm, 1977), n. 11 Florent Pietrus (ala, 201 cm, 1981), n. 12 Kyle Hill (guardia, 186 cm, 1979), n. 13 Boris Diaw-Riffiod (guardia, 203 cm, 1982), n. 14 Davor Pejcinovic (centro, 211 cm, 1971), n. 15 Rod Sellers (centro, 206 cm, 1970). Allenatore: Frederic Sarre. Skipper Bologna: n. 5 Gianluca Basile (play-guardia, 190 cm, 1975), n. 6 Mate Skelin (pivot, 213 cm, 1974, Croazia), n. 8 Stefano Mancinelli (ala, 203 cm, 1983, Italia), n. 9 Robert Fultz (playmaker, 188 cm, 1982, Italia), n. 11 Lubos Barton (ala, 200 cm, 1980, Repubblica Ceca), n. 12 Gianmarco Pozzecco (playmaker, 180 cm, 1972, Italia), n. 13 Emilio Kovacic (pivot, 208 cm, 1968, Croazia), n. 14 Tomas Van Den Spiegel (ala-centro, 214 cm, 1978, Belgio), n. 15 Giacomo Galanda (ala-centro, 210 cm, 1975, Italia), n. 20 Carlos Delfino (guardia, 198 cm, 1982, Argentina). Capo Allenatore: Matteo Boniciolli, Assistenti Allenatori: Guglielmo Roggiani e Roberto Breveglieri.
LA DIRETTA SU RADIO BRUNO E FORTITUDO.IT… La partita di domani sera tra Skipper e Pau Orthez sarà trasmessa in radiocronaca diretta dal Palais des Sports de Pau a partire dalle ore 20.15, con le voci di Michele Forino e Fabrizio Pungetti, sulle frequenze regionali di Radio Bruno (102.8, 91.0 e 105.6 per Bologna e provincia) e sulla banda internet del sito ufficiale biancoblù www.fortitudo.it (con collegamento attivo alla pagina “On Air”), che manderà poi on line tutte le news di approfondimento nell’immediato dopo-gara.