L'Europa come rifugio dalle negatività del campionato. Incassata la settima sconfitta di fila, la Snaidero cerca un oasi di pace in Germania, cercando di dare continuità almeno al suo cammino in Uleb Cup: dopo aver rotto il ghiaccio sette giorni orsono contro i francesi del Gravelines, gli arancione sono infatti stasera di scena a Bonn, nella tana del Telekom (ex squadra di Paul Burke) che, soltanto una settimana fa, ha schienato nientemeno che il Badalona, favorita numero uno del girone. Ma è evidente che, a tenere banco, sono ancora le disavventure del cortile di casa.
«Domenica sera abbiamo esaminato a fondo la situazione assieme al presidente - aggiorna coach Frates - perchè il tempo trascorre inesorabile e questa squadra, pur denotando notevoli progressi, non riesce mai a concretizzare. Ci si allena bene, fisicamente (a parte qualcuno, ndr) siamo a posto: ci sarebbero tutte le prerogative per andare a punti. E invece...».
- E' già arrivata l'ora del bisturi ?
«Se anche volessimo cambiare qualcosa, non è facile individuare l'obiettivo. Non si tratta di un unico nodo, ma di una serie di problemi concatenati tra loro».
- Quanto ci vorrà per cominciare ad alimentare la classifica?
«Difficile dare una risposta: non sappiamo, infatti, se questi giocatori sono arrivati al massimo delle loro espressione tecnica o se possono fare meglio. Certo è che sarebbe bastato vincere con Biella, unica gara onestamente alla nostra portata in questo avvio di stagione, e tutto il polverone non sarebbe esistito».
- C'è qualcuno che preoccupa maggiormente?
«Su Alexander ci stiamo interrogando da tempo: perchè gioca al suo livello, che è eccellente, soltanto in Coppa, mentre in Italia è capace di esprimersi soltanto a tratti o, addirittura, scompare? Dobbiamo capire se questo è veramente il suo grande limite, anche perchè gli avversari lo hanno ormai inquadrato. Bastano due spinte, altrettanti schiaffi e lui si eclissa. Quando invece manca la pressione, si esalta...».
- Oggi, per fortuna o per disgrazia, si torna in campo. Come sono questi tedeschi ?
«Una squadra a trazione anteriore, con due esterni, Rencher e Brown, che corrono e tirano, e con l'ex Scavolini Traina a colpire dall'arco. Interessante, tosto e concreto è lo slavo Nadjfeji, il "quattro", mentre i connazionale Radojevic, già visto a Livorno, è il lungo di complemento dedito al lavoro sporco. Dovremo fare attenzione: se hanno battuto la Joventut proprio male non sono».
Soltanto stamane, dopo l'ultima seduta mattutina, si conoscerà il nome dell'escluso di turno, ma tutti gli indizi portano a Thompson. Li Vecchi, come previsto, è invece rimasto a Udine a curarsi la caviglia malconcia: il decimo sarà Claudio Munini, che volerà oggi in terra tedesca.
PROGRAMMA.Oltre al match di Bonn si giocano anche Gravelines - Ural Great Perm e Joventut - Fuenlabrada.
MEDIA.Diretta su Radio Spazio (103,7 mhz) a partire dalla 19.25: al microfono Davide Micalich. Luxa Tv darà invece la differita giovedi alle 20.
Roberto Zanitti
«Domenica sera abbiamo esaminato a fondo la situazione assieme al presidente - aggiorna coach Frates - perchè il tempo trascorre inesorabile e questa squadra, pur denotando notevoli progressi, non riesce mai a concretizzare. Ci si allena bene, fisicamente (a parte qualcuno, ndr) siamo a posto: ci sarebbero tutte le prerogative per andare a punti. E invece...».
- E' già arrivata l'ora del bisturi ?
«Se anche volessimo cambiare qualcosa, non è facile individuare l'obiettivo. Non si tratta di un unico nodo, ma di una serie di problemi concatenati tra loro».
- Quanto ci vorrà per cominciare ad alimentare la classifica?
«Difficile dare una risposta: non sappiamo, infatti, se questi giocatori sono arrivati al massimo delle loro espressione tecnica o se possono fare meglio. Certo è che sarebbe bastato vincere con Biella, unica gara onestamente alla nostra portata in questo avvio di stagione, e tutto il polverone non sarebbe esistito».
- C'è qualcuno che preoccupa maggiormente?
«Su Alexander ci stiamo interrogando da tempo: perchè gioca al suo livello, che è eccellente, soltanto in Coppa, mentre in Italia è capace di esprimersi soltanto a tratti o, addirittura, scompare? Dobbiamo capire se questo è veramente il suo grande limite, anche perchè gli avversari lo hanno ormai inquadrato. Bastano due spinte, altrettanti schiaffi e lui si eclissa. Quando invece manca la pressione, si esalta...».
- Oggi, per fortuna o per disgrazia, si torna in campo. Come sono questi tedeschi ?
«Una squadra a trazione anteriore, con due esterni, Rencher e Brown, che corrono e tirano, e con l'ex Scavolini Traina a colpire dall'arco. Interessante, tosto e concreto è lo slavo Nadjfeji, il "quattro", mentre i connazionale Radojevic, già visto a Livorno, è il lungo di complemento dedito al lavoro sporco. Dovremo fare attenzione: se hanno battuto la Joventut proprio male non sono».
Soltanto stamane, dopo l'ultima seduta mattutina, si conoscerà il nome dell'escluso di turno, ma tutti gli indizi portano a Thompson. Li Vecchi, come previsto, è invece rimasto a Udine a curarsi la caviglia malconcia: il decimo sarà Claudio Munini, che volerà oggi in terra tedesca.
PROGRAMMA.Oltre al match di Bonn si giocano anche Gravelines - Ural Great Perm e Joventut - Fuenlabrada.
MEDIA.Diretta su Radio Spazio (103,7 mhz) a partire dalla 19.25: al microfono Davide Micalich. Luxa Tv darà invece la differita giovedi alle 20.
Roberto Zanitti
Fonte: Il Gazzettino