TRIESTE È un Cesare Pancotto «serenamente arrabbiato» quello che in sala stampa commenta la sconfitta delle Generali nella terza giornata di Uleb Cup.
«Direi che contro Novo Mesto – esordisce il tecnico marchigiano – abbiamo fatto una brutta partita. Non siamo stati capaci di perseguire gli obiettivi che ci eravamo prefissati alla vigilia, non abbiamo difeso con l’aggressività necessaria. Quando l’abbiamo fatto, nel terzo quarto, abbiamo riaperto la partita. Ma è stata una breve parentesi nel contesto di un match negativo».
Trieste ha pagato una difesa apparsa troppo molle ma anche la fretta di recuperare il divario quando, verso la fine del terzo periodo, si era riportata a meno 3 sul 57-60. «C’è mancata la continuità – prosegue Pancotto –. Avevamo ricucito lo strappo servendo palla dentro e facendo circolare con pazienza la sfera in attacco. Poi quando abbiamo visto la possibilità di pareggiare, abbiamo forzato consentendo loro di scappare nuovamente». Pancotto guarda i difetti della sua squadra ma riconosce con onestà i meriti del Novo Mesto. «Dobbiamo considerare la forza di un’avversaria che ha giocato con grande sicurezza trovando il canestro con continuità anche nei momenti più difficili. In questo senso continuiamo a fare la conoscenza di quello che è il clima di coppa: dai nostri errori dobbiamo ripartire per migliorare nel corso della settimana».
Una gara dura nella quale, nel finale, Trieste ha sentito la stanchezza della gara giocata domenica in campionato. «Sapete come la penso – chiosa Pancotto –. Non mi piace aggrapparmi agli alibi. Poi è chiaro che se vai a guardare la partita ti accorgi che eravamo sempre in ritardo sulle linee di passaggio. Sappiamo, comunque, che dovremo fare i conti con impegni così ravvicinati, ci prepareremo per sopportare questi ritmi».
«Trieste ha avuto i suoi buoni 5’ - il telegrafico commento del coach del Novo Mesto, Spanija - un po’ troppo poco per vincere. Anche nelle battute finali, quando ha giocato con il doppio play, ha trovato difficoltà nelle penetrazioni. Penso che la nostra vittoria sia dunque meritata. Restiamo imbattuti in Europa, Trieste comunque credo sia migliore di quanto non abbia dimostrato stasera. Il campionato italiano lo conferma».
Lorenzo Gatto
«Direi che contro Novo Mesto – esordisce il tecnico marchigiano – abbiamo fatto una brutta partita. Non siamo stati capaci di perseguire gli obiettivi che ci eravamo prefissati alla vigilia, non abbiamo difeso con l’aggressività necessaria. Quando l’abbiamo fatto, nel terzo quarto, abbiamo riaperto la partita. Ma è stata una breve parentesi nel contesto di un match negativo».
Trieste ha pagato una difesa apparsa troppo molle ma anche la fretta di recuperare il divario quando, verso la fine del terzo periodo, si era riportata a meno 3 sul 57-60. «C’è mancata la continuità – prosegue Pancotto –. Avevamo ricucito lo strappo servendo palla dentro e facendo circolare con pazienza la sfera in attacco. Poi quando abbiamo visto la possibilità di pareggiare, abbiamo forzato consentendo loro di scappare nuovamente». Pancotto guarda i difetti della sua squadra ma riconosce con onestà i meriti del Novo Mesto. «Dobbiamo considerare la forza di un’avversaria che ha giocato con grande sicurezza trovando il canestro con continuità anche nei momenti più difficili. In questo senso continuiamo a fare la conoscenza di quello che è il clima di coppa: dai nostri errori dobbiamo ripartire per migliorare nel corso della settimana».
Una gara dura nella quale, nel finale, Trieste ha sentito la stanchezza della gara giocata domenica in campionato. «Sapete come la penso – chiosa Pancotto –. Non mi piace aggrapparmi agli alibi. Poi è chiaro che se vai a guardare la partita ti accorgi che eravamo sempre in ritardo sulle linee di passaggio. Sappiamo, comunque, che dovremo fare i conti con impegni così ravvicinati, ci prepareremo per sopportare questi ritmi».
«Trieste ha avuto i suoi buoni 5’ - il telegrafico commento del coach del Novo Mesto, Spanija - un po’ troppo poco per vincere. Anche nelle battute finali, quando ha giocato con il doppio play, ha trovato difficoltà nelle penetrazioni. Penso che la nostra vittoria sia dunque meritata. Restiamo imbattuti in Europa, Trieste comunque credo sia migliore di quanto non abbia dimostrato stasera. Il campionato italiano lo conferma».
Lorenzo Gatto
