MESSINA – In questi primi mesi di stagione cestistica messinese, se ne sono sentite davvero tante. Merito della progressiva crescita che il basket sta avendo in città. I paragoni tra la Pallacanestro edizione 2001-2002 e quella di quest'anno si sprecano e si continueranno a sprecare e in questo momento di generale esaltazione (che ci auguriamo non abbia mai fine), l'opinione più gettonata è che l'attuale squadra sia più quadrata rispetto a quella che, solo per sfortuna, non ha raggiunto la promozione nello scorso maggio. Partendo dal presupposto che i raffronti sono sempre sgradevoli, l'unico dato certo è che questa Pallacanestro difende sicuramente meglio e che forse ha più carattere e coesione. E nel basket tutti questi fattori, che si raggruppano sotto la definizione “chimica di squadra”, possono fare spesso la differenza, colmando il gap tecnico e di talento che può esistere con gli avversari o, a livello virtuale, con la squadra della passata stagione. Nella valutazione ci fermiamo qui. Perché noi non siamo del “partito” che dimentica in fretta (o sottovaluta) la classe e la forza di Fajardo, Vanuzzo (ottimo a Milano e di nuovo nel giro azzurro), Grappasonni, Washington e soprattutto di Lamarr Greer. Siamo stati sempre grandi estimatori del playmaker originario del New Jersey che è un giocatore unico nel suo genere, come sta dimostrando nella Pompea Napoli. Solo per gli strani meccanismi con cui si muove la Nba, Greer non gioca in una squadra “pro” di medio livello e si è dovuto “accontentare” di rimanere in Italia dove comunque in questa stagione guadagnerà (premi compresi) quasi il doppio di quanto ha percepito a Messina. E proprio ieri mattina la Gazzetta dello Sport ha messo in evidenza lo straordinario rendimento che Greer sta offrendo in questo avvio. Se non avesse sbagliato la partita trasmessa in tv contro la Viola (zero punti e 0-7 al tiro), sarebbe il capocannoniere della massima serie a oltre 22 punti di media (in questo momento viaggia a 19.3 ed è il quarto assoluto). Greer è un campione vero, un giocatore totale, l'unico play che sinora ha creato problemi alla stella Edney, trascinando la Pompea a un passo dall'impresa sul campo della Benetton. Tre giorni fa invece il capolavoro è stato confezionato contro la lanciatissima Roma di Horace Jenkins, il fenomeno ex Borgomanero. La prestigiosa affermazione di Napoli ha portato l'indelebile firma di Greer che ha chiuso con percentuali da favola, vincendo anche l'atteso confronto diretto tra i migliori giocatori della Legadue dello scorso anno. Insomma, ogni stagione ha una storia a sé; ogni squadra ha una vita, e anche un costo, diversi; ogni campionato caratteristiche differenti (quest'anno ci sono italiani eccellenti, ma meno americani). Quello che però rimane sempre uguale è il valore dei singoli. E se l'interesse del basket a Messina è cresciuto, lo si deve principalmente ai giocatori della Pallacanestro 2001-2002 che per alcune settimane hanno fatto vivere agli appassionati un sogno bellissimo.
Paolo Cuomo
Paolo Cuomo